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11-January-2020, 12:11
#226
Master Member
Dieci anni senza te. Così succede.
I giorni procedono costanti, pietosa
routine che non attrae nessuno.
Come studioso disciplinato, già ne ricompongo
i frammenti, oltre ogni congettura
stabilisco sequenze precise di dolore.
Perché così è corretto trovare dolore
in un’arte desolata, come in una cosa restaurata:
le parole da tanto perdute di scelta e d’addio.
Goffrey Hill
foto presa da:
https://www.deviantart.com/aufzeheng...esse-387867438
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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Master Member
Se la felicità esiste,
come tu sostieni,
sarà ellittica, avulsa
dal luogo designato.
Come identificarla
tra le forme cangianti
dell’inatteso dolore…
Ottavio Rossani
foto presa dal web
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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21-October-2020, 14:58
#228
Senior Member
C’è sempre qualcosa che si può fare con il dolore.
Tua madre lavora a maglia.
Fa sciarpe in tutte le tinte di rosso.
Erano per Natale, e ti hanno tenuto al caldo
mentre lei si risposava
e poi divorziava
e si risposava
e ti portava con sé.
Louise Glück
premio Nobel per la letteratura 2020
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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21-October-2020, 15:50
#229
Moderator
Originariamente inviato da
Andrea
C’è sempre qualcosa che si può fare con il dolore.
Tua madre lavora a maglia.
Fa sciarpe in tutte le tinte di rosso.
Erano per Natale, e ti hanno tenuto al caldo
mentre lei si risposava
e poi divorziava
e si risposava
e ti portava con sé.
Louise Glück
premio Nobel per la letteratura 2020
Poesia stupenda. Grazie Andrea.
Mi permetto di postare il testo originale e integrale, comprendente anche la metà del testo che manca nella versione italiana che hai postato.
Love Poem
There is always something to be made of pain.
Your mother knits.
She turns out scarves in every shade of red.
They were for Christmas, and they kept you warm
while she married over and over, taking you
along. How could it work,
when all those years she stored her widowed heart
as though the dead come back.
No wonder you are the way you are,
afraid of blood, your women
like one brick wall after another.
(Traduzione della parte mancante: come poteva funzionare, /se per tutti quegl'anni a stivato il prprio cuore vedovo / come se i morti tornassero in dietro. / Non c'è da meravigliarsi che tu sia come sei, / spaventato dal sangue, le tue donne / come un muro di mattoni dopo l'altro).
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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15-November-2022, 12:17
#230
Master Member
Quando ti ho lasciato
Hai notato un sorriso sul mio viso,
e hai misurato la mia vita
in iarde di giorni felici
che mi aspettano da qualche parte.
E solo la terra bruna ha udito
il pianto silenzioso dei miei passi,
quando ti ho lasciato.
E solo l'erba morbida
calpestata e schiacciata dal mio passo esitante
sentiva
il mio cuore scorrere
nei tacchi alti delle mie scarpe
bloccandoli sul posto
nella silenziosa speranza,
che
tu potessi richiamarmi.
Ma il primo albero sul ciglio della strada
saggio come un profeta dalla solitudine e dall'abbandono,
piegato a terra dal vento e dalla tempesta,
teneva pronto per me
il fresco telo d'ombra steso
per nascondere la tristezza nei miei occhi.
Rachel Korn
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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17-February-2024, 11:24
#231
Master Member
E LE NUVOLE SI ACCUMULAVANO
Sembrava il tipo di vita che volevamo.
Fragole di bosco e panna al mattino.
La luce del sole in ogni stanza.
E noi a camminare nudi sulla riva.
Qualche sera, però, ci siamo trovati
incerti sul domani.
Come attori tragici d’un teatro in fiamme,
con gli uccelli a ruotare in cerchio sulle nostre teste,
ed i pini scuri inspiegabilmente ancora lì fermi,
abbiamo calpestato ogni roccia insanguinata dal tramonto.
E poi di nuovo sul nostro terrazzo a sorseggiare vino.
Perché sempre questo senso di tragico finire?
Nuvole dalle sembianze quasi umane si ammassavano
all’orizzonte, mentre ogni cosa era piacevole
nell’aria mite ed il mare sereno.
Poi la notte ancora ci sorprese, una notte senza stelle.
Mentre tu accendevi una candela, nuda la portavi
in camera da letto ed in fretta la spegnevi,
ancora lì, inspiegabilmente fermi nel buio, i pini e l’erba.
CHARLES SIMIĆ
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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Senior Member
A chi posso dirlo
che non mi hai mai amata?
A tua mamma?
Posso dirglielo,
ché ti sgridi,
ti applichi l’educazione degli schiaffi,
tardivamente,
ti metta in un collegio,
più severo,
più diffamante,
più giusto e violento
degli occhi bui
con cui vedo ora
l’Universo guardarti,
scuotendo il suo capo di stelle spente,
inutilmente, sommariamente;
che ti corregga
finché non mi ami davvero
e impari a usare le parole,
che sono armi e veleni,
altroché rosolio,
altroché amoremio?
Posso?
Che il tuo amore non era vero
e comunque non eterno,
come dicevi tu,
posso dirlo ai carabinieri?
Alla polizia municipale
ai vigili del fuoco
al perito
al prefetto
al giudice di pace?
Serve dirlo ai tuoi amici tutti,
ché ti deridano molto,
fino a spiegarti il pianto,
prima il tuo,
poi il mio?
Oppure al mondo intero,
ché ti guardi con sufficienza e male,
additandoti
come avessi ammazzato ogni amare,
avessi compiuto un genocidio
di vecchi baci in strada,
una strage dei giorni insieme,
truffa aggravata ai danni
delle mie credulità?
O rimane tutto così?
Sordo muto,
senza forza nelle braccia,
sbigottito e solo, disamato,
niente,
come fosse lecito e normale
amare fortemente
e poi piano
e poi più.
Beatrice Zerbini
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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