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Uno, nessuno e centomila - Luigi Pirandello
Sinossi
Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla base di tutta la sua grande opera teatrale. Vitangelo Moscarda si convince improvvisamente che l'uomo non è "uno", ma "centomila"; vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono. Solamente chi compie questa scoperta diventa in realtà "nessuno", almeno per se stesso, in quanto gli rimane la possibilità di osservare come lui appare agli altri, cioè le sue centomila differenti personalità. Su questo ragionamento il tranquillo Gengé decide di sconvolgere la sua vita.
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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Ho intenzione di leggerlo anch'io, mi manca!
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Moderator
Io ricordo una parte bellissima, in cui lui parla di come gli piacciono i capelli della moglie, sciolti, e lei invece li raccoglie dicendo che è così che a lui piacciono, e così lui è certo che lei sia sposata ad un altro uomo, uno a cui piacciono i capelli raccolti
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Administrator
Mi piace tanto il concetto che esprime Pirandello e per molti versi sono d'accordo.
In fondo ognuno di noi è qualcun altro per chi è di fronte ed addirittura per noi stessi. (Spero di non essere fraintesa)
Per me è la prima lettura del libro che comunque viene studiato a scuola.
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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Master Member
Letto ai tempi della scuola (anche se non per la scuola). Mi è piaciuto molto, così come tutto quello che ho letto di Pirandello. Fra i miei progetti di lettura, c'è quello di riprenderlo in mano
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Moderator
Io questo non sono riuscita a finirlo, il Mattia Pascal meno logorroico, ma non il mio genere... Preferisco le Novelle.
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Administrator
Incipit:
-Che fai?- mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.
-Niente,- le risposi,- mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino. Mia moglie sorrise e disse:
-Credevo ti guardassi da che parte ti pende.
Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato una coda:
-Mi pende? A me? Il naso?
E mia moglie placidamente:
-Ma sì, caro. Guardatelo bene: ti pende verso destra.
Avevo ventotto anni e sempre fin allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente, come insieme tutte le altri parti della mia persona. Per cui m’era stato facile ammettere e sostenere quel che di solito ammettono e sostengono tutti coloro che non hanno avuto la sciagura di sortire un corpo deforme: che cioè sia da sciocchi invanire per le proprie fattezze. La scoperta improvvisa e inattesa di quel difetto perciò mi stizzì come un immeritato castigo.
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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Administrator
Mi fa troppo ridere il pensiero di lui che chiede agli altri se notano i suoi difetti e poi gli spiattella i loro.
Stavo pensando se seccedeva a me come avrei reagito? Voi come avreste reagito?
E' facile da accettare difetti nascosti ai nostri occhi oppure no? Boh! Forse no
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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06-October-2014, 12:20
#9
ciao, sono nuovo e come voi ho la passione per i libri. Posso dire che questo e´un libro stupendo....vale davvero la pena di leggerlo. Te lo consiglio proprio. Esprime in parole semplici la visione che le persone hanno di noi...ovvero uno, nessuno o centomila....
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06-October-2014, 12:30
#10
Administrator
Originariamente inviato da
Gianfryy
ciao, sono nuovo e come voi ho la passione per i libri. Posso dire che questo e´un libro stupendo....vale davvero la pena di leggerlo. Te lo consiglio proprio. Esprime in parole semplici la visione che le persone hanno di noi...ovvero uno, nessuno o centomila....
Benvenuto!
Condivido in pieno quello che hai detto, anche se sono passati tanti anni da quando l'ho letto il ricordo che ne ho è proprio quello.
P.S. Vai nelle "Presentazioni" a raccontarci qualcosa in più di te e delle tue letture.
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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21-December-2014, 13:38
#11
Originariamente inviato da
kaipirissima
Io questo non sono riuscita a finirlo, il Mattia Pascal meno logorroico, ma non il mio genere... Preferisco le Novelle.
Ma non c'e' nulla sulle novelle?
E di Pirandello solo questa discussione?
Eccomunque sto leggendo le novelle.
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