Regia di Andrea Magnani.
Un film con Nicola Nocella, Libero de Rienzo, Barbara Bouchet, Ostap Stupka, Veronika Shostak.
Commedia, 91 min.
Italia, Ucraina, 2016.
Trama
Isidoro, per i familiari Easy, ha 35 anni ed è stato una promessa dell'automobilismo competitivo. Ora vive con la madre e si imbottisce di antidepressivi. Fino al giorno in cui il fratello gli chiede un favore speciale: un operaio ucraino è morto sul lavoro e la salma va riportata in Ucraina senza troppe formalità. Easy può così tornare a guidare...un carro funebre. (Mymovies)
Si parla di cinema originale, coraggioso e, indubbiamente, come opera prima è decisamente un prodotto riuscito, per quanto riguarda la regia, la fotografia, il montaggio. Quello che mi ha lasciata insoddisfatta è l'inconcludenza del film.
Insomma Easy, depresso e fragile, inizia un viaggio.
Premessa ovvia
Viaggiare ci costringe a prendere decisioni, a confrontarci con nuove situazioni, a essere creativi.
Conclusione scontata
Il viaggio costringerà Isidoro a fare luce sulla sua depressione e, forse, a rimetterlo in corsa.
Questa "storia" però si intreccia con un film che vuole essere d'autore, poetico, realistico, umoristico, surreale, ecc. e alla fine, sinceramente, io l'ho trovato lento e al di sopra della sospensione dell'incredulità. Insomma, mi ha lasciato troppo in una zona vaga, tra no senso e senso.
Consigliato? No. (Però a tutti i miei amici è piaciuto).
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