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Samuel Farquhar - Quattro luci nel buio
"Kieran Cay, brillante ispettore capo della polizia scozzese, viene inviato in Italia per collaborare ad un'indagine: si tratta di un caso di suicidio e la sua presenza serve solo ad ottemperare a una direttiva della Comunità Europea. La vittima è un anziano di oltre novant'anni e, parlando con la sua vedova, Kieran e i suoi due colleghi italiani vengono messi a conoscenza di un terribile passato che li riporta al tempo della Seconda Guerra Mondiale... Lì, in un paesino che si affaccia sul Lago di Varese, conosce anche Elisa, una splendida ragazza parecchio più giovane di lui. Dal loro incontro scaturisce immediatamente una passione irrefrenabile e viene a sapere che dieci anni prima è stata vittima di uno stupro rimasto impunito. L'indagine porta il poliziotto ad una serie di investigazioni ed interrogatori che lo conducono fino a Milano, scavando in quel tempo andato che sembra avere molti particolari da svelare. Perché quello che pareva un caso semplice si rivela essere qualcosa di più complicato e oscuro..." In vita mia ho letto un sacco di polizieschi, tutti accomunati dalla presenza di un fatto criminoso, un investigatore che deve far luce sulla vicenda, qualche avventura amorosa, un approfondimento psicologico meno ampio che in altri generi e, alla fine, la risoluzione del caso. Gli ingredienti sono poi questi, sta all'autore trarne un'opera eccezionale (e ce ne sono) oppure ordinaria (...e ce ne sono anche di queste!). Questo libro, però, mi ha colpito. E' innanzi tutto un giallo, di cui ho apprezzato fantasia e rigore. Ci tengo a sottolineare la presenza di questo connubio poiché, secondo me, è proprio quando l'ingegno dello scrittore (fantasia) è accompagnato dal rispetto per la logica e la credibilità (rigore) che l'intreccio ha buone possibilità di risultare memorabile. Ma non è solo un poliziesco visto che sentimenti vividi e spiccata caratterizzazione psicologica dei personaggi me l'hanno trasformato in un'opera "pulsante" a cui io, cultore di gialli classici quale sono, non ero abituato. Ogni tanto lanciarsi in qualche acquisto alla cieca riserva delle belle sorprese!
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