Vi sono donne, simili a statue,
Senza pudore e ignoranti d'arte
Che è ciò che serve per posare nude
In un atelier pieno di odori e umori.
Esseri senza sentimento, creature di marmo,
Non pensano che un giorno, intorno agli alberi,
Riposeranno in una tomba gelida.
Che cosa diventeranno allora, donne, le vostre bellezze?
Che cosa quella carne rosea
E il conturbante splendore di quegli occhi?
Quel corpo, che nelle sue pose infime
Era divinamente grazioso?
Fino alla fine, vorreste essere belle
Trucchi hanno nascosto rughe e capelli bianchi;

L'impuro splendore delle vostre pupille
Sconvolgeva ancora i vostri amanti.
Ora la terra vi copre.
Su questo labbro carminio
Che per il bacio ardente sempre si schiude
Il verme della terra ha tracciato il suo cammino.
Lungo quel seno bianco s'arrampica.
Rode e distrugge lentamente
Avanza e sale, sale sempre
La sua opera non è cosa di un istante.
Il verme è eterno tanto quanto è avido;
Donna, è il tuo ultimo amante!
E' il suo freddo, umido bacio
Che durerà più a lungo.