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10-September-2017, 15:31
#346
Master Member

Rupi Kaur
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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10-September-2017, 22:02
#347
Moderator
Grazie Daniela, sono bellissime!
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10-September-2017, 22:14
#348
Master Member

Originariamente inviato da
kaipirissima
Grazie Daniela, sono bellissime!
Anch'io sono rimasta molto colpita!
Molti ovviamente non le considerano poesie nel vero senso del termine.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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21-November-2017, 23:55
#349
Logopedista nei sogni
Lo spirito ha bisogno del finito
per incarnare slanci d'infinito.
Parlo con l'angelo, e le tue braccia d'uomo
soltanto lo traducono ai miei sensi.
Dove comincia l'ala? Dove nascono
musiche di tamburi di tempesta?
Amarti è sprofondare, è una foresta
sfumante in cieli altissimi.
Maria Luisa Spaziani
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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23-November-2017, 22:45
#350
Master Member
Messaggio
Prima che sia troppo tardi, alza la cornetta –
telefonami – fa’ presto – il tempo si muove…
L’amore può diventare odio molto in fretta.
Sì, presto comincerò a cercare altrove.
Uomini come te non li trovi in ogni dove –
buoni, vecchio stile… non il tipo che si affretta
per conoscermi. Quest’attesa è un tormentone.
Prima che sia troppo tardi, alza la cornetta –
Ho un’idea. Quest’amicizia ti alletta
consumarla insieme prima dell’invecchiagione?
Hai quarantotto anni e l’età non aspetta.
Telefonami – fa’ presto – il tempo si muove…
Un’altra storia d’amore-kamikaze che piove
su di me? No! Ad aspettare mi sono costretta,
stavolta… ma non un giorno in più: è atroce!
L’amore può diventare odio molto in fretta.
Dicono che esagero. Dovrei dar retta
agli amici, non drammatizzare. Ma come?
Pensate sia piacevole sentirmi negletta?
Sì, presto comincerò a cercare altrove.
So che ti piaccio, ma per richiamarti non troverei
il coraggio. Però… sì, un’idea perfetta:
concentrandomi telepaticamente proverò
a raggiungerti, pensandoti più in fretta –
Prima che sia troppo tardi…
Wendy Cope
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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10-December-2017, 15:13
#351
Master Member
CREPUSCOLO TRA LE ROVINE
Davanti alla casa senza tetto il lillà nel pieno
della sua fioritura
cerca
con la sua cascata di fiori di ricoprire le rovine
Il profumo viola si spande raggiunge i muri rimasti
e passa tra i mattoni spezzati
Gli spettri che di notte si aggirano tra quelle case
profumano di lillà
e passando scuotono il polline viola dai mantelli
Per questo la notte tra le rovine è spettrale
e viola.
Jozefina Daubegović
(Plehan, 15 aprile 1999)
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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10-December-2017, 22:08
#352
Master Member
Noi siamo sardi
Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi,
romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono
sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo,
lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi,
della rosa canina,
del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda
Il 10 dicembre 1927 le venne conferito il premio Nobel per la letteratura, «per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano».
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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20-January-2018, 22:51
#353
Master Member
La cascata
Quello che persuade nella cascata è il coraggio
con cui affronta il vuoto.
Così è generata la bellezza:
nell’assoluta indifferenza dell’economia di sé.
Come tutto ciò che è pronto a perdersi, incute timore.
Al di là dei suoi velari
intravvediamo non più la misura del Tempo
ma la sua sostanza.
Donatella Bisutti
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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20-January-2018, 22:54
#354
Master Member

I GHIACCIOLI
Ogni mattina mi congratulo
coi ghiaccioli per il loro rigore.
Penso che abbiano coraggio, carattere,
i loro cuori duri non cederanno mai.
Poi verso le dieci, dieci e mezza,
sentendo le gocce d'acqua cadere regolari
guardo la grondaia. Vedo
attuarsi la solita vecchia storia invernale
— i ghiaccioli che piangono le loro lacrime innate,
e, se solo lo sapessero, la loro identità.
Janet Frame
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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20-January-2018, 22:57
#355
Master Member
Canto
Provati estate primavera autunno inverno,
datemi il grande freddo per sempre,
ghiaccioli su tetti muri finestre il sogno
marmoreo perpetuo integrale di un mondo e di persone ghiacciati
nella più nera delle notti, così nera da non riuscire a distinguere
il sogno perpetuo integrale marmoreo.
Gli occhi ciechi sono ora padroni di sé.
Janet Frame
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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20-January-2018, 22:58
#356
Master Member
Di ora in ora più selvatica.
Lo so.
Da tanti anni divorata,
tagliata, ritagliata,
I rami costretti a destra e a manca,
MI slanciai, fiorendo minuti fiori bianchi,
sopra gli steccati fisso in viso le persone.
Mi guardano le api,
mi ha preso il manto il vento.
Forte e aspro è il mio gusto,
rigogliose le mie fronde.
Si acciglia la gente, se vede che metto ancora una radice.
Janet Frame
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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24-February-2018, 12:41
#357
Logopedista nei sogni
Ti ha portata novembre. Quanti mesi
durerà la dolceamara
vicenda di due sguardi, di due voci?
Se io avessi una leggenda tutta scritta
direi che questo tempo che ci sfiora
ci appartiene da sempre. Ma non sono
che un uomo fra mille e centomila
ma non sei
che una donna portata da novembre
e un mese dona e un altro ci saccheggia.
Sei una donna
che adesso tiene un naufrago impaziente
dimmi tu
sei scoglio
o continente?
Luciano Erba
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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16-April-2018, 20:12
#358
Senior Member
Senza titolo
A quei tempi
non valevo niente
e mi consumavo gli occhi
Mettevo il cuore
nel fango
e ci giocavo a palla
Imparai a scrivere, a leggere
e a tacere
In questi tempi invece
non valgo niente (talvolta)
ma ora so dove
ho messo il cuore
e mi si riempie di canzoni.
María Saucedo
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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27-April-2018, 19:00
#359
Logopedista nei sogni
La donna mancina
Lei saliva con altri da una stazione del metro
mangiava con altri a una tavola calda
aspettava con altri in una lavanderia
ma una volta l'ho vista da sola
davanti a un giornale murale
Usciva con altri da un grattacielo d'uffici
si pigiava con altri ad una bancarella
era seduta con altri presso un campo-giochi di sabbia
ma una volta l'ho vista dalla finestra
giocare a scacchi da sola
Era sdraiata con altri su un prato del parco
rideva con altri in un labirinto di specchi
gridava con altri sull'ottovolante
e poi sola la vidi soltanto
camminare nei miei desideri
Ma oggi nella mia casa aperta:
la cornetta era girata dall'altra parte
la matita era a sinistra dell'agenda
a sinistra la tazza del tè
e il manico pure a sinistra
e vicino la mela sbucciata in senso inverso
(e non finita di sbucciare)
le tende raccolte a sinistra
e la chiave della porta di casa
nella tasca sinistra della mia giacca
Ti sei tradita, o mancina!
O era per lasciarmi un messaggio?
Vederti in un continente straniero io vorrei
perche' finalmente in mezzo agli altri ti vedrei sola
e tu fra mille altri vedresti me
e finalmente ci verremmo incontro.
Peter Handke
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Senior Member
So che stai leggendo questa poesia
tardi, prima di lasciare il tuo ufficio
che ha una sola intensa luce gialla e una finestra che rabbuia
nella spossatezza dell’edificio dissolto nella quiete
quando l’ora di punta è da molto passata. So che stai leggendo
questa poesia in piedi, in una libreria lontana dall’oceano,
in un giorno grigio all’inizio della primavera,
languidi fiocchi di polline mulinano
attraverso gli immensi spazi delle pianure intorno a te.
So che stai leggendo questa poesia
in una stanza in cui è accaduto troppo per poterlo sopportare,
spirali di lenzuola ristagnano sul letto
e la valigia aperta parla di fuga
ma non puoi andartene ancora. So che stai leggendo questa poesia
mentre il metrò rallenta la corsa, prima di lanciarti su per le scale,
verso un amore diverso
che la vita non ti ha mai concesso.
So che stai leggendo questa poesia alla luce
della televisione, dove scorrono sussulti d’immagini mute,
mentre aspetti le ultime notizie sull’intifada.
So che stai leggendo questa poesia in una sala d’aspetto
di occhi incontrati e mai incontrati, di identità con estranei.
So che stai leggendo questa poesia sotto al neon
nella noia stanca dei giovani che sono esclusi,
che si escludono, troppo presto. So
che stai leggendo questa poesia con la tua vista incerta:
le tue lenti spesse dilatano le lettere oltre ogni significato
e tuttavia continui a leggere
perché anche l’alfabeto è prezioso.
So che stai leggendo questa poesia in cucina,
mentre riscaldi il latte, con un bambino che ti piange sulla spalla
e un libro in mano,
perché la vita è breve e anche tu hai sete.
So che stai leggendo questa poesia che non è nella tua lingua:
di alcune parole non conosci il significato, mentre altre ti fanno continuare a leggere
e io voglio sapere quali sono.
So che stai leggendo questa poesia in attesa di udire qualcosa, divisa tra amarezza e speranza,
per poi tornare ai doveri che non puoi rifiutare.
So che stai leggendo questa poesia perché non c’è altro da leggere,
qui dove sei approdata, nuda come sei.
Adrienne Rich
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L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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