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Un film di Zack Snyder.
Con Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Diane Lane.
Titolo originale Batman V Superman: Dawn of Justice.
Fantastico, 151 min.
USA 2016.


Sin dalla sua rivelazione a Metropolis, quando salva la Terra da una minaccia ma causa molte vittime innocenti, Superman rappresenta un quesito per l'uomo: angelo custode o essere onnipotente impossibile da controllare? Per Batman/Bruce Wayne la presenza dell'Uomo d'Acciaio costituisce un'anomalia e una causa di disgrazie dirette e indirette per l'umanità, qualcosa che deve essere fermato con ogni mezzo. (Mymovies).


Il primo passo per apprezzare il film è la sospensione dell'incredulità. Dobbiamo fare un passo indietro e dimenticare che Superman è buono. Perché da questo punto di vista pare davvero assurdo che chiunque, soprattutto Batman, possa pensarlo.
Dobbiamo farci piccoli e tornare umani: deboli, fragili e pieni di dubbi. Dobbiamo eliminare l'idea che sia assurdo da parte di Batman accanirsi contro Superman, nonché superare l'apparente "superficialità" del cambio di rotta di Batman.
Dobbiamo soprattutto passare oltre al piano d'azione, che oppone nella trama Batman e Superman, e scavare, focalizzare di più sulla psicologia, sulle motivazioni dei personaggi, sulle loro differenti nature: umana e aliena.
Qui, secondo me, il regista Snyder ha fatto un passo indietro, non ha osato.
Ha lanciato il sasso ma non ha preso bene né la mira né il sasso giusto. Ha pensato che il pubblico avrebbe guardato il volo del sasso e si sarebbe accontentato: alieni dal cielo, inseguimenti, lotte e duelli mozzafiato, e forse qualcuno lo sarà stato, ma non certo tutti.

Il film è straordinario e d'effetto nelle riprese, calato in un'atmosfera dark che investe la città e i suoi abitanti.
Non c'è leggerezza, non c'è gioa. Ma incertezza, paura, intrigo, follia.

Batman-Bruce Wayne è un uomo adulto, tormentato. La morte dei genitori ancora turba i suoi sogni. Quell'atto iniquo non trova soluzione nel suo cuore. Di fronte alla violenza che dilaga combatte il crimine e marchia i cattivi come Dio fece con Caino.
Un giustiziere solitario che si pone sopra la legge.
Ma Batman è solo un uomo, e nella sua veste di protettore c'è un pericolo ancora più grande e terribile di fronte al quale lui stesso è indifeso: nella guerra tra i mondi, alieni con superpoteri che portano distruzione e morte nella nostra Terra, Batman è solo un uomo e non può nulla, se non distruggere Superman.
Dall'altra parte c'è Superman, bianco e nero. Giusto e sbagliato. Senza compromessi neppure in amore. Tutto o niente.
Un Superman così puro da essere alieno, alieno in una società corrotta, mercificata e folle. Una società che distrugge anche quel buono che c'è. Una società appena accennata, bastevole solo per creare l'atmosfera ma non certo per denunciare qualcosa.

Il cattivo è Lex Lutor, anche lui vuole distruggere Superman, però come pazzo mi ricorda troppo il Joker di Ledger e questo un po' inficia la sua performance, al contrario di Batman e Superman solidali e fedeli al carattere del loro personaggio.
Una parola anche per Wonder Woman. Una guerriera che mette in ombra i due boss. Intrepida, misteriosa e affascinate.

Il film ê carino, vale tre stelle, ma se invece di Snyder il film l'avesse girato Nolan sarebbe stato certo più interessante e più organico.
Il consiglio è guardatelo con l'occhio della psyche, spogliate i personaggi dal ritmo dell'azione, metteteli uno contro l'altro non in base ai muscoli ma in base alla loro natura, andate oltre, oltre quell'immagine patinata da film in 3D, e date voi alla vicenda quella voce che Snyder non è riuscito a dargli.