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Senior Member
Suggerimenti di lettura (libri che sono piaciuti davvero tanto)
Non so se c'era già questa discussione, ma sfogliando non l'ho vista...
Volevo creare questa pagina, perchè leggendo il libro di Piero Dorfles - Il lavoro del lettore - già al primo capitolo mi sono segnata due libri da leggere....ora Dorfles è un intellettuale colto quindi dice i vari motivi dei libri...
qui invece metterei i libri che vorremmo consigliare ad un amico o un conoscente o semplicemente ad un lettore che, ad una nostra lettura, ci sono piaciuti molto anzi moltissimo...
io leggo sempre le recensioni prima di iniziare un libro...e questo mese mi sono già segnata 3/4 titoli...
Parto io con questo libro che ho letto alcuni anni fa e l'altro giorno alla libreria della festa Unità di Bologna ho visto la ristampa e ho detto a voce medio alta che era bellissimo........poi sapete pure che sono campanilista...
Nel 1644 Budrio è un antico castello della città di Bologna con belle mura cinte da un fossato e, intorno, una campagna ricca di acque. Dentro al castello, si erge, solenne, la chiesa di San Lorenzo, con un alto campanile e il convento accanto, provvisto di chiostro e di torre dell’orologio. Il convento ospita diciassette frati, tra i quali padre Giovanni Battista Mezzetti. Noto come «l’unto del Signore» per il suo titolo di teologo conseguito grazie a un breve papale, il frate ha poco più di trent’anni ed è un uomo alto, con lo sguardo sicuro, i capelli fluenti e la voce suadente e imperiosa. Tra le duemila anime ospitate nel castello e fuori le mura, ha eletto a sua confidente, in virtù della disposizione che spinge l’uno verso l’altro i contrari, quella del medico di Budrio, Alberto Carradori. Al «povero uomo di scienza», come Carradori definisce sé stesso, confida non soltanto i suoi disturbi, i suoi scatti d’ira improvvisi e il fuoco interiore che lo consuma, ma anche le sue angustie, i suoi slanci e il suo fervore di maestro del convento, addetto a insegnare la grammatica, la lingua italiana e quella latina ai ragaz¬zi di Budrio. Svela, soprattutto, di coltivare vasti progetti per l’avvenire di un suo allievo: Giacomo Modanesi, un bambino di intelligenza e memoria prodigiose. Il ragazzo appartiene a una famiglia povera proveniente dal Po, da luoghi pieni di miasmi dove l’acqua facilmente s’impaluda. Sua madre è morta di febbri maligne e suo padre è un garzaiolo che riesce a stento a provvedere a sé stesso. Padre Giovanni Battista Mazzetti ha scorto il bambino per strada mentre mendicava e, dopo aver convinto il console e il massaro del castello, l’ha accolto nella scuola del convento per accorgersi, alle prime improvvisate lezioni, che la gloria di Dio è davvero nelle sue creature, poiché Giacomo Modanesi è un autentico prodigio, una mente che apprende come una spugna immersa dentro l’acqua, un ingegno destinato a grandi, inimmaginabili cose. Quale migliore occasione per celebrare con lui la potenza del Creatore? Finalista alla prima edizione del premio letterario Neri Pozza 2013, Il bambino di Budrio racconta la storia vera del tormentato rapporto affettivo tra un maestro troppo ambizioso e un allievo dal talento straordinario. Grazie a una penna sapiente e a una grande capacità di ricostruire le ambientazioni e le atmosfere dell'Italia seicentesca, Angela Nanetti si addentra nelle stanze proibite di papa Innocenzo X e ci regala il ritratto memorabile di una creatura prodigiosa, ingenua e fragile, cui viene rubata l'infanzia. Un romanzo che, pur raccontando una vicenda lontana, ha nella voce dell’io narrante le vibrazioni di una coscienza moderna. Perché un'attitudine paterna si trasforma in divorante ambizione? E che cosa spinge verso la rovina un legittimo desiderio di gloria? La storia di un «unto del Signore» e di un ragazzo-prodigio nell’Italia del Seicento.
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06-December-2022, 22:50
#2
Master Member
I suggerimenti della simpatica Ilenia Zodiaco
( ne avevo parlato qui)
http://www.scompaginando.it/showthre...ghlight=blocco
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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