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04-October-2018, 15:42
#1
Master Member
Tex Willer
L'eroe creato dalla penna di Giovanni Luigi Bonelli e dal pennello di di Aurelio Galleppini ( in arte Galep) cavalca sulle piste del West e dell'avventura da settanta anni.
Aquila della notte il suo nome Navajo...con il burbero Kit Carson l'indiano Tiger Jack e suo figlio Kit formano un quartetto niente male.
Insieme combattono le ingiustizie da qualunque parte provengano.
Fuorilegge,banditi, trafficanti d'armi...oltre ai nemici storici come l'uomo dai cento volti Proteus, la Tigre nera, per non parlare del mago Mefisto e di suo figlio Yama
Naturalmente e' lui la figura di spicco.... in sella al suo cavallo Dinamite, usa con estrema abilita' sia la colt 45 che il fucile Winchester.
Il ranger camicia gialla, jeans e stivali e', a suo modo, sempre dalla parte della legge.
Nel 1985 usci' un film per la regia di Duccio Tessari “Tex e il signore degli abissi” con Giuliano Gemma protagonista, un bravissimo attore, ma forse poco idoneo a rappresentarlo.
Questo fumetto ha appassionato intere generazioni ed e' stato oggetto di indagini sociologiche e tesi di laurea,
oltre che iniziative come mostre e incontri. Proprio in questi giorni a Milano c'è ne una...”Tex 70 annni di un mito” fino al 27 gennaio 2019.
Sotto una delle tantissime copertine del fumetto.
foto presa dal web
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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05-October-2018, 23:47
#2
Logopedista nei sogni
Lo leggeva mia mamma da bambina, lo compravano i suoi fratelli.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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06-October-2018, 10:01
#3
Senior Member
Enribello guarda questa iniziativa di domenica prossima nella frazione adiacente a quella in cui abito...(ci potrei andare a piedi)...un disegnatore di Tex abita lì...
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10-October-2018, 10:10
#4
Administrator
Per un po' anche io e mio fratello abbiamo seguito le orme del capo bianco dei Navajos, ma poi siamo passati ad altri personaggi, più ironici e meno improbabili.
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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13-October-2018, 04:49
#5
Moderator
Da giovanissimo sono stato un avido lettore di Tex. Un conoscente possedeva la collezione integrale che ostentava ordinatissimamente nella vastissima libreria di casa. Scaffali e scaffali di numeri in ordine progressivo. Avevamo il diritto di leggere qello che volevamo, ma nulla poteva varcare la soglia della stanza in cui si trovavano.
Con il senno di poi credo che trovassi molto confortante l'universo moralista di Tex Willer, intriso di buonismo manicheo, nel quale era sempre chiarissimo chi fosse il buono, chi il cattivo e la legge aveva sempre il sopravvento a suon di cazzotti.
D'altronde il facoltoso collezionista era un giurista... nulla di sorprendente.
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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