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Discussione: Alle donne, dalle donne, per le donne

          
  1. #106
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
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    Sono una donna pericolosa
    Non porto bombe né bambini in grembo
    Non porto fiori né miscugli incendiari
    Porto scompiglio nella tua ragione, nelle tue teorie, nel tuo realismo
    Perché non giacerò nelle tue trincee
    Né scaverò trincee per te
    Né mi unirò alla tua lotta armata
    Per trincee più belle e più grandi
    Non camminerò con te né per te
    Non vivrò con te, né morirò per te
    Ma neppure cercherò di negarti
    Il tuo diritto a vivere e a morire
    Non dividerò con te neppure un centimetro di questa terra
    Finché tu sei maledettamente proteso verso la distruzione
    Ma neppure negherò che siamo fatti della stessa terra
    Nati dalla stessa Madre
    Non ti permetterò di levigare la mia vita alla tua
    Ma ti dirò che le nostre vite sono legate insieme
    E esigerò che tu viva per comprendere
    Questa cosa importante
    Che sono una donna pericolosa
    Perché devi sapere, signore, che
    Sono una donna pericolosa
    Perché non tacerò niente di tutto questo
    Non colluderò per te
    Non avrò fiducia in te né ti disprezzerò
    Sono pericolosa perché non rinuncerò, non tacerò
    Né mi adatterò alla tua versione della realtà
    Tu hai congiurato per svendere la mia vita
    E io sono molto pericolosa
    Perché non potrò perdonare né dimenticare
    Né mai congiungerò per svendere la tua in cambio.

    Cavanagh Joan
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  2. #107
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Io sono la ragazza con la valigia.
    E ho un cappotto blu
    vado di notte.
    Su questo lungomare che è la vita.
    E il vento batte sulle palme scardinate
    la pioggia batte sulle stagioni andate
    il mare scardina le barche di immigrate.
    Io sono qui. Ti aspetto alla frontiera.
    Al guinzaglio dell’orso della luna,
    il fango nelle mani, per fare un neonato.
    Tu aspettami inchiodato, nella sera.

    Francesca Genti
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  3. #108
    Master Member L'avatar di Rosy
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    "Ci sono uomini che non ci pensano mai.
    Ma tu sì. Tu arrivavi
    E mi dicevi che avresti voluto comprarmi dei fiori
    Ma poi qualcosa era andato storto.

    Il negozio era chiuso. O avevi dei dubbi.
    Quel genere di dubbi che menti come le nostre sembrano sempre avere.
    O avevi pensato
    Che io non volessi i tuoi fiori.

    Io a quel punto sorridevo. E ti abbracciavo.
    Sorrido ancora adesso.
    Perché vedi, quei fiori che non mi hai mai portato
    Durano ancora".

    Wendy Cope

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  4. #109
    Senior Member L'avatar di mancinerie
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    Le passanti

    Voglio dedicare questa poesia
    A tutte le donne amate
    Per qualche istante segreto.
    A quelle conosciute appena,
    Che un destino diverso porta via
    E che non si ritrovano più.
    A quella che si vede apparire
    Per un secondo alla finestra
    E che, rapida, scompare via,
    Però la sua sagoma snella
    È tanto graziosa e sottile
    Da rimanerne rasserenato.
    Alla compagna di viaggio,
    I cui occhi, affascinante paesaggio
    Fan sembrare breve il cammino
    E che si è il solo, forse, a capire
    Ma che, però, si lascia scendere
    Senza averle sfiorato la mano.
    All'esile e leggera ballerina di walzer
    Che vi è parsa così triste e nervosa
    In una notte di carnevale,
    Che è voluta rimanere ignota
    E che non è più ritornata
    A volteggiare in un altro ballo.
    A quelle che sono già prese
    E che vivendo delle ore grigie
    Accanto a uno ormai troppo diverso
    Vi hanno, inutile follia,
    Fatto vedere la malinconia
    D'un avvenire disperante.
    A quelle timide innamorate
    Che sono restate in silenzio
    E che ancora vi rimpiangono,
    A quelle che se ne sono andate
    Lontane da voi, tristi, abbandonate,
    Vittime d'uno stupido orgoglio.
    Immagini care appena scorte,
    Speranze d'un giorno deluse,
    Domani sarete nell'oblio
    Per quel poco di felicità che sopravvenga
    E' raro che ci si ricordi
    Degli episodi del cammino.
    Ma se la vita è andata male,
    Si pensa con un po' di rimpianto
    A tutte quelle felicità intraviste,
    Ai baci che non si osò prendere,
    Ai cuori che forse vi attendono,
    Agli occhi mai più rivisti
    Allora, nelle sere di stanchezza
    Mentre si popola la propria solitudine
    Di fantasmi del ricordo
    Si piangono le labbra assenti
    Di tutte quelle belle passanti
    Che non si è saputo trattenere.

    Antoine Pol
    C'è una piega in ogni cosa

  5. #110
    Master Member L'avatar di daniela
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    Certo che fa male

    Certo che fa male, quando i boccioli si rompono.
    Perché dovrebbe altrimenti esitare la primavera?
    Perché tutta la nostra bruciante nostalgia
    dovrebbe rimanere avvinta nel gelido pallore amaro?
    Involucro fu il bocciolo, tutto l’inverno.
    Cosa di nuovo ora consuma e spinge?
    Certo che fa male, quando i boccioli si rompono,
    male a ciò che cresce
    male a ciò che racchiude.

    Certo che è difficile quando le gocce cadono.
    Tremano d’inquietudine pesanti, stanno sospese
    si aggrappano al piccolo ramo si gonfiano, scivolano
    il peso le trascina e provano ad aggrapparsi.
    Difficile essere incerti, timorosi e divisi,
    difficile sentire il profondo che trae, che chiama
    e lì restare ancora e tremare soltanto
    difficile voler stare
    e volere cadere.

    Allora, quando più niente aiuta
    si rompono esultando i boccioli dell’albero,
    allora, quando il timore non più trattiene,
    cadono scintillando le gocce dal piccolo ramo,
    dimenticano la vecchia paura del nuovo
    dimenticano l’apprensione del viaggio -
    conoscono in un attimo la più grande serenità
    riposano in quella fiducia
    che crea il mondo.

    Karin Boye

    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  6. #111
    Master Member L'avatar di daniela
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    Poesie segrete

    Nella Casa dell'Anima s'aggirano le Passioni
    belle donne abbigliate in seta,
    il capo adorno di zaffiri.
    Dalla porta fin nell'interno della casa
    tutte governano le sale. Nella più grande
    di notte, quando brucia loro il sangue
    danzano e bevono, i capelli sciolti.

    Fuori dalle sale, pallide e malvestite,
    con abiti di un tempo fuori moda,
    s'aggirano le Virtù ascoltando amareggiate
    la festa che fanno le ubriache etere.
    Coi visi incollati ai vetri delle finestre
    osservano in silenzio, pensierose,
    le luci, i diamanti e i fiori della danza.

    Kavafis
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  7. #112
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Quello che ogni donna dovrebbe avere in borsa.
    Mia madre mi ha dato la preghiera di Santa Teresa.
    Ho aggiunto un vecchio biglietto della metropolitana, kleenex,
    mentine, un assorbente, pesetas,
    un fiorino. Non mi aspetto niente, sia chiaro,
    ma del resto non mi fido di te, quindi: una confezione da 3.
    Ho una penna. C’è spazio per il mio angelo custode,
    ma dovrà piegare le ali. Il passaporto.
    Una chiave. Ansia, per quello che (non) ho detto
    quando una volta (non) avevi bisogno di me. Un analgesico.
    Una carta di credito. Il suo viso l’ultima volta,
    la mia impazienza, la mia inutile giovinezza.
    Quel sacchetto vuoto, il mio cuore. Una scatola di fiammiferi.


    Maura Dooley
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  8. #113
    Master Member L'avatar di daniela
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    L’arte di perdere non è difficile da imparare;
    così tante cose sembrano pervase dall’intenzione
    di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.

    Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
    delle chiavi perdute, dell’ora spr...ecata.
    L’arte di perdere non è difficile da imparare.

    Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
    luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
    Nessuna di queste cose causerà disastri.

    Ho perduto l’orologio di mia madre.
    E guarda! L’ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
    L’arte di perdere non è difficile da imparare.

    Ho perso due città, proprio graziose.
    E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
    Mi mancano, ma non è stato un disastro.

    Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. È evidente,
    l’arte di perdere non è difficile da imparare,
    benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro.

    Elisabeth Bishop
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  9. #114
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Tutte le profezie raccontano
    Che l'uomo creerà la propria distruzione.
    Ma i secoli e la vita che sempre si rinnova
    Hanno anche generato una stirpe di amatori e sognatori;
    uomini e donne che non sognano la distruzione del mondo,
    ma la costruzione di un mondo pieno di farfalle e usignoli.
    Li hanno chiamati illusi, romantici, pensatori di utopie,
    hanno detto che le loro parole sono vecchie
    e in effetti lo sono,
    perché la memoria del paradiso è antica
    nel cuore dell'uomo.
    Sono pericolosi - stampavano le grandi rotative
    Sono pericolosi - dicevano i presidenti nei loro discorsi
    Sono pericolosi - mormoravano gli artefici di guerra
    Bisogna distruggerli- stampavano le grandi rotative
    Bisogna distruggerli - dicevano i presidenti nei loro discorsi
    Bisogna distruggerli - mormoravano gli artefici di guerra
    I portatori di sogni conoscevano il loro potere
    e perciò non si sorprendevano.
    E sapevano anche che la vita li aveva generati
    per proteggersi dalla morte annunciata dalle profezie.
    E perciò difendevano la loro vita anche con la morte.
    E perciò coltivavano giardini pieni di sogni
    che esportavano con grandi nastri colorati;
    e i profeti dell'oscurità passavano notti e giorni interi
    controllando tutti i passaggi ed i sentieri,
    cercando quei carichi pericolosi
    che non hanno mai potuto intercettare,
    perché chi non ha occhi per sognare
    non vede i sogni né di giorno né di notte.
    E nel mondo si è scatenato un gran traffico di sogni
    che i trafficanti della morte non riescono a bloccare;
    e dappertutto ci sono quei pacchetti con grandi nastri colorati
    che solo questa nuova stirpe di veri esseri umani può vedere
    E i semi dei loro sogni non si possono scoprire
    perché vanno avvolti in rossi cuori
    o in larghi vestiti di maternità
    dove i piedini sognatori caprioleggiano nei ventri che li vogliono portare.

    Gioconda Belli
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  10. #115
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    Tenta un sacco di gente la mia anima,
    Ho più nomignoli io d’un calendario,
    Di discepoli, dietro alla mia anima,
    Mi sa che c’è un intero monastero!
    E che lecchini questi fraticelli!
    Non passa giorno che non mi battezzino!
    Questo — Aquilotto, quello — Cardellino,
    Ognuno mi dà un nome a modo suo.
    Oh quanti protettori e protettrici —
    Per la peggiore delle delinquenti!
    A dormire con me, nel sonno eterno,
    Verranno i cari elenchi dei miei nomi.
    Tutti, indistintamente, m’han chiamato,
    Con mille nomi, non uno col mio.

    Marina Cvetaeva
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  11. #116
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    Poesia

    Quando stavo con mia madre
    mi sentivo sicura
    lei mi proteggeva
    dal dolore e dalla disperazione
    e anche ora sarebbe disposta a tenersi tutto dentro
    come sanno fare le donne
    e non ne parlano mai
    e ciascuna se lo porta
    chiuso dentro di sé
    come se lei fosse l’unica
    a sapere

    Angela Hambling
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  12. #117
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    La vita ha due facce:
    Positiva e negativa.
    Il passato è stato duro
    ma ha lasciato la sua eredità.
    Saper vivere è la grande sapienza
    ... che rende degna
    la mia condizione di donna,
    accettare le sue limitazioni
    e diventare, come una pietra, la sicurezza
    dei valori che stanno crollando.
    Sono nata in tempi difficili.
    Ho accettato contraddizioni
    lotte e pietre
    come lezioni di vita
    e di queste mi servo.
    Ho imparato a vivere.

    Cora Coralina
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  13. #118
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    Sempre questa sensazione di inquietudine
    di attesa d’altro.
    Oggi sono le farfalle e domani sarà la
    tristezza inspiegabile,
    la noia o l’ansia sfrenata
    ... di rassettare questa o quella stanza,
    di cucire, andare qua e là a fare commissioni,
    e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,
    creare la mia felicità con
    ingredienti da ricetta di cucina,
    succhiandomi le dita di tanto in tanto,
    di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
    che sono un barile senza fondo,
    sapendo che “non mi adeguerò mai”,
    ma cercando assurdamente di adeguarmi
    mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,
    si dilatano come pori infiniti
    in cui si annida una donna che avrebbe
    voluto essere
    uccello, mare, stella,
    ventre profondo che dà alla luce Universi
    splendenti stelle nove…
    e continuo a far scoppiare Palomitas nel cervello,
    bianchi bioccoli di cotone,
    raffiche di poesie che mi colpiscono
    tutto il giorno e
    mi fanno desiderare di gonfiarmi come un
    pallone per contenere
    il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare
    ovunque, vivendo mille e una vita differente…
    Ma devo ricordarmi che sono qui e che
    continuerò
    ad anelare, ad afferrare frammenti di chiarore,
    a cucirmi un vestito di sole,
    di luna, il vestito verde color del tempo
    con il quale ho sognato di vivere
    un giorno su Venere.

    Gioconda Belli



    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  14. #119
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    Questa roccia un tempo invisibile
    nel suo fiume di ghiaccio, ora è malata.
    Un uomo si arrampica all'altezza delle nuvole
    per coglierne uno sguardo,
    per far rinvenire questo incurabile colore di sangue,
    infezione di luce.

    In un mondo di granato
    qualcosa turba la roccia
    un'eruzione, un bagliore che prude
    che non dormirà e non sarà placato,
    un cielo notturno di stelle senza cielo
    o notte; e le stelle che pungono.

    Janet Frame
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  15. #120
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    La bambola meccanica


    Più di così,
    sì molto più ancora
    si può restare in silenzio
    Per ore,
    con lo sguardo immobile dei cadaveri,
    si può fissare il fumo di una sigaretta
    la forma di una tazza
    un pallido fiore sul tappeto
    un vago tratto sul muro
    Con le rigide dita
    si può scostare la tenda
    e guardare fuori la pioggia che batte,
    il bimbo e l’aquilone dipinto
    sotto il porticato
    e il vecchio carro
    attraversare chiassoso la piazza deserta
    Vicino alla tenda
    si può restare immobili
    senza vedere, senza sentire
    Con la voce aliena e artefatta
    si può gridare forte
    “Io amo”
    Tra le braccia vigorose di un uomo,
    si può essere una donna sana e bella
    Con il corpo dalla pelle tesa
    con i seni duri e pieni
    si può inquinare
    nel letto di uno sbronzo, un randagio, un folle
    la purezza di un amore
    Si può beffare con astuzia
    ogni incomprensibile enigma
    e accontentarsi di un cruciverba
    Si può essere felici
    di una risposta banale di cinque o sei lettere,
    sì, una risposta banale
    Ci si può inginocchiare,
    tutta la vita, a testa bassa,
    innanzi a un santuario freddo
    Si può vedere Dio in una tomba ignota
    Si può credere in Dio
    Per una piccola moneta
    Si può lentamente marcire
    come un vecchio predicare
    nelle piccole stanze di una moschea
    Si può, come lo zero,
    nelle divisioni e nelle moltiplicazioni,
    restare sempre immutati
    si può considerare il tuo sguardo di rancore
    il bottone scolorito di una vecchia scarpa
    e come l’acqua prosciugarsi nel proprio fossato
    Si può nascondere timidamente
    in fondo a un vecchio baule,
    come una buffa istantanea in bianco e nero,
    la bellezza di un attimo
    Si può appendere
    nella cornice vuota di una giornata
    l’immagine di un condannato, vinto crocefisso
    si possono coprire,
    dietro le maschere, le crepe del muro
    o aggiungere ancora altre inutili figure
    Si può guardare al proprio mondo
    con gli occhi vitrei della bambola meccanica
    Si può dormire in una scatola di panno ruvido
    con il corpo riempito di paglia
    tra pizzi e perline
    e a ogni volgare pressione delle dita
    gridare invano
    “oh, come sono felice”.


    Forough Farrokhzad
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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