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Logopedista nei sogni
«Sono bravo a dipingere e disegnare; lo credo io stesso e lo dicono anche gli altri, ma non sono sicuro che sia vero. Di sicuro so soltanto due cose. Di me non esiste alcun autoritratto. Non m’interessa la mia persona come “oggetto di pittura”, m’interessano piuttosto le altre persone, specie se di sesso femminile, ma più ancora le altre forme. Sono convinto che la mia persona non abbia nulla di particolare. Sono un pittore che dipinge tutti i santi giorni dalla mattina alla sera. Figure e paesaggi, ritratti un po’ meno. Non valgo molto a parlare o a scrivere, tanto meno se devo esprimermi a proposito di me stesso o del mio lavoro. Alla sola idea di dover scrivere una semplice lettera l’angoscia mi attanaglia come il mal di mare. Temo proprio si debba fare a meno di un mio autoritratto artistico o letterario, ma non è una grande perdita. Chi vuole sapere di più su di me, cioè sull’artista, l’unico che vale la pena di conoscere, osservi attentamente i miei dipinti per rintracciarvi chi sono e cosa voglio».
Gustav Klimt
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Logopedista nei sogni
L’ambiente del cinema di New York non era superiore. La cultura, dovevo presto impararlo, non era un requisito per diventare una sofisticata newyorkese, ma, piuttosto, un handicap. I ricchi che di lì a poco mi avrebbero esibita nei ristoranti alla moda, nei teatri e nei night, indietreggiavano come studenti svogliati di fronte al nome di Shakespeare e pensavano a una serata trascorsa al Metropolitan o a un concerto alla Carnegie Hall come a una sofferenza impensabile. Non volendo spettegolare sulle famiglie e gli amici di questi signori dell'alta società e detestando il gioco volgare dei doppi sensi e dei sottintesi sessuali, in società tacevo quasi del tutto. Mi feci presto la fama di bella e scema. E tuttavia a New York devo molto; fu lì, tra l’altro, che scoprii Tolstoj. Hollywood, invece, non è mediocre, ma infernale. Somiglia a un sogno pauroso che a volte faccio: mi sono perduta nei corridoi di un grande albergo e non riesco a trovare la mia stanza. La gente mi passa davanti come se non potesse vedermi né udirmi. Hollywood è la solitudine, non la beata solitudine che si sceglie, ma la desolazione che nasce nel non sentirsi partecipe di quel mondo fasullo. Per una diva cinematografica è terribile essere lasciata sola per un istante. E' il primo segno che sta per imboccare la strada dell'oblio. Hollywood è una catena di montaggio in cui si finge per tutto il tempo.
Louise Brooks
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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14-September-2018, 01:33
#333
Logopedista nei sogni
Ho una voglia disperata di piacere agli altri. Sono passata attraverso un lungo periodo di impopolarità imbarazzante, consapevole. Anche se adesso potrei essere definita estroversa, porto ancora i segni del mio vecchio complesso di inferiorità, che ogni tanto riemerge.
Sylvia Plath
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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14-September-2018, 12:18
#334
Logopedista nei sogni
La vita è così adesso o mai più, così prendere o lasciare! Tutto dipende da come la sistemi e la sincronizzi, in modo che, quando l'occasione bussa alla porta, tu sia lì in attesa, con la mano sulla maniglia.
Sylvia Plath
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Master Member
Il cosmo è un palcoscenico
e la vita è un passaggio
sulla scena di questo palco:
entri, guardi ed esci.
Il cosmo è mutamento,
la vita è opinione che si adegua.
DEMOCRITO
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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Master Member
Avremmo voluto,
avremmo dovuto,
avremmo potuto.
Le parole piu' dolorose del linguaggio.
Arthur Schopenhauer
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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