Originariamente inviato da
Krasin
Quando lessi, per puro caso, Niente Orchidee per miss Blandish ero molto giovane e ne fui affascinato e travolto.
A distanza di parecchi anni, quando ritorno su quel libro, quei sentimenti riaffiorano, esaltati, ovviamente, da una dolce nostalgia della serenità di quegli anni.
In effetti erano anno più sereni, il lavoro c'era...e pure l'articolo 18.
Con James Hadley Chase si volava nel mito dell'America del dopo guerra, nel suo capitalismo ancora guascone,e nei thriller di storie di una varia, semplice e capibile umanità.
Lo stile non era arruffato, era scorrevole, e perciò assai avvincente.
Mi ricordo che provai a leggere dei gialli di Ellery Queen, un altro grande giallista, ma dopo poche pagine li lasciai perdere. Erano i soliti gialli: pesanti, pedanti, senz'anima, senza un corpus vivendi.
Adesso, grazie alle iniziative ispiratrici di questo forum, ho deciso: i gialli di James Hadley Chase me li ricomprerò tutti.
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