Un film di Giuseppe M. Gaudino.
Con Valeria Golino, Massimiliano Gallo, Adriano Giannini, Elisabetta Mirra, Edoardo Crò. Drammatico, 110 min.
Italia 2015.
Un tempo Anna era una bambina solare, spavalda e senza paura, ma oggi, trent'anni dopo, la sua esistenza ė in bianco e nero. Non vede i colori, non vede, o non vuole vedere, cosa accade nella sua famiglia, chi è suo marito. Per amore dei figli ha chinato la testa, preso qualche schiaffo di troppo.
Emotiva e fragile s'affaccia al balcone, dove nuvole nere si addensano sopra un mare azzurro, che presto si trasforma in tempesta: è il mondo esterno che mostra il suo volto, quando Anna lo affronta, ma poi spaventata chiude la finestra e tutto torna in bianco e nero.
Un viaggio di risalita in cui una donna "da niente", che si è sempre sacrificata per gli altri, deve riconquistare la propria autostima, ritrovare il coraggio.
La spinta a farla uscire dal suo bozzolo è un contratto a tempo indeterminato, le attenzioni di un fascinoso attore e un collega-mentore che ha perso il lavoro. Ma il viaggio è pieno di ostacoli, una discesa all'inferno prima della luce.
Un film che fonde linguaggi diversi: il canto napoletano che introduce la protagonista e la sua storia come in un melodramma, la superstizione e magia, gli inserti grafici e pittorici, le canzoni popolari. Insieme ai linguaggi anche il tempo pare fondersi tra quello esterno-oggettivo: il presente, un passato recente, uno più lontano (quello dell'infanzia) e quello interiore-soggettivo: le paure, le insicurezze, gli slanci impulsivi. Un po' come la stessa Napoli, che emerge con il suo vulcano verso il cielo e sprofonda nei sotterranei con i suoi teschi e sacrifici votivi. La realtà della vita di tutti i giorni e il mistero arcano della fede.
Un racconto di oggi eppure senza tempo, sospeso.
Forse non ė un film facilissimo, la trama è semplice, lenta. L'attenzione più che agli eventi esterni ė data dai meccanismi interiori di Anna, perciò anche le situazioni più d'azione vengono solo accennate, non risolte completamente, poiché più importanti sono le conseguenze sulla protagonista.
Consigliato? Sì
"Il film è stato presentato in concorso alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove Valeria Golino ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. "(Wikipedia)
Posso dire? La Golino è proprio brava. Mi piace.
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