-
Moderator
Vento calante

Originariamente inviato da
Andrea
Quando vi ho fatto, vi amavo.
Ora vi compatisco.
Vi ho dato quanto vi serviva:
letto di terra, lenzuolo di aria blu…
Mentre mi allontano da voi
vi vedo più chiaramente.
A quest’ora le vostre anime avrebbero dovuto essere
immense,
non quel che sono,
piccole cose vocianti…
Vi ho dato ogni dono,
blu del mattino primaverile,
tempo che non sapevate come usare:
volevate di più, l’unico dono
riservato a un’altra creazione.
Qualsiasi cosa abbiate sperato,
non troverete voi stessi nel giardino,
fra le piante che crescono.
Le vostre vite non sono circolari come le loro:
le vostre vite sono il volo dell’uccello
che inizia e finisce nell’immobilità:
che inizia e finisce, forma che riflette
quest’arco dalla betulla bianca
al melo.
Louise Glück
Mi permetto di aggiungere il titolo, "Vento calante", appunto, al tuo post con la bellissima poesia di Louise Gluck, tratta dalla raccolta "The wild iris", 1992. Ritengo che in questo caso il titolo sia coessenziale al testo.
Visto che ci sono, mi permetto anche di postare il testo originale, che mi piace moltissimo.
Retreating Wind
When I made you, I loved you.
Now I pity you.
I gave you all you needed:
bed of earth, blanket of blue air--
As I get further away from you
I see you more clearly.
Your souls should have been immense by now,
not what they are,
small talking things--
I gave you every gift,
blue of the spring morning,
time you didn't know how to use--
you wanted more, the one gift
reserved for another creation.
Whatever you hoped,
you will not find yourselves in the garden,
among the growing plants.
Your lives are not circular like theirs:
your lives are the bird's flight
which begins and ends in stillness--
which begins and ends, in form echoing
this arc from the white birch
to the apple tree.
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
-
Senior Member
Tenendo le cose assieme
In un campo
io sono l'assenza
di campo.
Questo è
sempre opportuno.
Dovunque sono
io sono ciò che manca.
Quando cammino
divido l'aria
e sempre
l'aria si fa avanti
per riempire gli spazi
che il mio corpo occupava.
Tutti abbiamo delle ragioni
per muoverci
io mi muovo
per tenere assieme le cose.
Mark Strand
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
Master Member
Ars poetica - una polemica
Io sono io.
Sono personale,
soggettiva, intima, singolare,
confessionale.
Tutto quel che mi accade e si ripete
accade a me.
Il paesaggio che descrivo
sono io stessa.
Se vi interessano
gli uccelli, gli alberi, i fiumi,
consultate i libri degli esperti.
Io non sono un dato uccello,
un dato albero,
un dato fiume.
Io sono registrata solo
come un Sé,
io, ovvero io.
Nina Cassian
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
05-August-2014, 11:19
#124
Senior Member
Brindo alla contraddizione
alla scelta sbagliata, all'incoerenza
al mio sguardo smarrito
seduto al banco dell'assurdo
mentre vomiti l'ennesima lezione
di sicurezza della Vita
e solo dio sa la paura
che mi fanno quelli come te
che non si perdono mai
tra le parole, per strada
negli occhi di un altro,
il bisturi è affilato
i tuoi morti sono in aula
silenziosi, io
cerco solo meraviglia.
Sonia Lambertini
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
06-August-2014, 15:23
#125
Master Member
LA BAMBINA DI HIROSHIMA
“Apritemi sono io…
busso alla porta di tutte le scale
ma nessuno mi vede
perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.
Sono di Hiroshima e là sono morta
tanti anni fa. Tanti anni passeranno.
Ne avevo sette, allora:
anche adesso ne ho sette perché i bambini morti non
diventano grandi.
Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.
Un pugno di cenere, quella sono io
poi il vento ha disperso anche la cenere.
Apritemi; vi prego non per me
perché a me non occorre né il pane né il riso:
non chiedo neanche lo zucchero, io:
a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.
Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra
firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero.”
Nazim Hikmet
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 2 Thanks, 2 Likes
-
06-August-2014, 15:28
#126
Master Member
Nulla rimane della scolara di Hiroshima
Poichè l'angoscia di ciascuno è la nostra
ancora riviviamo la tua, fanciulla scarna
che ti sei stretta convulsamente a tua madre
quasi volessi ripenetrare in lei
quando al meriggio il cielo si è fatto nero.
Invano, perché l'aria volta in veleno
é filtrata a cercarti per le finestre serrate
della tua casa tranquilla dalle robuste pareti
lieta già del tuo canto e del tuo timido riso.
Sono passati i secoli, la cenere si è pietrificata
a incarcerare per sempre codeste membra gentili.
Così tu rimani fra noi, contorto calco di gesso,
agonia senza fine, terribile testimonianza
di quanto importi agli dei l'orgoglioso nostro seme.
Ma nulla rimane fra noi della tua lontana sorella,
della fanciulla d'Olanda murata fra quattro mura
che pure scrisse la sua giovinezza senza domani:
la sua cenere muta é stata dispersa dal vento,
la sua breve vita rinchiusa in un quaderno sgualcito.
Nulla rimane della scolara di Hiroshima,
ombra confitta nel muro dalla luce di mille soli.
Vittima sacrificata sull'altare della paura.
Potenti della terra padroni di nuovi veleni,
tristi custodi segreti del tuono definitivo,
ci bastano d'assai le afflizioni donate dal cielo.
Prima di premere il dito, fermatevi e considerate.
Primo Levi
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
06-August-2014, 15:32
#127
Master Member
La bomba di Hiroshima
La bomba di Hiroshima
bruciò troncando le ultime parole.
L’ossa calcinate
riverberano il cielo senza fiato.
L’erba per sempre ha il verde rovesciato,
l’albero ha il suo tronco congelato
per sempre, la natura scompare
per sempre, nell’orrore dell’uomo
dentro un fuoco di morte.
File di carri cercano le frontiere,
appena cadute le barriere
di filo spinato
la gente beve nelle mani screpolate
e corre forte sperando lontano
per la pianura, macerie a frugare
macchie nere di lava paura;
nel sole la guerra è seppellita
con gli ultimi soldati in pietra dura.
Nel Giappone una città nuova
cresce adesso funebre violenta
sopra uomini esanimi che al sole
si scuoiano nei fossi.
E qua è l’Italia, non intende, tace,
si compiace di marmi, di pace
avventurosa, di orazioni ufficiali,
di preghiere che esorcizzano i mali.
Ma nel mondo le occasioni perdute
sono i sassi buttati dentro il mare;
nei luoghi devastati dalla lebbra
o accucciati nell’ombra a imprecare
non un granello di polvere nel fondo
dell’occhio incantato che li domina.
Tutti i morti ormai dimenticati.
Il ventre della speranza è schiacciato
Nella polvere da una spada antica;
anni interminabili, senza amore,
inchiodano col fuoco alla fatica.
Roberto Roversi
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 1 Thanks, 1 Likes
Rosy thanked for this post
-
07-August-2014, 13:54
#128
Senior Member
Un Inno
per le Distanze colmate
per la Speranza riposta
per l'Illusione mancata
per la Gioia goduta
per il Respiro corto
per il Nodo alla gola
per il Tremito della mano
per il Cedimento del passo
Un inno
per la Voce ritrovata.
Hilde Kuhn
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
-
Post Thanks / Like - 1 Thanks, 1 Likes
Rosy liked this post
-
10-August-2014, 20:19
#129
Master Member
Stella cadente
Alcuni desideri si adempiranno
altri saranno respinti. Ma io
sarò passata splendendo
per un attimo. Anche se nessuno
mi avesse guardata
risulterebbe ugualmente giustificato -
per quel lucente attimo -
il mio esistere.
Margherita Guidacci
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 3 Likes
-
18-August-2014, 21:38
#130
Master Member
Vi auguro sogni
a non finire
la voglia furiosa
di realizzarne qualcuno
vi auguro di amare
ciò che si deve amare
e di dimenticare
ciò che si deve dimenticare
vi auguro passioni
vi auguro silenzi
vi auguro il canto degli uccelli
al risveglio
e risate di bambini
vi auguro di resistere
all’affondamento,
all’indifferenza,
alle virtù negative
della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto
di essere voi stessi.
JACQUES BREL
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 1 Thanks, 2 Likes
-
27-August-2014, 14:25
#131
Master Member
Anche tu sei collina...
Anche tu sei collina
e sentiero di sassi
e gioco nei canneti,
e conosci la vigna
che di notte tace.
Tu non dici parole.
C'è una terra che tace
e non e' terra tua.
C'è un silenzio che dura
sulle piante e sui colli.
Ci son acque e campagne.
Sei un chiuso silenzio
che non cede, sei labbra
e occhi bui. Sei la vigna.
E' una terra che attende
e non dice parola.
Sono passati giorni
sotto cieli ardenti.
Tu hai giocato alle nubi.
E' una terra cattiva
la tua fronte lo sa.
Anche questo è la vigna.
Ritroverai le nubi
e il canneto, e le voci
come un'ombra di luna.
Ritroverai parole
oltre la vita breve
e notturna dei giochi,
oltre l'infanzia accesa.
Sarà dolce tacere.
Sei la terra e la vigna.
Un acceso silenzio
brucerà la campagna
come i falò la sera.
Cesare Pavese
30-31 ottobre 1945
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
02-September-2014, 11:43
#132
Master Member
E' una tremula pioggia
E' una tremula pioggia
di fogliuzze farfalle dorate:
è il pianto luminoso che Settembre
piange dal cuore della grande acacia.
Come sanno morire in dolcezza
le fogliuzze farfalle,
come lievi si posano
e si confondono al suolo!
Hanno vissuto una splendida estate,
muoiono nella luce beata
dell'estate che muore.
Diego Valeri
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
15-September-2014, 11:23
#133
Senior Member
Adulto
Per gli adulti gli affari.
tasche gonfie di rubli.
Amare?
Prego!
Per un centinaio di rubli.
Ma io,
senza dimora,
le manacce
ficcate
nella tasca sfondata
bighellonavo con tanto d'occhi aperti.
E' notte.
Voi indossate l'abito migliore
e riposate l'anima sulle mogli e sulle vedove.
Me, invece,
Mosca mi soffocava negli amplessi
col suo anello senza fine di Sadovye.
Nei vostri cuori,
negli orologi,
fanno il loro tic tac le amanti.
Che estasi, le coppie delle alcove!
Io il selvaggio palpito della capitali
seguivo,
sdraiato su Piazza della Passione.
Sbottonato sul petto,
col cuore quasi fuori,
m'apro al sole e alle pozzanghere
Entrate con le passioni!
Venite con gli amori!
Ormai non è più in mio potere controllare il cuore.
Conosco dove hanno di casa il cuore, gli altri.
Dentro il petto, si sa.
Per me invece
è impazzita l'anatomia.
E' tutto cuore
romba dappertutto.
Ho, quante,
di sole primavere,
hanno spinto in vent'anni dentro il mio incendio!
Quel carico non consumato è insopportabile.
E non insopportabile così,
Tanto per fare un verso,
ma letteralmente.
Vladimir Majakovskij
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 3 Likes
-
16-September-2014, 14:38
#134
Master Member
Una delle mie preferite in assoluto.
ORMAI NO
Ormai non sarà
ormai no
non vivremo uniti,
non alleverò tuo figlio
non cucirò i tuoi vestiti
non ti possederò di notte
non ti bacerò prima di uscire
non saprai mai chi sono stata
perchè altri mi amarono.
Non riuscirò mai a sapere
perché né come
né se era vero
quello che dicesti che era
né chi sei stato
né cosa sono stata per te
né come sarebbe stato
vivere uniti
amarci
aspettarci
rimanere.
Ormai non sono altro che io
per sempre e tu
ormai
per me non sarai
che tu. Ormai non sei
in un giorno futuro
non saprò dove vivi
con chi
né se ti ricordi.
Non mi abbraccerai mai
come questa notte
mai.
Non potrò più toccarti.
Non ti vedrò morire.
Idea Vilarino.
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
17-September-2014, 11:39
#135
Master Member
CANTO DEL MARE
Non voglio più pensare al mare!
Alle grandi onde verdi
E alla concava spiaggia,
Alle grotte di roccia bianca -
Non più, non più pensare
Al flutto e all’alga,
Al ribollir di schiuma.
Vive nella mia casa lontana la Memoria,
Non ha niente a che fare con me.
È vecchia e curva,
Ha un fagotto
Sulle spalle.
Sparse tutte le lacrime,
La voce, un roco schiocco.
Con un vecchio bastone
Spinoso avanza zoppicando,
E una pazza canzone
Ora lenta, or veloce
Le ansima in gola.
Ed ogni giorno
Finché la spiaggia è in luce
Cerca qualcosa,
Il suo artiglio appassito
Fruga le alghe marine;
Fruga in ogni conchiglia,
Brancolando borbotta
Finché la notte
Cala oscura all’intorno
E tutta la ricopre
E le impone silenzio
Ed immobilità.
I piedi fantasmatici
Delle onde mormoranti
Le camminano accanto sulle punte.
La seguono, la seguono
Nelle grotte rocciose
Della concava spiaggia
Bianca … Stringe le mani,
Singhiozza, stride via,
E gli echi urlano erranti
Per i colli rocciosi.
Si lamenta: tutto è perso!
Sia come sia! Sia come sia!
Sono vecchia, agghiacciata,
E spaventata … Il mare
Rimbomba troppo … è perso,
Scomparso … La Memoria
Là geme, nella mia casa lontana
Katherine Mansfield
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
Segnalibri