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Discussione: Ex_machina - Alex Garland - 2014

          
  1. #1
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Ex_machina - Alex Garland - 2014

    Nome:   machina.jpg
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    Un film di Alex Garland.
    Con Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Sonoya Mizuno, Chelsea Li
    Titolo originale Ex Machina.
    Drammatico,108 min.
    USA, Gran Bretagna 2014.


    Trama
    Tra tutti gli impiegati Caleb è stato scelto per il prestigioso invito nella residenza del mitologico fondatore della società e inventore dell'algoritmo di ricerca.
    Una volta giunto nella sua villa-laboratorio-bunker Caleb comprende di essere stato scelto da Nathan per un importante esperimento.
    Da decenni Nathan è al lavoro sulla costruzione di un'intelligenza artificiale e Caleb deve testarla per capire se abbia raggiunto o meno il suo obiettivo, cioè se possa essere scambiata per un essere umano.
    Il rapporto macchina uomo si fa sempre più sfuggente e misterioso, quale sarà l'esito dell'esperimento e quali sentimenti la bella Ava farà nascere nei due uomini?




    Commento.
    Sei giorni. Ogni giorno un test per provare, testare l'umanità di Ava.
    Attraverso scene glamour, patinate, oniriche e alienanti, ci muoviamo, insieme a Caleb, nel labirintico e ambiguo gioco del linguaggio.
    Un faccia a faccia con Ava, sempre più umana: i vestiti i capelli, le paure.
    Un faccia a faccia con Natham, lo scienziato pazzo: geniale e autodistruttivo, freddo e arrogante.
    Caleb, l'ingenuo, che pensa di essere colui che farà la differenza, ma è solo una parte dell'algoritmo.
    Sei giorni, sei passi per arrivare a una conclusione.
    Tutto molto bello, tutto molto chic, tutto molto... Molto.
    Eppure alla fine qualcosa manca. Di questo film non rimane nulla, o meglio rimangono solo le immagini, non un pensiero, una riflessione perché, sapientemente nascosto dal racconto visivo e linguistico, c'è il nulla, e già sarebbe un contenuto se non fosse quello il senso della vicenda che credo, invece, sia la Libertà.


    Consigliato, sì.
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  2. #2
    Master Member L'avatar di Enribello
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    Se volete vedere azione , astronavi o robot distrutti stile Terminator…lasciate perdere.
    Qui siamo dalle parti di di Frankstein, con un pizzico di Blade Runner e forse di Stalker per certi versi.
    Un genere in cui è non è semplice rendersi credibili …una fantascienza di stampo psicologico, umanista,
    che pone questioni non nuove ma interessanti…le intelligenze artificiali e il loro avvicinarsi sempre di più a "noi"

    I destini dei tre protagonisti , molto bravi, si intrecciano in un gioco fatto di inganni e mezze verità, di test dove non è chiaro chi sia il soggetto e chi l'oggetto, di giochi mentali che portano a dubitare della propria natura e di quella di chi ci circonda. Film minimalista , pervaso da una lieve ma implacabile inquietudine, sottolineata da una efficace colonna sonora…interessanti dialoghi "quasi filosofici",fotografia con scene glamour e patinate , scenografia dal tratto futuristico/ ecologico.
    L’aspetto visivo e’ molto curato. Il set del film e’ ambientato nelle foreste norvegesi a cui fa da contrasto la claustrofobica casa / laboratorio (spettacolare,almeno per chi ama l’architettura moderna. ) In parte e’ stato girato qui

    http://www.juvet.com/the-juvet-hotel/the-hotel

    Questo film non e’ un capolavoro certo, ma affascina…

    Kaipirissima scrive:
    Di questo film non rimane nulla, o meglio rimangono solo le immagini, non un pensiero, una riflessione perché, sapientemente nascosto dal racconto visivo e linguistico, c'è il nulla, e già sarebbe un contenuto se non fosse quello il senso della vicenda che credo, invece, sia la Libertà.

    Sai io personalmente sono uscito dal cinema riflettendo su alcuni temi…. da dove nasce l’istinto di “sopravvivenza” di Ava? È giusto sfruttare i dati provenienti dalla nostra navigazione in rete per capire come pensa e ragiona l’essere umano?( Ammesso e non concesso che i dati possano essere sfruttati in modo costruttivo). E i gusti, l’attrazione sessuale e gli altri impulsi da cosa dipendono? Siamo anche noi, in qualche modo, programmati a livello di DNA? Dimenticavo…forse, dopo aver visto il film , non guarderete piu’ la home page di Google come prima… forse
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  4. #3
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Sai io personalmente sono uscito dal cinema riflettendo su alcuni temi…. da dove nasce l’istinto di “sopravvivenza” di Ava? È giusto sfruttare i dati provenienti dalla nostra navigazione in rete per capire come pensa e ragiona l’essere umano?( Ammesso e non concesso che i dati possano essere sfruttati in modo costruttivo). E i gusti, l’attrazione sessuale e gli altri impulsi da cosa dipendono? Siamo anche noi, in qualche modo, programmati a livello di DNA? Dimenticavo…forse, dopo aver visto il film , non guarderete piu’ la home page di Google come prima… forse

    La prima domanda è interessante. In realtà dopo Blade Runner vedo gli androidi già come umani, e a questo punto probabilmente è l'ambiente a determinare la loro umanità (naturalmente secondo me). Programmati per ricevere e analizzare dati dall'esterno acquisiscono un meccanismo "affettivo", (anche In un film di Terminator la macchina aveva dei sentimenti), certo che la visione degli androidi del film di Ridley Scott è completamente diversa dal libro di Dick.
    Comunque a me sembrava che più che spirito di sopravvivenza è il desiderio di libertà a condurre Ava alla sua strategia.
    La domanda allora potrebbe essere, quando noi desideriamo siamo macchine o umani?
    Se un androide è privo di coscienza o morale, quando desidera un bene, al di là della sua sopravvivenza auto conservazione immediata, allora è umano?


    Le altre domande sinceramente il film non me le ha comunicate. Ma ben vengano. Grazie per il tuo commento!

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