-
08-April-2016, 16:23
#301
Master Member
Questo immenso spettacolo è eterno.
C' è sempre un sole che sorge da qualche parte,
la rugiada non asciuga mai tutta in un momento,
c' è sempre pioggia che cade,
c' è sempre vapore che sale.
Albe eterne, tramonti eterni,
eterne aurore e crepuscoli,
sul mare, su terre e isole,
ciascuno a suo tempo,
mentre la tonda Terra gira.
John Muir
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
11-April-2016, 21:27
#302
Master Member
Il momento migliore
L'istante più bello degli amori
non è quando si dice "ti amo"
è nel silenzio
ogni giorno spezzato a metà
è nelle intese
pronte e furtive dei cuori
nei finti rigori
nelle indulgenze segrete
nel brivido di un braccio
dove poggia una mano che trema;
nel libro sfogliato insieme,
un libro mai letto
nell'ora irripetibile quando con la bocca chiusa
il pudore dice tanto
e il cuore scoppia
aprendosi in silenzio come un bocciolo di rosa
l'ora in cui il mero profumo dei capelli
sembra un regalo conquistato
l'ora della tenerezza squisita
che nel rispetto avvolge la passione
Sully Prudhomme
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
13-April-2016, 22:46
#303
Master Member
Io ti osservo e penso sempre a tante cose
che vorrei avere più tempo
e più attenzione da te
che invece per i figli sei presente e ti consumi
come io non sarei mai capace
ma anche quando resto ai margini di te
comunque c’è bellezza nel vederti
in fondo
neanche i fiori fioriscono per noi
Francesco Tomada
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
19-April-2016, 15:57
#304
Master Member
Se solo si potesse vivere tra parentesi,
si potrebbe prendere chi vuoi dentro con te,
e il resto del mondo aspetterebbe fuori
a guardare educatamente dall'altra parte.
Se si sbucasse fuori dalla parentesi,
la vita continuerebbe come prima.
Non ci sarebbero conseguenze
e per una volta i muri si troverebbero dove vuoi tu.
Se solo fosse possibile.
Ma le parentesi esistono solo nei libri.
E il mondo gira di conseguenza.
Anna Fienberg
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
23-April-2016, 22:53
#305
Master Member
Quelle labbra che Amor creò con le sue mani (Sonetto 145)
Quelle labbra che Amor creò con le sue mani
bisbigliarono un suono che diceva "Io odio"
a me, che per amor suo languivo:
ma quando ella avvertì il mio penoso stato,
subito nel suo cuore scese la pietà
a rimproverar la lingua che sempre dolce
soleva esprimersi nel dar miti condanne;
e le insegnò a parlarmi in altro modo,
"Io odio" ella emendò con un finale,
che le seguì come un sereno giorno
segue la notte che, simile a un demonio,
dal cielo azzurro sprofonda nell'inferno.
Dalle parole "Io odio" ella scacciò ogni odio
e mi salvò la vita dicendomi "non te".
William Shakespeare
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 1 Thanks, 1 Likes
-
25-April-2016, 10:40
#306
Master Member
25 aprile 2016
Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce
(Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza)
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
-
Post Thanks / Like - 1 Thanks, 2 Likes
-
25-April-2016, 13:41
#307
Moderator
Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l’Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.
Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.
Nella soffitta del casolare mia madre
guardava sempre perdutamente quei monti,
già conscia del destino: ed era pura luce.
Coi pochi contadini intorno
vivevo una gloriosa vita di perseguitato
dagli atroci editti: ed era pura luce.
Venne il giorno della morte
e della libertà, il mondo martoriato
si riconobbe nuovo nella luce ….
Quella luce era speranza di giustizia:
non sapevo quale: la Giustizia.
La luce è sempre uguale ad altra luce.
Poi variò: da luce diventò incerta alba,
un’alba che cresceva, si allargava
sopra i campi friulani, sulle rogge.
Illuminava i braccianti che lottavano.
Così l’alba nascente fu una luce
fuori dall’eternità dello stile …
Nella storia la giustizia fu coscienza
d’una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce.
(La Resistenza e la sua luce e Lacrime furono pubblicate nella sezione La ricchezza (1955-1959) della raccolta La religione del mio tempo, edita da Garzanti nel 1961, ora in P.P.Pasolini, Tutte le poesie, a cura di W.Siti, vol. I, “Meridiani” Mondadori, Milano 2003, pp.944-947).
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
Master Member
Lavorare stanca
Traversare una strada per scappare di casa
lo fa solo un ragazzo, ma quest'uomo che gira
tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo
e non scappa di casa.
Ci sono d'estate
pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese
sotto il sole che sta per calare, e quest'uomo, che giunge
per un viale d'inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. È per questo che a volte
c'è lo sbronzo notturno che attacca discorsi
e racconta i progetti di tutta la vita.
Non è certo attendendo nella piazza deserta
che s'incontra qualcuno, ma chi gira le strade
si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,
anche andando per strada, la casa sarebbe
dove c'è quella donna e varrebbe la pena.
Nella notte la piazza ritorna deserta
e quest'uomo, che passa, non vede le case
tra le inutili luci, non leva più gli occhi:
sente solo il selciato, che han fatto altri uomini
dalle mani indurite, come sono le sue.
Non è giusto restare sulla piazza deserta.
Ci sarà certamente quella donna per strada
che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa.
Cesare Pavese
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 3 Likes
-
Master Member
Preghiera
Se esisti per davvero - fatti avanti,
sii nuvola, caprone, aviatore,
porta con te occhi, bocca, voce,
- chiedimi qualcosa, lascia che mi sacrifichi,
prendimi tra le braccia, proteggimi,
nutrimi con la settima parte di un pesce,
fammi un fischio, dissodami le dita,
ricolmami di aromi, di stupore
- resuscitami.
Nina Cassian
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 1 Thanks, 2 Likes
-
Master Member
Succede a tutti, continuai.
Si passano insieme dei mesi, degli anni, poi succede.
Si perde un appuntamento, si cambia casa,
e uno che vedevi tutti i giorni
non sai nemmeno più chi sia.
Cate mi disse ch’era colpa della guerra. -
C’è sempre stata questa guerra, - le dissi. -
Tutti un bel giorno siamo soli.
Cesare Pavese
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
Master Member
6 maggio 1976 - 6 maggio 2016
Ne metto tre...brevi.
ai vivi e ai morti del Friuli
Gli sposi
Grazie alle rate avevamo la cucina bianca,
il lampadario a gocce, le tende del salone,
la culla di Roberto con tre mesi di anticipo.
Abitavamo già la nostra tomba
dandole un altro nome.
Elena l'archeologa
Da anni amavo Schliemann, sognavo di scavare a Micene
fra inerti zolle e vederne affiorare armature
e fulgide collane e il diadema di Paride.
Ma mi sfreccia sugli occhi una banda di topi nostrani,
sul petto ho il macigno di una macchina Singer.
La morte mi ha svegliata. Per me ora gli altri scavano
Roberto
Dormivo dentro il ventre della mamma
quando un boato annullò la promessa.
Nessuno si giustifichi o mi spieghi.
Non c'è lingua comune tra me e i vivi,
e tutto sommato non ne vale la pena.
MARIA LUISA SPAZIANI
MINIMA ANTOLOGIA PALATINA
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
Master Member
Càlati in un sasso
Càlati in un sasso
io farei così.
Lascia che altri si facciano colomba
o digrignino i denti come tigri.
Mi basta essere un sasso.
All’esterno è un enigma:
nessuno sa come rispondere.
Ma fresco e quiete dev’esserci all’interno.
Anche se una mucca lo calca col suo peso,
anche se un bambino lo getta dentro un fiume;
il sasso affonda, lento, imperturbato,
fino al fondo,
dove i pesci bussano alla sua soglia
e vengono a origliare.
Ho visto scintille schizzar via
quando due sassi sono strofinati
forse là dentro non fa così buio;
forse c’è una luna che brilla
da chissà dove, spuntando magari dietro un colle —
un chiarore appena sufficiente a decifrare
quelle strane scritte, mappe stellari
sui muri interiori.
Charles Simic
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
Master Member
24 maggio 2016
LA PREGHIERA DELL’ALBA
Fa miracoli questo albeggiare.
Scrive la sua pagina di luce
sul quaderno scuro della notte.
Annulla la nostra disperazione,
assolve la nostra follia,
accerta che il mondo
non si è dissolto nelle tenebre
come abbiamo temuto
a partire da quella sera in cui,
da una caverna della preistoria,
osservammo per la prima volta il crepuscolo.
Ieri non resuscita.
Quello che è dietro non conta.
Quel che vivemmo già non è più
L’alba ci consegna la prima ora
la prima ora di un’altra vita.
La sola nostra verità
è il giorno che comincia.
JOSÉ EMILIO PACHECO

Io li odio i nazisti dell'Illinois...
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
Master Member

Certo che fa male
Certo che fa male quando i boccioli si schiudono.
Perché dovrebbe altrimenti esitare la primavera?
Perché dovrebbe tutta la nostra bruciante nostalgia
restare legata al pallido e amaro gelo?
Eppure il bocciolo fu involucro per tutto l’inverno.
Che cosa c’è di nuovo ora che intacca e preme?
Certo che fa male quando i boccioli si schiudono,
male a ciò che cresce
e a ciò che racchiude.
Certo che è difficile quando le gocce cadono.
Tremanti d’inquietudine stanno sospese, pesanti
si aggrappano al ramoscello, si gonfiano, scivolano
- il peso le trascina giù, per quanto cerchino di aggrapparsi.
Difficile essere incerti, timorosi e divisi,
difficile sentire il baratro che attira e richiama
e tuttavia restare lì e solamente tremolare
- difficile voler restare e volere cadere.
Allora, quando il peggio è arrivato e più niente aiuta,
si schiudono esultando i boccioli dell’albero.
Allora, quando non c’è più il timore che trattiene,
le gocce sul ramoscello cadono scintillando,
dimenticano la vecchia paura del nuovo
dimenticano l’apprensione passata per il viaggio
sentono per un attimo la loro più grande sicurezza,
riposano in quella fiducia
che crea il mondo.
Karin Boye
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 3 Likes
-
Moderator
Più che del giorno è di ieri, tra i poeti ascoltati al reading, Maxime Cella (1980).
non posso dire di aver compreso (del tutto o, forse, per niente) la sua poesia, ma qualcosa (soprattutto nel linguaggio) mi ha colpita e così condivido con voi questa poesia.
S'improvvisa inattesa la speranza
di disarmo, dall'alto fessurare
di un aliante al filo a spine
a penzolo della caserma:
se n'è accorta la lepre, ora
in sfreccio sui corvi
nel campo fresco di semina?
Raro sbandolio di matassa
irresiste alla
presa, cede a un ricatto d'immagini e nel segno
di quelle ali solcanti che la mano aperta
oscura, afono si sentenzia.
Già Sto arrivando! Che chi non gli aspira perimetra
al superfluo, che chi l'asse o da e ne conclude
non è di questo mondo.
Maxime Cella, Dieci poesie.
-
Post Thanks / Like - 1 Thanks, 1 Likes
Segnalibri