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Discussione: Appunti di un viaggiatore

          
  1. #31
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    LAS VEGAS

    Grandi macchine e limousine e dappertutto, sale giochi, slot machine, roulette, tavoli da gioco… proprio come nei film.
    Prendiamo una stanza al motel 6 storica catena per chi viaggia on the road…ci accoglie una tipa con dei improponibili (per l’epoca) capelli arancioni..”Hallo dear”….e ci mostra una stanza piccola senza bibbia nel cassetto ( lo dico perche’ in quasi tutti i motel ne abbiamo trovata una).

    In compenso c’è un catalogo con i numeri di telefono se per caso
    avessimo bisogno di compagnia. In effetti giravano belle ragazze con minigonne inguinali disponibili a intrattenere vincitori e vinti all’uscita del casino’. La prostituzione e il gioco d’azzardo in Nevada sono legali. Cosi almeno ci dicono…
    Qui adocchiamo in un country store due sorelle gemelle con cappelli da cow girl
    sicuramente americane al 100% !
    Infatti sono di …Genova. Dopo aver passato con loro una giornata curiosando qua e la
    ci propongono un'altra deviazione…. stavolta in taxi. Ma non ne troviamo disponibili per sei persone…Alberto e Giulio pur non avendo il demone del gioco optano per tentare la fortuna al casino’, e troveranno il modo di perdere centomila lire del vecchio conio.
    Il tassista, un ex vietnam, e' un bel soggetto, con i capelli legati a coda di cavallo e un berretto "Las Vegas Outlaws" che e' una squadra di football. Lo scambiamo con un altro della A.S.Roma calcio che loro chiamano soccer...una sorta di gemellaggio.
    Ogni tanto ci segnala qualcosa, una deviazione della strada, un tipo di vegetazione…
    ha un crocefisso appeso allo specchietto retrovisore e dallo stereo esce la musica dei Doors.
    Dove siamo? Sulla Highway 375, oggi piu’ conosciuta come Extraterrestrial Highway
    verso atmosfere misteriose alla X-files. In questa zona si trova l'area 51
    I cartelli hanno nomi tipo Skeleton hill, Funeral Mountains… allegria! avrebbe detto il vecchio Mike Buongiorno.
    Comunque niente ufo in vista…solo qualche mucca che placidamente dorme sulla strada.
    Intanto io e il professorino “simpatizziamo” molto con le due sorelline…praticamente ci fidanziamo.
    Ora che ci penso…cavolo, posso dire di essermi fidanzato a Las Vegas!
    Dopo aver preso atto che se vogliamo possiamo sposarci con matrimoni a tema tipo Biancaneve e i sette nani oppure farlo nella famosa Cappella Graceland con tanto di limousine abiti a noleggio e con testimone ...Elvis !


    incontriamo un tizio parlante italiano che vuole convincerci a fare il famoso passo
    Io e la ragazza genovese prima stiamo un po’ al gioco poi decliniamo gentilmente le proposte e ce ne andiamo…e quello dietro
    “Qui si sono sposati Frank Sinatra e Mia Farrow! E pure Paul Newman e Joann Woodward !
    E noi continuiamo a camminare.
    E insiste “preferivate un ambientazione egiziana o horror tipo Dracula?”

    Alche’ mi fermo…e lui si avvicina speranzoso.
    E cosi gli dico ... mi scusi ma nel caso del rito vampiresco….
    .vale sempre la formula “finche’ morte non vi separi”?

    Le gemelle l’indomani faranno un “salto” allo Yosemite Park ( in aereo).Un area naturale ricca di cascate montagne e ruscelli.
    Facciamo cosi un'altra mattata che da una un colpo ferale al nostro budget… ma vi giuro, a parte la dolce compagnia avevo bisogno di allontanarmi
    dal kitsch dilagante…Alberto e Giulio capita la situazione optano per la Death valley.

    Yosemite Park

    Qui si respira quel clima tipico da Bubu e Orso Yoghi…con tanto di panche di legno dove le famigliole consumano il pic nic
    Con scoiattoli alla cip e ciop che ti saltellano vicino mentre i rangers girano con le jeep e ti dicono di non dare da mangiare agli orsi (ah perche'...c'è pure questa possibilita...)
    Non e’ facile da visitare data la sua estensione. Abbiamo scelto
    oltre le cascate Yosemire Fall le sequoie Mariposa Grove , il punto panoramico Glacier Point.
    Di piu’ impossibile in una giornata.Pernottiamo fuori il parco con le due sorelline che avevano prenotato una camera dall’Italia.
    Ma basta stringersi un po’….

    Al ritorno ci separiamo…loro stanno andando a San Francisco. E ci piacerebbe , davvero!
    La citta’ della beat generation, del summer of love,del golden gate e della strada vista in moltissimi film, Lombard street…
    Stavolta pero ‘ prevale la ragione. Non vogliamo vedere posti solo per il gusto di mettere la bandierina, non so se mi spiego.
    I posti vanno anche gustati. E noi tra imprevisti, deviazioni e casini vari siamo in ritardo sulla tabella di marcia…
    qualcosa dobbiamo sacrificare anche di quello programmato. E poi vogliamo fare una
    giornata al mare, in pieno relax
    A malincuore salutiamo le sorelline…che verranno a trovarci due mesi dopo a Roma ad agosto….poi ci siamo persi ma questa e’ tutta un'altra storia.
    La nostra prossima destinazione…e’ SANTA MONICA…

    continua...
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  3. #32
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    "Adesso considera un po' questi qua davanti. hanno preoccupazioni, contano i chilometri, pensano a dove devono dormire stanotte,
    quanti soldi per la benzina, il tempo, come ci arriveranno...
    e in tutti i casi ci arriveranno lo stesso, capisci.
    Però hanno bisogno di preoccuparsi e d'ingannare il tempo con necessità fasulle o d'altro genere...

    Jack Kerouac – “On the road” - 1957


    Alberto e Giulio tentano di convincerci che perdere la Death Valley e’ stato imperdonabile : le dune di sale,
    Zabriskie Point, i Pink Floyd ecc ecc
    Ed io con la voce del Padrino Corleone/ Marlon Brando “ Ci hanno fatto un offerta che non si poteva rifiutare”
    Insomma se avete letto il topic precedente avrete capito. Pero’ un pochino avevano ragione.
    Intanto il professorino protesta…”Ehi io non ho mai guidato…ora tocca a me” Sapendo la sua non particolare abilita’ nella guida e preso atto che non
    c’è il sedile passeggero eiettabile alla James Bond,lo ammonisco: “Guarda che quel foglio rosa che ti hanno regalato e’ la patente...non la licenza di uccidere."
    E va bene dai…non incontreremo certo ora i bisonti sulla strada.


    SANTA MONICA

    Mentre arriviamo neanche a farlo apposta dalla radio ci accompagnano le note di “Get Around”dei Beach boys …la cantiamo anche noi con tanto di coretto di cui per fortuna non esiste nessuna
    registrazione audio ( avevamo con noi un registratore portatile Hitachi con il microfono e tenevamo una specie di diario giornaliero...
    audiocassetta purtroppo andata perduta)


    Un tizio ci consiglia l’HOTEL CALIFORNIA…figo!!! Ci avviciniamo baldanzosi alla reception dove
    una signora ci dice che ha giusto una camera per la notte..e vai! Ma quando chiediamo il prezzo ci spara una cifra folle.
    “Signora la vogliamo affittare per una notte, non vogliamo comprarla “! (E comunque la foto di copertina del disco e’
    di un albergo che si trova a Los Angeles, il Beverly Hills Hotel.)
    Cavolo e’ quasi tutto prenotato…guarda se come ciliegina sulla torta non ci tocca dormire in macchina….alla finetroviamo un altro hotel… dove ci riceve una donna vagamente somigliante a Morticia della famiglia Addams
    Notiamo su una parete una foto dei Marines in Vietnam…qualcuno di noi dice “bella!” (la foto)
    Morticia molto sbrigativa: “Si , siamo molto orgogliosi dei nostri ragazzi….visa o mastercard?
    Ah ecco….
    ... va be’ci da una bella camera, con una lavatrice di 7 kg…e’ quello che ci vuole.
    Santa Monica ci e’ sembrata minimalista, raffinata,
    piu’ progressista se mi passate il termine, rispetto ad altre parti dell’America piu’ conservatrice e piu’ razzista che abbiamo conosciuto.

    Facciamo un salto a VENICE che non dista molto. Oltre a ciclisti ,tandem, bambini ,skate-boards ecc e’ la folla variopinta e l’atmosfera che ti rapisce… trovi sia il vecchio hippie coda con coda di cavallo maglietta “The way we were”
    che i bikers di 50/60 anni con pancetta strizzati in giubbini di cuoio. Giocolieri, band musicali , insomma un gran bel casino (senza accento)
    Sicuramente Venice e’ piu’ stravagante e alternativa rispetto a Santa Monica.

    Troviamo un baretto in puro stile west coast . Mentre sorseggiamo un coloratissimo frullato biologico (
    sono molto salutisti da queste parti) ci divertiamo a veder scorrere tutta questa umanita’. Il frullato ci viene preparato preparato da una ragazza
    “molto bionda molto abbronzata con un bel sorriso e la maglietta dei Van Halen”
    Questa la descrizione che fece Giulio con gli occhi a cuoricino che si innamoro’ all’istante…dimenticando anche di dire molto tettona.
    Ma forse non era “politicamente corretto”.
    Pero’ lo devo dire… le ragazze californiane… wow!
    Certo anche i ragazzi non sono male , qui e’ la culla del fitness.Ma e’ un argomento che ci interessa …il giusto.
    Ritorniamo a Santa Monica. Eccoci davanti all’oceano sulla spiaggia di baywath … il sole si tuffa nell’oceano Pacifico.Siamo cosi stanchi che se passasse Pamela Anderson forse riusciremmo ad alzare un sopracciglio tipo Gatto Silvestro quando vede Titti.Arriviamo al molo che e’ l’attrazione turistica principale e alla fine della strada. “End of Route 66”.
    Sembra impossibile ma ce l’abbiamo fatta.
    Ultimo giorno…ognuno di noi decide da solo come passare le ultime ore
    Abbiamo bisogno di stare con noi stessi…e di pensare. Siamo felici per quello che abbiamo visto e fatto o tristi perche’ sta finendo?
    Cosi chi la passa in spiaggia a contemplare il mare, chi in giro …la sera mi ricordo che abbiamo mangiato un ottima zuppa di granchio con gli ultimi dollari rimasti.
    Dobbiamo considerare il drop off e la riconsegna della macchina a Los Angeles di cui non so dirvi nulla…solo che per entrarci siamo entrati un attimo nel panico…nodi stradali a
    12 corsie di traffico assurdo… poi alla fine qualche santo ci aiuta.. perche’ riusciamo a districarci.
    Abbiamo saputo dopo che gli elicotteri che vedevamo volare sopra le nostre teste sono li allo scopo di limitare gli intasamenti.
    E mi e’ venuta in mente una battuta di un comico americano:
    “Una volta ho attraversato la California in macchina in sei giorni.
    Mi ci sono voluti quattro giorni per guidare e due per ripiegare le cartine.”

    In teoria avremmo dovuto passare due giorni qui…invece per le note vicende
    abbiamo visto solo la strada verso l’aereoporto. Sotto un cielo color zabaglione e con un umidita impressionante ,
    riconsegnamo la macchina. Sono fermamente convinto che se
    strusciamo ancora la carta di credito vedremmo uscire la scritta “non ti preoccupare…l’essenziale e’ invisibile agli occhi”

    L’aereo taglia le nuvole. Siamo stanchi, dimagriti, e letteralmente senza un soldo…ma soddisfatti.
    Ne avremo di cose da raccontare durante l’inverno! E mai avrei pensato allora che le avrei scritte e fatte leggere .

    continua...ma tranquilli, solo per delle brevi considerazioni finali.

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    Intanto ringrazio Dark Elvira Daniela ed Estella che hanno lasciato i loro like e il loro incoraggiamento.
    Spero di aver strappato qualche sorriso a voi e anche a chi ha avuto solo la pazienza di leggere tutto.
    Giuro che non saro’ piu’ cosi prolisso come per Cuba o per gli Stati uniti...come qualcuno sa non mi piacciono i post molto lunghi, ma sono stati viaggi particolari.
    Come detto in apertura non e’ stato facilissimo annodare il filo dei ricordi… e’ passata davvero quasi una vita.
    Ho riletto tutto dall’inizio…magari ci sara’qualche inesattezza ma mi sembra fedele.
    Anche Fabio “Il professorino” che mi ha aiutato nella ricostruzione e' d'accordo.

    Che altro dire? Abbiamo avuto la possibilita’ di vivere la strada per eccellenza, la route 66
    incontrando personaggi strani ma anche gente disposta ad aiutarti . Ancora oggi mi vengono in mente tante immagini…
    la desolazione di certi posti, la tristezza della popolazione indiana… ma anche la musica , il west, i tramonti le risate... e pure le cazzate , diciamolo....la liberta' assoluta insomma.
    E rivedo oltre che a un pizzico di incoscienza , anche l’ingenuita’ idealista della nostra gioventu’.
    Vedete a quei tempi non si diceva mai “io” ma“noi”…quel noi che pian piano si e’ spento divenendo ognuno per se e forse nessun Dio per tutti.

    Faccio mie le parole dello scrittore Fabio Genovesi :

    "era bello perche’ pensavamo di avere davanti la vita vera
    che appena ad un passo ci aspettava con tutto il suo splendore..Pensavi che quello era solo un assaggio prima di arrivare a quell’ eta’ fantastica che sei grande…
    poi pero’ il tempo passa e ti accorgi che la vita non ti stava davanti, la vita era proprio li, e lo splendore era proprio quello, in quei giorni e questo lo capisci
    quando ormai se ne e’ andato e resti solo a ricordarti come e’ stato. "

    Ma questo meriterebbe un discorso a parte.
    Nel topic di apertura scrivevo:

    …abbiamo due certezze: Andare insieme prima negli Stati Uniti e poi a Cuba
    per toccare con mano il sogno americano e il mito della rivoluzione *
    E nessuna ragazza/fidanzata/lavoro ci avrebbe fermato
    ( si , come no……)

    *Ad oggi, solo io sono riuscito a vedere Cuba e dopo quasi trenta anni.

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