Buona sera Kaipirissima.
Rispondo a qualche tua domanda, lasciando la porta aperta per altre riflessioni. Mi fa piacere che ogni lettore abbia una sua personale interpretazione, non è detto che quella corretta sia dell'autore anzi, il romanzo permette diversi sentieri e ognuno può portare a qualcosa che assomiglia alla felicità. L'idea è quella di vedere con gli occhi della natura tutte le sciocchezze che l'essere umano architetta per riuscire a non raggiungere proprio quella felicità alla quale anela. Il fatto che le protagoniste ad un certo punto sembrino fermarsi serve a ricordare il nostro stato effimero di equilibrio, ma anche a dare forza al racconto, a farci riflettere e a spronarci affinchè la nostra breve esistenza possa essere quanto mai appagante. Nel romanzo ci sono naturalmente alcune visioni personali ed autobiografiche; Venezia è la città che più amo in assoluto, e quindi ho voluto celebrarla, come luogo unico dello spirito, come un non-luogo dove è possibile trovare la propria anima. Per quando riguarda lo studente,non lo definirei propriamente indolente, ma un osservatore, una persona che si trova a dover affrontare alcune verità dell'esistenza, a scoprire quello che ha perduto, a riflettere sul futuro e tutto ciò soltanto ascoltando una storia, una bella storia, raccontata da un folletto. Non è cosa da poco. Perchè le transitanti, ad un certo punto, si fermano? Forse soltanto per ricordarci la caducità e la brevità della nostra esistenza. Ma poi, si fermano veramente? E' possibile che la nostra esistenza non si arresti mai? Il mio maestro, il poeta Maurizio Romanelli, purtroppo scomparso nel 2012, credeva nella reincarnazione. Amava i gatti e spesso mi diceva che sarebbe sicuramente rinato nel corpo di uno di questi animali. Sicuramente non è che una coincidenza, ma io sembro attirare i gatti, anche il più restio di questi animali non disdegna le mie carezze. E io sono felice e ricordo il mio amico. Questa non è eternità?
Mi fermo qui, per ora.
Un saluto a Rosy; se leggerai il mio libro, sarò lieto di conoscere il tuo parere.
Silvano.