Quattordici anni, Elizabeth Cuttner non si fa illusioni sul mondo e su sé stessa. Il suo sguardo ipertrofico coglie con compiaciuta esattezza dettagli raccapriccianti e miserie private di chi le è prossimo – ed è una condanna senza appello. Dopo la morte dei genitori, cui forse non è del tutto estranea, viene accolta dalla famiglia paterna in un’antica dimora coloniale a Manhattan, a ridosso del porto in disarmo, dove i vecchi edifici e i simboli della città si trasfigurano in vestigia gotiche che resistono all’avanzata dei grattacieli. Qui, in un’atmosfera impregnata di erotismo balthusiano, si consumano torbide relazioni e violenze spesso solo accennate, ma non per questo meno perturbanti ........Elizabeth eserciterà spietatamente i suoi poteri per procedere con freddezza verso un’affermazione di sé cui nulla e nessuno potrà resistere. Romanzo anomalo e innaturale, Elizabeth ci consegna un’eroina di raggelante sensualità, una Lolita gotica, cerebrale e sarcastica, che una prosa tagliente, allucinata ma del tutto razionale, rende straordinariamente verosimile.

Riassunto dal web


Visto che alcuni Booktoker l'hanno dichiarato il libro perfetto per la Spooky Season, mi sono adeguato.
L'ho letto nel periodo stregonesco per eccellenza ,ad Halloween.
.Non so perche' Adelphi abbia deciso di ristamaparlo, comunque...a parte la bella copertina infatti
questo romanzo breve scritto negli anni settanta non mi ha coinvolto.
Secondo me non e' neanche cosi' horror.. per carita'gli elementi dark ci sono...ambientazioni tetre, gatti, rospi serpenti specchi misteriosi e un marchio di un ragno sulla coscia della protagonista, giovane strega, definita una "Lolita gotica" che per me
non c'entra niente, almeno se con Lolita si intende quella di Nabokov.
.Elizabeth non brilla certo di simpatia ( probabilmente l'autore ha voluto cosi) e i personaggi secondari sono appena caratterizzati.
Qualche riflessione mi e' piaciuta come quella delle persone che vanno a visitare gli zoo, ma la trama mi e' parsa non dico insignificante ma molto debole.
Potra' piacere forse a chi ama le atmosfere alla Shirley Jackson.
Non e' scritto male, anzi la prosa e' a suo modo pure raffinata.
A me pero' non ha convinto.

De gustibus...