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10-February-2017, 19:23
#1
Logopedista nei sogni
Torino, 14 novembre 1907.
Mio caro Guido,
la vostra telepatia che credete così fine s’inganna e vi inganna. Io non ho forse mai pensato tanto a voi come in questi giorni che per analogia di date mi facevano rivivere le ore del nostro primo incontro. E ve l’ho fatto dire da una donna pensosa, e da tre pensieri prima, e prima ancora ve l’ho detto io stessa in una lunga lunga lettera.
Io piuttosto dubitavo di voi così a lungo taciturno, sognante in solitudine e in oblio. Che buona cosa è la solitudine che godete voi fra la natura e il sogno: l’uno che tortura l’altra che blandisce, dolci entrambi alla vostra anima pensosa. È triste invece la mia, la solitudine fra la gente così vicina e così lontana da me, e fra cui è necessario ch’io sia, sempre e dovunque, «quella che va sola».
Lettera di Amalia Guglielminetti a Guido Gozzano.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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