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13-October-2013, 10:09
#1
Moderator
Il peso dell'immaginario collettivo e dei miti
È innegabile. Esistono scuole di pensiero all'interno di tutti i tipi ed i generi di musica. a volte non sono facilmente rionoscibili a prima vista e l'ascolto dev'essere ripetuto e attento perché l'udito riconosca lineamenti comuni e tratti stilistico significativi, o tematiche o impostazioni melodiche e ritmiche.
Nel caso specifico che mi ha offerto lo spunto per questo thread, c'è chiaramente la comune provenienza, ma anche una condivisione molto profonda, forse atavica, di un immaginario collettivo con radici mitologiche locali molto profonde e molto solide.
Sto parlando di quella che chiamerò scuola teratologica islandese e il riferimento è evidentemente alle mitologie nordiche.
Difficile non vedere il nesso mitopoietico con i Monsters and Men. Evidente il richiamo già nel nome del gruppo islandese.
l'Islanda è un'isola "mostruosamente" vulcanica con una popolazione ridottissima. Eppure quei pochi sono evidentemente valorosi e molto portati per raccontare storiein musica. Ne è la riprova la famosissima Bjork. Ed è qui che si concretizza il concetto di scuola. Accosto due video musicali, uno degli uni ed uno dell'altra per rendere più evidente il mio esposto.
L'invito a tutti è quello di mostrare laltre linee culturalmene significative espresse in musica in qualsiasi parte del modo con qulsiasi mezzo epressivo.
La scuola teratologica islandese:
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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