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STOP
di Angelo Maria Ripellino
Stop
Non attenderti più, non chiamarti,
consumarsi come una lanterna,
non cercarti, non telefonarti,
nascondere il viso tra umide mani
piangere in segreto come l'alba,
e tornare da solo in quella strada,
dove cinguettavano i tuoi baci.
Spegnere questo fuoco divorante,
strozzare le idre del desiderio,
non attenderti più, non chiamarti,
scivolare nel tempo e nell'ombra.
Perderti come un mito, e fra vent'anni
ritrovarti, ormai gonfia di buon senso,
con bracciate di figli e di faccende,
e ricordare con te le fugaci
carezze, il sortilegio del distacco.
Biascicando, esprimerti il rimpianto
di ciò che è perduto, che mi lasciai sfuggire:
della tua giovinezza stellare,
del tuo piccolo corpo di uccello ferito.
E sarà scialbo il ricordo, grigiastro, sfiorito,
e nulla potrà risvegliare quei giorni.
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Vivere è stare svegli
e concedersi agli
altri,
dare di sé sempre il meglio
e non essere scaltri.
Vivere è
amare la vita
coi suoi funerali e i suoi balli
trovare favole e
miti
nelle vicende più squallide.
Vivere è attendere il sole
nei giorni
di nera tempesta
schivare le gonfie parole
vestire con frange di
festa.
Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e
spari,
scendere verso l'autunno
e non stancarsi di amare.
Angelo Maria Ripellino
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Dietro le facciate, adesso,
appaiono nuvole altissime bianche,
non sembrano affatto cittadine,
ma soffi divini zitti zitti,
rivestono i tetti di supremi messaggi,
gesticolata bellezza.
intanto tu non so dove sei
ma sei,
buccia tesa che cammina
disperatamente sbocciata,
interamente esposta
all'accecante stagione.
E io millimetro per millimetro
ti dedico tutto.
Tua casa.
Chandra Livia Candiani
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Dicono tutti:
“Ah, la voluttà del proibito!”
Io non capisco.
Io non ho mai cercato che il permesso,
le porte aperte,
le stanze calde,
e come arrivare alla sala del trono.
Io sempre in prima fila
quando c’è da sperare,
sempre in ammirazione
per chi fa qualche cosa,
forse, mi dico,
mi prenderà con sé,
poi son delusa a morte e mi ubriaco
di utopie e apocalissi.
Per fortuna gli altri non lo sanno,
i cari altri
che tutto possono,
da cui tutto dipende:
io sono peggio del cucciolo che sbrana
il cuscino, la cuccia
se lo lasciano a casa,
io sbrano anche me stessa.
Anna Maria Carpi
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Salire scale pericolanti
con borse cariche di sofferenze e rabbia.
Oltrepassare sbadata il proprio piano
e inchiodare la testa nel buio della soffitta.
Gettare dall’alto uno sguardo sul baratro
e dal basso il baratro lo sguardo in te.
Proprio accanto percepire un’assenza
e tu stessa lontana da lei.
Ma perché? – gridare a nessuno.
E turbinosa l’eco ti risponda: – Perché?
Dalla riva del tempo sgretolata
crollare in un vuoto atemporale.
Sull’orlo dello strazio arrivata,
ti fermarai sfinita sull’orlo?
Oppure là, fuori, lungo quella scala
a fatica giungerai sull’orlo del mistero?
Blaga Dimitrova
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
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Originariamente inviato da
Aleciccio
Salire scale pericolanti
con borse cariche di sofferenze e rabbia.
Oltrepassare sbadata il proprio piano
e inchiodare la testa nel buio della soffitta.
Gettare dall’alto uno sguardo sul baratro
e dal basso il baratro lo sguardo in te.
Proprio accanto percepire un’assenza
e tu stessa lontana da lei.
Ma perché? – gridare a nessuno.
E turbinosa l’eco ti risponda: – Perché?
Dalla riva del tempo sgretolata
crollare in un vuoto atemporale.
Sull’orlo dello strazio arrivata,
ti fermarai sfinita sull’orlo?
Oppure là, fuori, lungo quella scala
a fatica giungerai sull’orlo del mistero?
Blaga Dimitrova
La Dimitrova è una delle mie poetesse preferite. Questa poesia non la conoscevo. grazie!
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Grazie Claire per la straordinaria scoperta di questa poetessa! Chandra Livia Candiani è la donna che, secondo Vivian Lamarque, “non fa in tempo ad aprire bocca che nasce una poesia"
(“La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore”, Einaudi 2014)
Certe mattine
al risveglio
c’è una bambina pugile
nello specchio,
i segni della lotta
sotto gli occhi
e agli angoli della bocca,
la ferocia della ferita
nello sguardo.
Ha lottato tutta la notte
con la notte,
un peso piuma
e un trasparente gigante
un macigno scagliato
verso l’alto
e un filo d’erba impassibile
che lo aspetta
a pugni alzati:
come sono soli gli adulti.
Chandra Livia Candiani
tratta da http://www.minimaetmoralia.it/wp/cha...ivia-candiani/
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Originariamente inviato da
daniela
Grazie Claire per la straordinaria scoperta di questa poetessa! Chandra Livia Candiani è la donna che, secondo Vivian Lamarque, “non fa in tempo ad aprire bocca che nasce una poesia"
Daniela sono felice di leggere il tuo entusiasmo per questa poetessa ma non è me che devi ringraziare di questa scoperta bensì Andrea che ne ha postato una poesia il 16 maggio nel topic di poesia "solitudine".
http://www.scompaginando.it/showthre...ll=1#post22898
Mi piacque molto e cominciai a interessarmene.
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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ANNUNCIO
Cerco il mio sorriso.
L'ho fatto cadere qui, da qualche parte
in mezzo ai fatti e alle parole.
Se qualcuno lo trova,
lo appenda all'orecchio
come un orecchino!
E dica al boia:
Non più spauracchi di pianto!
Chi genera paura, è preso dal panico.
Blaga Dimitrova
8 aprile 1989
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
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Originariamente inviato da
Claire
Daniela sono felice di leggere il tuo entusiasmo per questa poetessa ma non è me che devi ringraziare di questa scoperta bensì
Andrea che ne ha postato una poesia il 16 maggio nel topic di poesia "solitudine".
http://www.scompaginando.it/showthre...ll=1#post22898
Mi piacque molto e cominciai a interessarmene.

Ed è proprio la poesia della bambina pugile! Grazie Andrea per la scoperta di questa poetessa!
Non so se capita anche a voi, ma a me l'effetto che una poesia può fare non è lo stesso in tutti i momenti: dipende forse dallo stato d'animo, dall'attenzione con cui si legge, da ciò che si sta vivendo, dalle assonanze che la poesia richiama, e da altro ancora.
Stavolta la magia di questa poetessa l'ho colta pienamente!
Perciò grazie ad Andrea che l'ha scoperta e a Claire che l'ha rilanciata!
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Il Lonfo
Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce,
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.
È frusco il Lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa legica busia, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui, zuto
t' alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.
Fosco Maraini
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Il cielo rosa di Lisbona.
Qualcuno dice lentamente:
La conosci, Lisbona…?
La conosco.
E’ una giovane scalza e leggera,
un vento improvviso e chiaro nei capelli,
una piccola ruga intorno ai suoi occhi,
la solitudine si apre nelle sue dita e sulle sue labbra,
scende le scale, tante scale,
tante scale fino al fiume.
Io la conosco. E tu, la conosci?
Eugenio de Andrade
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Lieve Offerta
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia –
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre –
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago –
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda –
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco –
sulle oscure voragini
della terra.
Antonia Pozzi
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Quando vi ho fatto, vi amavo.
Ora vi compatisco.
Vi ho dato quanto vi serviva:
letto di terra, lenzuolo di aria blu…
Mentre mi allontano da voi
vi vedo più chiaramente.
A quest’ora le vostre anime avrebbero dovuto essere
immense,
non quel che sono,
piccole cose vocianti…
Vi ho dato ogni dono,
blu del mattino primaverile,
tempo che non sapevate come usare:
volevate di più, l’unico dono
riservato a un’altra creazione.
Qualsiasi cosa abbiate sperato,
non troverete voi stessi nel giardino,
fra le piante che crescono.
Le vostre vite non sono circolari come le loro:
le vostre vite sono il volo dell’uccello
che inizia e finisce nell’immobilità:
che inizia e finisce, forma che riflette
quest’arco dalla betulla bianca
al melo.
Louise Glück
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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