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21-October-2013, 21:22
#11
old crone
Quando si smette di scrivere per molto tempo, un po' per dimenticanza, un po' per pigrizia, un po' per blocchi emotivi vari ed eventuali, si ha la sensazione di dover imparare nuovamente la propria lingua. Da un anno a questa parte ho avuto modo di constatare quanto sia letale la routine per le facoltà intellettive di un essere umano. Si disimpara a parlare, a scrivere, a ragionare e a spaccarsi il cervello. Si pensa solo alla zuppa da cucinare, al cesso da pulire (consentitemi il francesismo) e a quanto rompono le scatole i colleghi superficiali e pettegoli. Ogni tanto il pensiero va a quel Pennac da finire, alle riflessioni lasciate in asso, a Zygmunt Bauman che non hai neppure sfogliato e alla paura di finire la propria vita in un centro commerciale. Il problema è che la vita finisce davvero, senza preavviso. Come per quel collega che un mese prima ti aveva aiutato a inviare un fax, sorridendoti con gentilezza. E allora ti dici che se non si può evitare la morte fisica, almeno quella interiore, quella...sì. Potresti risparmiartela. Scusate il pistolotto, un saluto a tutti.
La vita morde forte alle spalle e quando sorride ti fa solo del male (Mauro Berchi)
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