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Discussione: Nazim Hikmet

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Nazim Hikmet

    NAZIM HIKMET, ( 1902- 1963) poeta, drammaturgo, scrittore turco.
    Uno dei miei poeti preferiti, in assoluto. E di seguito, una delle sue poesie che preferisco.


    Sono cent'anni che non ho visto il tuo viso

    Sono cent'anni che non ho visto il suo viso
    che non ho passato il braccio
    attorno alla sua vita
    che non mi son fermato nei suoi occhi
    che non ho interrogato
    la chiarità del suo pensiero
    che non ho toccato
    il calore del suo ventre

    eravamo sullo stesso ramo insieme
    eravamo sullo stesso ramo
    caduti dallo stesso ramo ci siamo separati
    e tra noi il tempo è di cent'anni
    di cent'anni la strada
    e da cent'anni nella penombra
    corro dietro a te


    Nazim Hikmet

    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #2
    [passaparole] L'avatar di Fabio B.
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    In questa notte d'autunno

    Ciao Rosy, questa è una delle mie preferite, una delle tante di Hikmet, naturalmente... esprime esattamente anche il mio pensiero sull'immenso valore di ogni singola parola:

    IN QUESTA NOTTE D’AUTUNNO

    In questa notte d’autunno
    sono pieno delle tue parole
    parole eterne come il tempo
    come la materia
    parole pesanti come la mano
    scintillanti come le stelle.
    Dalla tua testa dalla tua carne
    dal tuo cuore
    mi sono giunte le tue parole
    le tue parole cariche di te
    le tue parole, madre
    le tue parole, amore
    le tue parole, amica
    Erano tristi, amare
    erano allegre, piene di speranza
    erano coraggiose, eroiche
    le tue parole
    erano uomini.
    "La luce che si sprigiona dalle cose, occorre fissarla nelle parole prima che si spenga nella mente." Bashô

    http://www.liveus.it/realta.php?id=2548
    [passaparole]

  3. #3
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Foglie morte

    Veder cadere le foglie mi lacera dentro
    soprattutto le foglie dei viali
    soprattutto se sono ippocastani
    soprattutto se passano dei bimbi
    soprattutto se il cielo è sereno
    soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
    soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
    soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
    soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso
    veder cadere le foglie mi lacera dentro
    soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani.
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  4. #4
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    L’addio

    L’uomo dice alla donna
    t’amo
    e come:
    come se stringessi tra le palme
    il mio cuore, simile a scheggia di vetro
    che m’insanguina le dita
    quando lo spezzo
    follemente.

    L’uomo dice alla donna
    t’amo
    e come:
    con la profondità dei chilometri
    con l’immensità dei chilometri
    cento per cento
    mille per cento
    cento volte l’infinitamente cento.

    La donna dice all’uomo
    ho guardato

    con le mie labbra
    con la mia testa col mio cuore
    con amore con terrore, curvandomi
    sulle tue labbra
    sul tuo cuore
    sulla tua testa.
    E quello che dico adesso
    l’ho imparato da te
    come un mormorio nelle tenebre
    e oggi so
    che la terra
    come una madre
    dal viso di sole
    allatta la sua creatura più bella.
    Ma che fare?
    I miei capelli sono impigliati alle dita di ciò che muore
    non posso strapparne la testa
    devi partire
    guardando gli occhi del nuovo nato
    devi abbandonarmi.

    La donna ha taciuto
    si sono baciati
    un libro è caduto sul pavimento
    una finestra si è chiusa.

    È così che si sono lasciati.

    Nazim Hikmet
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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