THE GIVER
IL MONDO DI JONAS
Un film di Phillip Noyce.
Con Meryl Streep, Jeff Bridges, Brenton Thwaites, Alexander Skarsgård, Katie Holmes. Titolo originale The Giver.
Tratto dal romanzo di Lois Lowry
Drammatico, 97 min.
USA 2014.
Situazione iniziale
In un futuro non meglio identificato gli uomini (sopravvissuti) hanno deciso di eliminare dalle loro esistenze tutto ciò che possa mettere in pericolo la Comunità.
Ad essere bandite per prime sono le emozioni, ci si riproduce per inseminazione artificiale, i bimbi vengono affidati a famiglie esterne. Una volta raggiunta la pubertà viene deciso quale sarà il loro ruolo nella comunità: puerpera, pilota di droni...
Si vive in un mondo uniformato, in bianco e nero, perchè i colori possono creare forme di razzismo. Tutto procede placidamente senza scosse, costantemente ripresi da telecamere. Capo della Cominità Maryl Streep, un po' inquietante.
Insomma, una società che vuole preservare la pace ma non ė priva di contraddizioni, ingiustizie e violenza (pena di morte compresa).
Esordio
A Jonas viene affidato un compito molto speciale, perchė lui ė speciale, infatti un po' i colori li vede.
Il suo compito ė diventare il raccoglitore di memorie, il suo donatore è Jeff Bridges
Cosa significa? A Jonas viene permesso di studiare Storia, conoscere il passato, essere istruito sugli errori; sapere cosa gli uomini avevano, i colori, le emozioni, la spontaneità... in seguito a questa formazione egli diventerà poi un Consigliere.
svolgimento
Jonas, una volta scoperto il passato, decide che tutti devono provare e sapere quello che lui ora conosce, ma questo lo metterà contro il sistema....
suspence
Riuscirà il suo donatore a prepararlo per il suo compito? Riuscirà Jonas a riportare i colori, le emozioni... ?
Conclusione
Continuazione
Come minimo altri due film
Commento
Mi sono dilungata sulla linea guida - base della trama, ma a mio avviso è davvero molto misera, soprattutto come questa "formazione" viene raccontata, cioè in modo molto superficiale. Paradossalmente è talmente semplicistica che riesce a evitare la retorica, ma solo perché questa ha comunque bisogno di un veicolo più solido. Ecco, potrei dire una retorica in pillole effervescenti, frizzano un solo un po'.
La sensazione è che si cavalchi una moda, offrendo un'idea "valida" sulla carta ma che nel film viene sviluppata in modo troppo elementare.
Credo che il libro sia meglio.
Consigliato? Se ne può fare a meno. Ma a chi piace il genere... e non ha troppe pretese...
filmografia del regista tratta da wikipedia
Castor and Pollux (1973)
That's Showbiz (1973)
Backroads (1977)
Newsfront (1978)
Heatwave - Ondata calda (Heatwave, 1982)
The Dismissal (1983) mini-series tv
The Cowra Breakout (1984) mini-series tv
Le ombre del pavone (Echoes of Paradise, 1987)
Ore 10: Calma piatta (Dead Calm, 1989)
Furia cieca (Blind Fury, 1989)
Giochi di potere (Patriot Games, 1992)
Sliver (1993)
Sotto il segno del pericolo (Clear and Present Danger, 1994)
Il Santo (The Saint, 1997)
Il collezionista di ossa (The Bone Collector, 1999)
La generazione rubata (Rabbit-Proof Fence, 2002)
The Quiet American (2002)
Bem-Vindo a São Paulo (2004) (segmento Marca Zero)
Catch a Fire (2006)
Salt (2010)
Mary and Martha – film TV (2013)
the giver (2014)
Segnalibri