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Senior Member
UN’ADOLESCENTE
Io – un’adolescente?
Se ora, d’improvviso, si presentasse qui,
dovrei salutarla come una persona cara,
benché mi sia estranea e lontana?
Versare una lacrimuccia, baciarla sulla fronte
per la sola ragione
che la nostra data di nascita è la stessa?
Siamo così dissimili
che forse solo le ossa sono le stesse,
la calotta cranica, le orbite oculari.
Perché già gli occhi è come fossero più grandi,
le ciglia più lunghe, la statura più alta
e tutto il corpo è fasciato
dalla pelle liscia, senza un’imperfezione.
In verità ci legano parenti e conoscenti,
ma nel suo mondo di questa cerchia comune
sono quasi tutti vivi,
mentre nel mio quasi nessuno.
Siamo così diverse,
i nostri pensieri e parole così differenti.
Lei sa poco -
ma con un’ostinazione degna di miglior causa.
Io so molto di più -
ma non in modo certo.
Mi mostra delle poesie,
scritte con una grafia nitida, accurata,
con cui io non scrivo più da anni.
Leggo quelle poesie, le leggo.
Be’, forse quest’unica,
se fosse accorciata
e corretta qua e là.
Dal resto non verrà nulla di buono.
La conversazione langue.
Sul suo modesto orologio
il tempo è ancora incerto e costa poco.
Sul mio è molto più caro ed esatto.
Per commiato nulla, un sorriso abbozzato
e nessuna commozione.
Solo quando sparisce
e nella fretta dimentica la sciarpa -
Una sciarpa di pura lana,
a righe colorate,
che nostra madre
ha fatto per lei all’uncinetto.
La conservo ancora.
Wislawa Szymborska
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
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Master Member
La pozzanghera
Ricordo bene quella paura infantile.
Scansavo le pozzanghere,
specie qelle recenti, dopo la pioggia.
Dopotutto qualcuna poteva non avere fondo,
benchè sembrasse come le altre.
Farò un passo e d’improvviso sprofonderò tutta,
comincerò a volare verso il basso
e ancora più in giù verso il basso,
verso le nuvole riflesse
e forse anche oltre.
Poi la pozzanghera si asciugherà,
si chiuderà su di me,
ed eccomi rinchiusa per sempre – dove -
con un grido non arrivato in superficie.
Solo in seguito ho capito:
non tutte le brutte avventure
rientrano nelle regole del mondo
e se anche lo volessero,
non possono accadere.
Wislawa Szymborska
P.S. Ma quante poesie ha scritto Wislawa???
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Master Member
Cadenti dal cielo
La magia se ne va, benchè le grandi forze
restino al loro posto. Nelle notti d’agosto
non sai se la cosa che cade sia una stella,
nè se a dover cadere sia proprio quella.
E non sai se convenga bene augurare
o trarre vaticini. Da un equivoco astrale?
Quasi non fosse ancor giunta la modernità?
Quale lampo ti dirà: sono una scintilla,
davvero una scintilla d’una coda di cometa,
solo una scintilla che dolcemente muore -
non io sto cadendo sui giornali del pianeta,
e quell’altra, accanto, ha un guasto al motore.
Wislawa Szymborska
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Master Member
Siamo figli dell'epoca,
l'epoca è politica.
Tutte le tue, nostre, vostre
faccende diurne, notturne
sono faccende politiche.
Che ti piaccia o no,
i tuoi geni hanno un passato politico,
la tua pelle una sfumatura politica,
i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza,
ciò di cui taci ha una valenza
in un modo o nell’ altro politica.
Perfino per campi, per boschi
fai passi politici
su uno sfondo politico.
Anche le poesie apolitiche sono politiche,
e in alto brilla la luna,
cosa non più lunare.
Essere o non essere, questo è il problema.
Quale problema, rispondi sul tema.
Problema politico.
Non devi neppure essere una creatura umana
per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio,
mangime arricchito o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative, sulla cui forma
si è disputato per mesi:
se negoziare sulla vita e la morte
intorno a uno rotondo o quadrato.
Intanto la gente moriva,
gli animali crepavano,
le case bruciavano
e i campi inselvatichivano.
come in epoche remote.
e meno politiche.
Wislawa Szymborska
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Master Member
Il cielo
Da qui bisogna cominciare: il cielo.
Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
Un'apertura e nulla più,
ma spalancata.
Non devo attendere una notte serena,
né alzare la testa,
per osservare il cielo.
L'ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.
Il cielo mi avvolge ermeticamente
e mi solleva da sotto.
Persino le montagne più alte
non sono più vicine al cielo
delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n'è più
che in un altro.
La nuvola è schiacciata dal cielo
inesorabilmente come la tomba.
La talpa è al settimo cielo
come il gufo che scuote le ali.
La cosa che cade in un abisso
cade da cielo a cielo.
Friabili, fluenti, rocciose,
infuocate ed eteree,
distese di cielo, briciole di cielo,
folate e cataste di cielo.
Il cielo è onnipresente
Perfino nel buio sotto la pelle.
Mangio il cielo, evacuo il cielo.
Sono una trappola in una trappola,
un abitante abitato,
un abbraccio abbracciato,
una domanda in risposta ad una domanda.
La divisione in cielo e terra
non è il modo appropriato
di pensare a questa totalità.
Permette solo di sopravvivere
a un indirizzo più esatto,
più facile da trovare,
se dovessero cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione.
W. Szymborska
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Senior Member
C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
È tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.
È lesto a indovinare il chi il come il dove
e a quale scopo.
Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel tritadocumenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.
Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio.
E quando è licenziato dalla vita,
lascia la postazione
dalla porta prescritta.
A volte un po’ lo invidio
- per fortuna mi passa.
Wislawa Szymborska
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Senior Member
Acqua
Sulla mano mi è caduta una goccia di pioggia,
attinta dal Gange e dal Nilo,
dalla brina ascesa in cielo sui baffi d'una foca,
dalle brocche rotte nelle città di Ys e Tiro.
Sul mio dito indice
il mar Caspio è un mare aperto,
e il Pacifico affluisce docile nella Rudawa,
la stessa che svolazzava come nuvoletta su Parigi
nell'anno settecentosessantaquattro
il sette maggio alle tre del mattino.
Non bastano le bocche per pronunciare
tutti i tuoi fuggevoli nomi, acqua.
Dovrei darti un nome in tutte le lingue
pronunciando tutte le vocali insieme
e al tempo stesso tacere - per il lago
che non è riuscito ad avere un nome
e non esiste in terra - come in cielo
non esiste la stella che si rifletta in esso.
Qualcuno annegava, qualcuno ti invocava morendo.
E' accaduto tanto tempo fa, ed è accaduto ieri.
Spegnevi case in fiamme, trascinavi via case
come alberi, foreste come città.
Eri in battisteri e in vasche di cortigiane.
Nei baci, nei sudari.
A scavar pietre, a nutrire arcobaleni.
Nel sudore e nella rugiada di piramidi e lillà.
Quanto è leggero tutto questo in una goccia di pioggia.
Con che delicatezza il mondo mi tocca.
Qualunque cosa ogniqualvolta ovunque sia accaduta,
è scritta sull'acqua di babele.
Wislawa Szymborska
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
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Senior Member
Labirinto
– e ora qualche passo
da parete a parete,
su per questi gradini
o giù per quelli,
e poi un po' a sinistra,
se non a destra,
dal muro in fondo al muro
fino alla settima soglia,
da ovunque, verso ovunque
fino al crocevia,
dove convergono,
per poi disperdersi
le tue speranze, errori, dolori,
sforzi, propositi e nuove speranze.
Una via dopo l'altra,
ma senza ritorno.
Accessibile soltanto
ciò che sta davanti a te,
e laggiù, a mo' di conforto,
curva dopo curva,
e stupore su stupore,
e veduta su veduta.
Puoi decidere
dove essere o non essere,
saltare, svoltare
pur di non farsi sfuggire.
Quindi di qui o di qua,
magari per di lì,
per istinto, intuizione,
per ragione, di sbieco,
alla cieca,
per scorciatoie intricate.
Attraverso infilate di file
di corridoi, di portoni,
in fretta, perché nel tempo
hai poco tempo,
da luogo a luogo
fino a molti ancora aperti,
dove c'è buio e incertezza
ma insieme chiarore, incanto
dove c'è gioia, benché il dolore
sia pressoché lì accanto
e altrove, qua e là,
in un altro luogo e ovunque
felicità nell'infelicità
come parentesi dentro parentesi,
e così sia
e d'improvviso un dirupo,
un dirupo, ma un ponticello,
un ponticello, ma traballante,
traballante, ma solo quello,
perché un altro non c'è.
Deve pur esserci un'uscita,
è più che certo.
Ma non tu la cerchi,
è lei che ti cerca,
è lei fin dall’inizio
che ti insegue,
e il labirinto
altro non è
se non la tua,
finché è possibile,
la tua, finché è tua,
fuga, fuga –
Wislawa Szymborska
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Senior Member
Un ricordo
Stavamo chiacchierando,
siamo ammutoliti d’improvviso.
Sulla terrazza appare una ragazza,
ah, bella,
troppo bella
per il nostro tranquillo soggiorno.
Basia ha sbirciato in preda al panico il marito.
Krystyna ha posato d’istinto la sua mano
su quella di Zbyszek.
Io ho pensato: ti telefonerò,
ti dirò – non venire ancora,
è prevista pioggia per qualche giorno.
Solo Agnieszka, una vedova,
ha accolto la bella con un sorriso.
Wisława Szymborska
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Senior Member
Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia
Felice, ho inghiottito una stella.
Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.
Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.
Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.
Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un’invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell’abbraccio
che mi crea.
Eva dalla costola, Venere dall’onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.
Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro.
E vedo solo un chiodo,
senza il quadro.
Wisława Szymborska
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
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01-August-2013, 11:02
#86
Senior Member
Identificazione
Hai fatto bene a venire – dice.
Hai sentito che giovedì è caduto un aereo?
Be’, sono venuti a cercarmi
proprio a questo proposito.
Pare che lui fosse nella lista passeggeri.
Be’, che vuol dire, può aver cambiato idea.
Mi hanno dato un cachet per tenermi su.
Poi mi hanno mostrato qualcuno, non so chi.
Tutto nero, bruciato, eccetto una mano.
Un brandello di camicia, un orologio, un anello.
Mi sono infuriata, perché di certo non era lui.
Non mi avrebbe fatto lo scherzo di ridursi così.
E di camicie simili sono pieni i negozi.
E quell’orologio è un orologio normale.
E quei nostri nomi sul suo anello
sono nomi molto comuni.
Hai fatto bene a venire. Siediti qui accanto.
Lui, in effetti, doveva tornare giovedì.
Ma quanti giovedì ci sono ancora nell’anno.
Ora metto sul fuoco il bollitore per il tè,
mi lavo i capelli, e poi, che farò poi,
proverò a svegliarmi da tutto questo.
Hai fatto bene a venire, là dentro faceva freddo,
e lui solo con quella specie di sacco a pelo di gomma,
lui, cioè quel povero disgraziato là.
Ora metto sul fuoco il giovedì, lavo il tè,
perché questi nostri nomi sono in fondo comuni.
Wisława Szymborska
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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05-September-2013, 13:11
#87
Senior Member
Piccoli annunci
CHIUNQUE sappia dove sia finita
la compassione (immaginazione del cuore)
si faccia avanti! Si faccia avanti!
Lo canti a voce spiegata
e danzi come un folle
gioendo sotto l’esile betulla,
sempre pronta al pianto.
INSEGNO il silenzio
in tutte le lingue
mediante l’osservazione
del cielo stellato,
delle mandibole del Sinanthropus,
del salto della cavalletta,
delle unghie del neonato,
del plancton,
d’un fiocco di neve.
RIPRISTINO l’amore.
Attenzione! Offerta speciale!
Siete distesi sull’erba
del giugno scorso immersi nel sole
mentre il vento danza
(quello che in giugno
guidava il ballo dei vostri capelli).
Scrivere a: Sogno.
SI CERCA persona qualificata
per piangere
i vecchi che muoiono
negli ospizi. Si prega
di candidarsi senza certificati
e offerte scritte.
I documenti saranno stracciati
senza darne ricevuta.
DELLE PROMESSE del mio sposo,
che vi ha ingannato con i colori
del mondo popoloso,
il suo brusio,
il canto alla finestra, il cane fuori:
che mai resterete soli
nel buio e nel silenzio tutt’intorno
– non posso rispondere io.
La Notte, vedova del Giorno.
Wisława Szymborska
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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11-September-2013, 17:48
#88
Senior Member
Mosaico bizantino
– O Teotropia, mia consorte.
– O Teodendrone, rnio consorte.
– Come sei bella, o mia diletta dalle smunte gote.
– Come sei leggiadro, o mio sposo dalle livide labbra.
– Mirabile è la gracilità tua
sotto la veste a campana,
che a toglierla
l’impero rimbomberebbe tutto.
– Squisita è la mortificazione tua,
mio signore e padrone,
ombra reciproca della mia ombra.
– Mi sono compiaciuto
nelle mani della mia signora,
come in palmette secche
appuntate sul mantello.
– Epperò vorrei elevarle al cielo
e implorare pietà per il nostro figlioletto,
giacché non è come noi, o Teodendrone.
– Ce ne scampi Iddio, Teotropia.
E come dovrebbe mai essere,
procreato nella retta
dignità nostra?
– Confesserò, e tu porgimi ascolto.
Ho generato un peccatore.
Ignudo come un porcellino,
e grasso e vivace,
tutto fossette e pieghe
è rotolato a noi.
– Paffuto egli è?
– Paffuto.
– Vorace egli è?
– Vorace.
– Sangue e latte egli è?
– Tu l’hai detto.
– Che ne dirà l’archimandrita,
uomo di penetrante gnosi?
Che ne diranno le eremite,
scheletrine sante?
Come scioglieranno dalle sete
il diabolico infante?
– Nondimeno il miracolo della metamorfosi
è nella potestà divina.
Vedendo ordunque la laidezza
di cotesto pargolo,
non griderai,
svegliando il demonio anzitempo?
– Gemelli siamo nell’orrore.
Guidami, Teotropia.
Wisława Szymborska
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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02-January-2014, 15:46
#89
Senior Member
Nulla due volte accade
né accadrà. Per tale ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.
Anche agli alunni più ottusi
della scuola del pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del passato.
Non c’è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
né due baci somiglianti,
né due sguardi tali e quali.
Ieri, quando il tuo nome
qualcuno ha pronunciato,
mi è parso che una rosa
sbocciasse sul selciato.
Oggi, che stiamo insieme,
ho rivolto gli occhi altrove.
Una rosa? ma cos’è?
Forse pietra, o forse fiore?
Perché tu, malvagia ora,
dai paura e incertezza?
Ci sei – perciò devi passare.
Passerai – e qui sta la bellezza.
Cercheremo un’armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d’acqua.
Wislawa Szymborska
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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01-February-2014, 22:33
#90
Master Member

A una mia poesia
Nel migliore dei casi,
poesia, sarai letta attentamente,
commentata e ricordata.Nel peggiore
sarai soltanto letta.Terza eventualità:
verrai sì scritta,
ma subito buttata nel cestino.Potrai approfittare di una quarta soluzione:
scomparirai non scritta,
borbottando qualcosa soddisfatta.
da: “Basta così”- Wislawa Szymborska- 2012
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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