Il libro di Marco Santagata costituisce, nello scenario della letteratura dantesca, una novità. Perché è, prima di tutto, l'appassionato racconto, il "romanzo" appunto, della tormentata e semisconosciuta esistenza di un uomo dall'io smisurato, che si sentì sempre "diverso e predestinato", che in ogni amore e in ogni lutto, nella sconfitta politica e nell'esilio, e in particolare nel proprio talento, scorse "un segno del destino, l'ombra di una fatalità ineludibile, la traccia di una volontà superiore". Ed è, insieme, il documentato ritratto di un Dante profondamente calato nella vita pubblica e culturale della sua città, Firenze, e nelle complesse dinamiche della storia italiana tra Due e Trecento. Grazie al sapiente intreccio di vicende storiche e private, Santagata raggiunge il duplice obiettivo di ricomporre il quadro più completo possibile del Dante padre di famiglia, filosofo, poeta, uomo di partito e di corte, e analizzare ogni sua opera alla luce del contesto storico e biografico.
dal web
Di biografie di Dante ce ne sono diverse . A me hanno consigliato questa. L'autore ci racconta la vita tormentata del poeta e le dinamiche del tempo. Le lotte tra Guelfi e Ghibellini,il contrasto tra papato e impero,analizzando nel contempo le sue opere e offrendoci un quadro sicuramente esaustivo.
Ho trovato piu' piacevole la prima parte,quella di Dante giovinetto. Le note sono un centinaio di pagine e se non le vai a vedere ti perdi (almeno io).Anche la bibliografia è impressionante.
Forse piu' per appassionati e accademici. Insomma non e' una lettura da sotto l'ombrellone pero' e' davvero accurato.Per chi ama Dante e la cultura medievale penso sia imperdibile.
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