Azzardo anche io l'ipotesi: Basilico, al nominativo, fa:basilikòn (anzi, per l'esattezza, basilikòn- phyton, o pianta-basilica, nel corso dei secoli (per alcune parole, ed anche in questo caso per la n finale o nu) , endemicamente, si è avuta la caduta - per motivi eufonici -della consonante n , con la conseguente pronuncia:basilicò (phyton).)
In alcune zone della Sicilia , della Calabria e della Campania ancora si parla greco, costituendo così delle isole con minoranze linguistiche ellenofone. Il fenomeno linguistico è particolarmente marcato in Calabria (Griko) e nel Salento.
Sono invece certo che la parola, nel suo etimo, si riferisse alle qualità dell'erba in questione, degne - appunto - delle corti regie.
Segnalibri