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Moderator
Antonio Tabucchi, La testa perduta di Damasceno Monteiro.
ANTONIO TABUCCHI (Pisa 1943 - Lisbona 2012)
LA TESTA PERDUTA DI DAMASCENO MONTEIRO, 1997.
Esiste qualcosa che non si può inventare, non si può fingere d'avere quando non la si possiede, ed è il FASCINO.
In questo romanzo dalla solida struttura gialla (indagine giornalistica su un delitto) si muovono figure tratteggiate con mano sapiente. Ognuna di queste, nella sua semplicità, non è mai banale. Apparentemente bidimensionali, ma Tabucchi lascia percepire in ogni personaggio qualcosa di diverso, un mondo, un mistero sfuggente, non oggettivo ma esistenziale.
Dentro la sconfitta di El Rey, oggi vecchio gitano di una comunità di zingari emarginati, a cui la tolleranza cittadina ha dato un terreno fatiscente e putrido, si percepisce, forse, un orgoglio, una coscienza di sé non ancora perduta.
Dentro Dona Rosa e i suoi contatti vi è qualcosa di più un sapiente intrecciarsi di clientele e pettegolezzi.
Dentro l'eccentrica figura dell'avvocato, don Fernando, obeso, colto, aristocratico, solo... filantropo forse si nasconde... un espiante?
Tra tutti i personaggi il meno misterioso, il più pragmatico e il più banale di tutti è il nostro ventisettenne giornalista. Un giovane alle prese con le sue ambizioni letterarie (scrivere un saggio critico sul neorealismo portoghese influenzato da Vittorini), frustrato dalla costrizione di scrivere, lui intellettuale d'élite, pezzi giornalistici triviali di cronaca nera, sospirante verso una fidanzata senza nome e senza volto, disprezzatore della cucina del luogo...
E i giovani sono così, pensano di conoscere tutto, armati di guida turistica, invece non conoscono niente, o, meglio, non riescono a penetrare le cose, il reale. Il nostro beniamino, Firmino, certo si avvicina, la sua mente è aperta quanto basta, ma al momento di affermare tutto sfugge.
Straordinario l'incontro tra l'avvocato e Firmino. Attraverso una conversazione sulla letteratura, lo stile e i suoi principi critici, la distanza tra i due si colora di ironia, leggerezza, simpatia e una goccia di verità: la consapevolezza del mondo passa attraverso il dolore e si comunica attraverso la letteratura.
Leggere questo romanzo è un'esperienza.
Gli amanti del giallo ritroveranno i meccanismi della detection story e del noir.
Gli amanti della letteratura troveranno affascinanti conversazioni su libri e autori.
Gli amanti del genere umano troveranno una galleria mai scontata di personaggi uno più bello dell'altro.
Gli amanti dei racconto realistico troveranno la fotografia di una parte della società comune a molte altre.
E quindi cosa aspettate?
Iniziate a leggere lo strano caso del cadavere ritrovato senza la testa... La testa perduta di Damasceno Monteiro.
PS. curiosità.
Questa "recensione" o forse dovrei dire "invito alla lettura" l'ho scritta mentre sono ancora a metà libro. Ma in me è la certezza che in qualunque modo si concluda il giallo, la storia o si trasformino i personaggi non sarà stata una perdita di tempo
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Moderator
Finito!
bello. La morosa si chiama Catalina e c'è pure un colpo di scena!
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27-January-2017, 13:38
#3
Logopedista nei sogni
Mi piace questo autore e il romanzo giallo, questo libro non l'ho letto ma lo annoto.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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09-December-2017, 10:54
#4
Senior Member
Io l'ho letto due volte....
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10-December-2017, 20:05
#5
Administrator
Adoro Tabucchi. Ho letto 2 volte "Sostiene Pereira",ma ho paura a leggere un altro suo libro per non rimanere male.
Secondo voi è all'altezza di "Sostiene Pereira"?
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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10-December-2017, 20:48
#6
Moderator
Sono diversi. Questo è un bene. A me è piaciuto. E non mi ha deluso.
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11-December-2017, 10:27
#7
Senior Member
Confermo...anche a me è piaciuto molto...
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