Il grande successo della trilogia Millennium scritta da Stieg Larsson ha portato alla ribalta i gialli svedesi ma la letteratura poliziesca che viene dalla fredda Scandinavia ha una storia lunga e gloriosa, tanto che molti ritengono che il genere sia nato proprio in Norvegia per opera dello scrittore Maurits Hansen che fu uno dei padri della narrativa nordica e che, nel 1839, ben due anni prima del racconto di Poe “I delitti della Via Morgue” scrisse “L'assassinio del motorista Rolfsen - aneddoto criminale di Kongsberg” considerato il vero primo romanzo giallo.
La narrativa poliziesca scandinava moderna nasce quando due scrittori svedesi, compagni anche nella vita Maj Sjöwall e Per Wahlöö creano il personaggio di Martin Beck, commissario della polizia di Stoccolma che ricorda sia le atmosfere intime dei gialli di Siemen che il lavoro di squadra dell'87° distretto immaginato da Ed McBain.
Henning Mankell, uno dei più importanti esponenti della tradizione poliziesca svedese non nasconde il grande debito che ha nei confronti dei due coniugi, nell'introduzione alla ristampa del primo romanzo “Roseanna” pubblicato per la prima volta nel 1965:
“Il libro non è per niente invecchiato. Perfino la lingua appare energica e viva. A cambiare è la realtà e io stesso. A quell'epoca si fumava sempre. Non esistevano i telefonini; erano le cabine telefoniche a contare. Si andava nei grill a pranzare, nessuno aveva dei mini-registratori in tasca e di computer s'era a malapena sentito parlare. Quella svedese, inoltre, era una società che si trovava ancora più vicina al passato che al futuro. Le grandi ondate di immigrati non erano ancora iniziate. Arrivavano operai in alcune delle nostre grandi industrie ma le ondate di rifugiati non esistevano. E tutti mostravano il passaporto anche se dovevano recarsi soltanto in Norvegia o in Danimarca.
Per Wahlöö è scomparso da molti anni, Maj Sjöwall è invecchiata come siamo invecchiati io e i lettori che essi raggiungevano una generazione fa. Ora rileggo il romanzo su Roseanna in un giorno di dicembre, quarant'anni dopo la sua uscita. Molte cose naturalmente le ho dimenticate. Ma la costruzione del romanzo poggia su solide fondamenta. E' ben studiato, ben strutturato. E' evidente che avevano preparato accuratamente il loro progetto di scrivere dieci libri sulla squadra omicidi, i forma di fiction ma basato sulla realtà. L'intenzione è chiara. Già nella prima pagina del romanzo, ad esempio, c'è una minuziosa disamina del processo decisionale congiunto di varie autorità quando si tratta di organizzare il dragaggio di una zona del Canale gota ostruita dal fango.
(…) Quante volte mi hanno domandato cos'abbiano significato per me i romanzi di Per Wahlöö e Maj Sjöwall; non lo so ma fatico a credere che chi si sia dedicato al lavoro di scrivere sul crimine come riflesso della società, in un modo o nell'altro non si sia ispirato a quanto hanno scritto loro.”

Anche il norvegese Jo Nesbø, il nuovo astro nascente del giallo nordico è un fan della coppia di giallisti svedesi:
“Gli artisti stanno sulle spalle di artisti che sono venuti prima di loro. E' così, che lo vogliano o meno e che ne siano o meno consapevoli. L'artista crea qualcosa che è la continuazione del lavoro di altri, sia che balli, giochi a calcio o scriva libri. Ma le spalle di alcuni sono più larghe di quelle di altri, dove chi sale non riesce comunque ad arrivare più in alto.
Sulle spalle di Sjöwall e Wahlöö, ad esempio, c'è spazio per tutti gli scrittori contemporanei. Vi trovano posto persino quelli scrittori che non hanno letto un libro di Sjöwall e Wahlöö e che pertanto si considerano totamente immuni dalla loro influenza. Questo perchè, al pari di altri scrittori come Raymond Chandler, Dashiell Hammett e Georges Simenon, hanno definito il genere, l'aspettativa del lettore su come dev'essere un giallo e quindi il punto di partenza, il ground zero, da cui, con la promessa del genere “romanzo su un crimine” stampata sulla copertina, comincia la propria comunicazione con il lettore. Dove dirigersi da lì, è ovviamente a discrezione del singolo. E' si può ovviamente creare qualcosa di totalmente nuovo. Come hanno fatto Sjöwall e Wahlöö.
Fu con “L'uomo al balcone” che la coppia di scrittori svedesi sfondò nel 1965. nell'estate del 1963 due ragazzine erano state violentate e uccise a Stoccolma, dopo che l'autore del crimine le aveva attirate fuori dal parco in cui giocavano, e questa vicenda ripresa dalla realtà fornì lo spunto al romanzo. E questa è la prima cosa che colpisce chi inizia a leggere il libro: la storia è reale.”
Dalla prefazione di Jo Nesbø a “L'uomo al balcone”

L'improvvisa morte di Per Wahlöö nel 1975 chiuse la serie di romanzi con protagonista Martin Beck mentre Maj Sjöwall continuò a scrivere altri gialli in coppia con lo scrittore olandese Tomas Ross e col tedesco Jürgen Alberts.
Questi sono i romanzi che costituiscono la serie con Martin Beck:


Roseanna (1965)Roseanna, trad. Hilia Brinis, Milano: Garzanti, 1973; trad. Renato Zatti, Palermo: Sellerio, 2005 ISBN 8838919747
Mannen som gick upp i rök (1966) L'uomo che andò in fumo, Garzanti, 1974; Sellerio, 2009 ISBN 8838923582 ISBN 9788838923586
Mannen på balkongen (1967)
L'uomo al balcone, Garzanti, 1973; Sellerio, 2006 ISBN 8838921350 ISBN 9788838921353
Den skrattande polisen (1968)
Il poliziotto che ride, Garzanti, 1973; Sellerio, 2007 ISBN 8838922071
Brandbilen som försvann (1969)
L'autopompa fantasma, Garzanti, 1974; Sellerio, 2008 ISBN 8838922675 ISBN 9788838922671
Polis, polis, potatismos! (1970)
Omicidio al Savoy, Garzanti, 1974; Sellerio, 2008 (con una nota di Andrea Camilleri) ISBN 9788838923043
Den vedervärdige mannen från Säffle (1971)
L'uomo sul tetto, Sellerio, 2010 ISBN 8838924228
Det slutna rummet (1972)
La camera chiusa, Sellerio, 2010 ISBN 8838924961
Polismördaren (1974)
Un assassino di troppo, Garzanti, 1976; Sellerio, 2005 ISBN 8838920699 ISBN 9788838920691
Terroristerna (1975)
Terroristi, Sellerio, 2011 ISBN 8838925658


I due scrittori svedesi devono la loro fama in Italia in gran parte ad Andrea Camilleri che segnalò i loro gialli alla Sellerio e che ne parla in alcuni romanzi di Montalbano come per esempio in “La vampa d'agosto: "Po’ sinni stetti a liggirisi fino alle unnici un bello romanzo poliziesco di dù autori svidisi che erano marito e mogliere e indove non c’era pagina senza un attacco feroce e motivato alla socialdemocrazia e al governo. Montalbano mentalmente lo dedicò a tutti quelli che si sdignavano di leggiri gialli pirchì, secondo loro, si trattava sulo di un passatempo enigmistico."

Con una raccomandazione del genere non si può certo resistere al fascino di questi gialli forse un po' datati ma molto interessanti e impegnati.


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