Regia di Taika Waititi.
Un film con Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Sam Rockwell.
Titolo originale: Jojo Rabbit.
Tratto dal romanzo
Genere Commedia, Drammatico
Germania, 2019, 108 minuti.
Trama
C'è un bambino senza il papà che ha un idolo di nome Hitler. Questi è anche il suo amico immaginario, impacciato e pasticcione come lui, che lo consiglia, lo aiuta nei momenti difficili. Un Hitler bizzarro e simpatico. Hitler simpatico? No, impossibile.
Questo bambino ha una mamma che gli vuole un mondo di bene. È bizzarra, eccentrica e simpatica. Assolutamente sì.
Nonostante i suoi occhi azzurri e capelli biondi il bambino non è un perfetto, e quindi crudele, piccolo nazi, lo si capisce quando si rifiuta di uccidere un coniglio, e per questo gli viene dato l'umiliante soprannome di JojoRabbit, o quando si ferisce durante un'esercitazione.
Ed è proprio durante la convalescenza a casa che scopre, in una intercapedine, una ragazza ebrea.
Uno dopo l'altro i pregiudizi cadono mentre la guerra volge al termine.
Commento
Film carino immerso in un'atmosfera da favola con pochi personaggi ma di certo indimenticabili, ultimo o, forse, primo l'ufficiale reduce dal fronte.
Un film in cui è necessario ricordare il linguaggio della favola, per non travisare la portata tragica della Storia. Tutto è straniante a partire dai personaggi stereotipati, ma che possiedono, invece, uno spirito; il ritmo anacronistico dei Beatles e di Bowie i cui testi, però, sono l'anima di un universo di marzapane, dove la strega è sempre in agguato e dove gli adulti giusti si confondono e svaniscono lasciando la parte degli eroi ai bambini.
Consigliato? Sì.
Oscar migliore sceneggiatura non originale.
Segnalibri