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Originariamente inviato da
Sir Galahad
Digitare [di-gi-ta-re]
digitare= verbo sia transitivo che intransitivo. (con verbo ausiliare avere ) Neologismo: Agire con le dita sulla tastiera di un elaboratore. Deriva dal latino digitare ‘indicare col dito’, da digitus ‘dito’.
In questo caso ti fornisco un'alternativa.
Il termine potrebbe derivare dall'inglese to digit o digiting che fanno riferimento al sostantivo digit, termine che significa numero e che si usava agli albori dei calcolatori quando appunto le tastiere erano dotate solo di numeri.
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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Carlo, tu parli di sfiga, io invece voglio dedicarmi alla fortuna...

Prendere la fortuna per i capelli
Concetto simile, vicino, allo scontato "Carpe diem", facile a parole ma non altrettanto nella pratica, dove azione e tempo devono essere perfettamente sincroni. Accorgersi, saper vedere e cogliere il momento in cui qualcosa di unico e speciale avviene.
Questo modo di dire evoca l'antica icona raffigurante l'opportunità fortunata con capelli lunghissimi e folti sulla fronte ma la nuca completamente calva - così avvertendo di non lasciar fuggire l'occasione propizia, afferrarla immediatamente appena si presenta, perché poi si dilegua rapidissima ed è impossibile trattenerla, già quando è un solo passo avanti a noi.
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Master Member
Atavico [a-ta-vi-co, -a]
aggettivo, trae dal latino atavus ‘atavo’. Significato: Che deriva da lontani progenitori , che ha origini remotissime.
ATAVO, a sua volta, è nome proprio, singolare, e deriva dal latino atavu (maschile), composizione di atta ‘nonno’ e avus ‘avo’;
Padre del trisnonno o della trisnonna.
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Master Member
Sardonico [sar-do-ni-co]

A differenza di ironico (che sottintende sempre un'implicazione divertente tra ciò che si pensa e ciò che si dice), sardonico implica sempre una certa malignità.
Il termine "sardonico" è attestato in greco: σαρδάνη (sardanē) or σαρδόνιον (sardonion), indicando un’erba originaria della Sardegna.
Altri pensano che possa derivare dal greco antico σαίρω (sairō) , ossìa faccio una smorfia
Gli antichi (il riso sardonico è citato da Omero nel libro XX dell’Odissea) collegano dunque il riso sardonico al cibarsi di una pianta : Virgilio, nelle Bucoliche (Ecloga VII) , ce ne parla. Chi l’assaggia viene colto da uno spasmo simile al riso, e così muore, come colto da attacchi simili a quelli tetanici.
Huic incommodo accedit et herba Sardonia, quæ in defluviis fontaneis provenit justo largius. Ea si edulio fuerit nescientibus, nervos contrahit, rictu diducit ora, ut, qui mortem oppetunt, facie ridentium intereant.
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Master Member
La cara amica Marianna mi ha segnalato, da: Una parola desueta al giorno
Etimologie
Dar retta. L’espressione, “dar retta”, come tutti sappiamo, significa “prestare attenzione”, “badare”, “porgere l’orecchio”. Per la spiegazione ci affidiamo al linguista Ottorino Pianigiani: “È secondo lo Storm dal latino ‘dare arrectam’ (sottinteso aurem, dare aurem), prestare orecchio. ‘Arrectam’ è il participio passato femminile di ‘ar-rigere’, dirigere, composto della particella ‘ad’ (a) e ‘regere’ (dirigere). In Terenzio difatti si legge: ‘arrige aures’, drizza l’orecchio, cioè stai bene attento”.
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09-October-2013, 11:39
#336
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Mefitico [me-fi-ti-co]

(La dea Mefìte)
Nell'antica Mitologia osca, Mefite era il nome di una divinità, di matrice ctonia, che presiede alla protezione delle acque sorgive, degli armenti. Con l'evolversi del suo culto nelle popolazioni, in senso sedentario significherà dea che protegge le acque termali, in particolare di quelle solforose. Ma Mefite, proteggendo gli armenti e sorvegliando quindi anche il suo trasferimento da una zona all'altra, è anche dea delle transizioni e vigila sugli opposti (vita-morte, caldo-freddo, regno dei vivi-regno dei morti, ecc). Nel Sannio, vicino al fiume Melfa, esisteva poi una sorgente di acqua sulfurea che fu poi dedicata alla dea Mefite. Essendo le acque emanatrici di effluvi dall'odore acuto, il termine mefitico volle inizialmente sottolineare l'odore acre.
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14-November-2013, 16:59
#337
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ABBANDONARE - dal francese medievale " à ban donner ", cioè mettere a disposizione di chiunque'. Altri pensano "abbandono"che tragga dal provenzale "à bandon", l'equivalente di : masso al bando, venduto al bando pubblico.
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25-January-2014, 11:27
#338
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Etimologie e strane origini
Plutocrazia [plu-to-cra-zi-a] : è il predominio nella vita pubblica di individui o gruppi finanziari che, grazie all'ampia disponibilità di capitali, sono in grado d'influenzare in maniera determinante gli indirizzi politici dei rispettivi governi (Wikipedia).
Chi si immaginava che questa parola, coniata negli anni trenta da regimi non democratici (secondo l'accezione moderna del termine) contro le potenze economiche europee sarebbe tornata in auge? La Storia si ripete, dunque. Infatti, questo termine è stato adoperato dal linguista Noam Chomsky, non certo imputabile di simpatie verso regimi autoritari. Eppure, a mente aperta, sembra che sia così, se si vogliono accettare le tesi di Noam Chomsky. Al proposito, allego stralcio dell'intervento di Chomsky e riportato da ANSA di oggi
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2014/01/24/-Chomsky-stiamo-andando-verso-plutocrazia-_9957888.html
Chomsky, stiamo andando verso la plutocrazia
Linguista a Festival Scienze con libro di saggi inediti in Italia 'I padroni dell'umanità'
24 gennaio, 17:05
Noam Chomsky
ROMA - Noam Chomsky, il maggior linguista vivente, l'autore del capolavoro Il linguaggio e la mente, a 86 anni ha una lucidità di pensiero che non lascia spazio a dubbi e illusioni. "Le nostre società stanno andando verso la plutocrazia. Questo è neo-liberismo" dice Chomsky, in Italia per il Festival delle Scienze all'Auditorium Parco della Musica di Roma, stasera e domani, e del quale è appena uscita la raccolta di testi inediti nel nostro Paese 'I padroni dell'umanità'(Ponte alle Grazie).
"La democrazia in Italia è scomparsa quando è andato al governo Mario Monti, designato dai burocrati seduti a Bruxelles, non dagli elettori". Ha detto Chomsky. In generale, "le democrazie europee sono al collasso totale, indipendentemente dal colore politico dei governi che si succedono al potere, perché sono decise da burocrati e dirigenti non eletti che stanno seduti a Bruxelles. Questa rotta - ha sottolineato Chomsky - è la distruzione delle democrazie in Europa e le conseguenze sono dittature". Il linguista ha parlato anche di neoliberismo come di "un grande attacco alle popolazioni mondiali, il più grande attacco mai avvenuto da quarant'anni a questa parte" e di new media, sottolineandone uno degli aspetti negativi che è "la tendenza a sospingere gli utenti verso una visione del mondo più ristretta perché quasi automaticamente le persone sono attratte verso quei nuovi media che fanno eco alle loro stesse vedute".
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10-February-2014, 17:20
#339
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Precario [pre-ca-ri-o] 
Precario è correlato con "prece, preghiera": e viene dal latino precārium "ottenuto attraverso le preghiere"
Ma la stessa parola, Precario trae dal latino praeclarus ( molto famoso, illustre, degno di menzione per particolari doti ). Nel parlar comune si intende con tale parola ben altro: e cioè, una persona o una cosa "non dotate di stabilità", vacillanti. Sembrerebbero due concetti differenti e contrastanti. Eppure, se consideriamo l’idea della vanitas vanitatum (o aleatorietà, fugacità delle cose terrene e materiali) l'acme della fama è identificata anche da qualcuno con l'idea di "provvisorietà" e , quindi, di "instabilità", che richiama alla mente l'aleatorietà di certe situazioni.
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Benpensante.
Chi non pensa, ormai, che questo sia ormai un termine da cui guardarsi? Invece, etimologicamente parlando, non è così
Dalla Treccani: benpensante (o bèn pensante; meno com. bempensante) s. m. e f. – Chi segue un modo di pensare comunemente reputato il migliore o il più equilibrato
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14-November-2014, 12:01
#341
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Etimologie e strane origini : VINTAGE
Come è bello parlare così, straniero e - casomai - senza capire cosa si dice. Ho chiesto spiegazioni di cosa significasse questa parola e diverse persone mi hanno dato altrettante risposte diverse. Ho un dubbio: non sarebbe meglio parlare secondo le norme codificate dal vocabolario italiano? Comunque, parliamo di questo termine, che straniero non è, anche se parrebbe di derivazione francese.
Il vocabolo deriva dal francese antico vendenge (a sua volta derivante dalla parola latina vindēmia), termine con il quale si indicavano i vini d'annata di pregio.
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15-November-2014, 00:15
#342
Moderator
Vintage per me vuol dire, moda anni 70. Roba vecchia tornata di moda che fa chic pur essendo kitch.
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Arringa o Aringa? (nonchè Arengo o Aringo...)

Quanto inchiostro si è versato sull'etimologia di queste parole! E quanti, i pareri discordanti!
Pare, però, che il nome derivi proprio dal germanico Ring, luogo esposto all'aperto ove si tenevano discorsi di carattere pubblico da parte dei potentati e delle Amministrazioni locali. In Italia, superato il primo millennio, i moti (che diventarono poi "Comunali") iniziarono a scuotere l'istituzione feudale, riscuotendo l'interesse generale. Così, le persone che si riconoscevano in movimenti anti-feudali come i Comuni, (come anche le coniurationes ricordate sin dall'età carolingia), cominciarono a riunirsi in pubblico e a discutere e deliberare su tutto quanto poteva riguardarli e potesse cambiar loro l'esistenza materiale.. Dove? Ma naturalmente nei già ricordati Ring, luoghi pubblici di riunione. "Andare al ring", per i convenuti, si traduceva anche in : "ad ring", cioè al ring. Da Ad ring ad Aringo il passo fu breve.
Il Manzoni, nei suoi Promessi Sposi (Capitolo VIII) parla di Aringa (il Griso che incita i suoi Bravi ad un contegno degno della loro...importanza!), attestando una locuzione antica del termine. Vaz ricordato, però, che sempre il Manzoni, nell'Introduzione al Romanzo, parla di Arringo (doppia erre) [ Ma gl'illustri Campioni che in tal Arringo fanno messe di Palme e di Allori....]: errore? Refuso? Lasciamo stare, la cosa è di poco conto se confrontata all'altezza del Manzoni
Sir Galahad
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Master Member
Microbo: Essere vivente (pianta, animale, batterio o virus) visibile solo al microscopio (ottico od elettronico). La forma in Italiano è adattamento dal francese "microbe" e (parlando in termini puramente linguistici) andrebbe evitata. Più corretta la forma "Micròbio" (attenzione all'accento sulla prima o), che testimonia perfettamente l'origine da lemmi greci (Micros - μικρός , piccolissimo ; bios, vita). Il plurale richiederebbe la forma "micròbi"(con l'accento tonico ancora sulla o) o "micròbii" o " micròbî.
Nel parlar comune e in letteratura scientifica prevalgono, pur tuttavia, i termini "mìcrobo" (con accento tonico sulla i) e microbi.
Ricordiamo che molti altri nomi di origine greca hanno percorso una strada semiologica simili, com'è il caso, ad esempio, di "cìnema" (accento sulla i), che andrebbe pronunciato "cinèma" (con accento sulla e).
Sir Galahad
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Moderator
Questa cosa degli accenti è davvero bella.
Inoltre credo di avere una "tara" perchè faccio davvero fatica a coglierli e a riproporli.
Ricordo che a scuola si studiava stenografia e le abbreviazioni seguivano gli accenti delle parole, la professoressa ci faceva esercitare con articoli e testi in cui dovevamo mettere gli accenti, ero negata.
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