Avevo trent’anni, accanto la mia amica di sempre Eder, guardavo il mondo con occhi diversi, possedendo un potere ineluttabile, sbirciando gli altri con superiorità, anelando alla dolce vita, perdutamente immersa in quella magia…
Gli altri annaspavano, io no. Volavo leggiadra con ciò che avevo ricevuto in dono quel giorno e sapevo che sarebbe stato per sempre.

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Eder, la mia coinquilina, Eder è davvero dolce a preoccuparsi per me.
Sono ormai cambiata, sì, ho avuto un piccolo momento in cui non ho rispettato la dieta, cioè il mio nuovo stile di vita, ma poi ho svolto un lavoro eccezionale per il direttore della rivista… la salute vien mangiando… e sono finita anche alla televisione. Mi sono impegnata al massimo. Sono cambiata, si vede e in meglio senza quell’ossessione per il cibo più grasso, più calorico. Guardatemi sono proprio un’altra persona.
Certo, non tutti giorni sono uguali, a volte i jeans mi vanno stretti, ma badate bene, mi impegno, io mi impegno.
Lo conoscete il progetto cinese kaizen, fate piccoli cambiamenti ogni giorno verso il vostro obiettivo, piccoli, dice piccoli mica grandi e repentini. E infatti ho trovato un fogliettino con tutti i miei buoni propositi dell’anno scorso come perdere peso, mangiare sano… Sono già sulla buona strada. Ecco che mi viene incontro il metodo Kaizen che dice “Comincia con un piccolo passo”. Kai in giapponese vuol dire continuo, zen vuol dire miglioramento.

Appena il mio capo mi ha dato questa nuova responsabilità non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata in meglio e così mi sono abbuffata e abbuffata. Non è un’attività inutile questa… perché si sa che è una forma di stress mangiare, in anticipo viene meglio. Lo stress è indispensabile e ad alcuni, tranne a me s’intende, fa ingrassare.
Il mio capo mi ha detto che avrò un aumento esagerato, se riuscirò nel suo intento: immedesimarmi per sei sette giorni in ogni nuova idea che scoverò, che possa far ringiovanire, che possa scovare l’elisir di lunga vita.
I giornali ne parleranno per mesi e mesi, ci sarà sempre il mio nome in prima vista, “Domitilla scova elisir di lunga vita”. So già che sarà un successone, mi chiameranno per fare interviste, nei talk-show, mi truccheranno, cambieranno il colore dei miei capelli, il taglio, il mio vestiario. Sarò la diva che scoprirà l’elisir di lunga vita.
Ho già un sacco di idee, so già chi contattare, mentre penso al piano da attuare, è lecito che io mangi cioccolata, noccioline, patatine fritte. Insomma un piccolo svago me lo posso concedere. Quando entro nel supermercato, mi prometto di comprare ciò che ho scritto nella lista della spesa, parto concentrata, mi ripeto di cercare ciò che è salutare, sano, non mi distraggo, poi incontro la mia amica Eder.Io e lei facciamo la spesa separatamente per non litigare.Il suo carrello è stipato di prodotti di ogni genere, ma disposti in perfetto ordine, non come i miei : i flaconi di detersivo in fondo, il cibo dal più voluminoso al più piccolo, in modo così armonioso che mi verrebbe voglia di farle arrivare un tornado tanto è perfetto…
Percorro distrattamente l’area dei dolci, delle torte, d’altronde l’occhio ha bisogno della sua parte e poi non ci sono grassi idrogenati. Sono brava.
Sono decisa nella scelta, guarderò a casa quanti grassi ci sono, l’occhio vuole la sua parte ma sì, è meglio prendere tre torte, è un periodo stressante quello che mi aspetta, in fondo mi preparo per il successo, per la notorietà, il mio capo mi ha promesso il mondo forse, non so se ho capito bene, ma senz’altro sarà così, chissà come starò col nuovo taglio di capelli in quella trasmissione, sì quella famosa “Diet sweet diet”.
Mentre arrivo alla cassa, mi avvicino al carrello della mia coinquilina e cosa vedo, quel dolce semifreddo che cercavo disperatamente da mesi, dove l’ha trovato? Forse ho il carrello un pochino pieno o forse no. Vado, le chiedo dove è e compro anche quel dolce,perché uno solo in casa nostra non può bastare.
Mi sono trattenuta dal comprarne di più.
Sono eccezionale, mi so trattenere bene, saluto Eder e mentre esco trovo quello splendido fusto del mio vicino di casa.
Non avevo mai visto niente di simile, i miei occhi davanti a lui, Ottaviano.
E’ davvero sensuale, con quella bocca carnosa. Mi avvicino per fare complimenti al suo nuovo cagnolino, elegante come lui, non so di cosa sta parlando, non sento una parola. Mi parla del veterinario, delle vaccinazioni. Trapela bellezza da ogni poro, ha gambe lunghe, spalle larghe, muscoli a non finire, ha così tante qualità!
Fa il gesto del linguino, forse gli piaccio.
Nel parlare con lui, cerco di darmi una controllata, anche se il cuore mi batte all’impazzata. E’ l’uomo che cerco da tutta una vita.
Che meraviglioso incontro! Spesso parlo con i suoi genitori che si trovano a due piani sotto il mio, così, non per ingraziarmeli, per parlare, s’intende.
Mi parlano del suo lavoro come istruttore per cani guida per ciechi, sono interessanti i comandi, le istruzioni che si danno ai cani, si possono usare anche per gli uomini? Ci penserò.
Ora sono pronta per il mio piano dell'elisir di lunga vita: il lavoro prima di tutto, accompagnato da un buon cibo.
Ottaviano mi spiega quanti altri richiami deve fare il cucciolo, ‘’vero’’,dico io,anche se ho perso buona parte del suo discorso guardando i suoi splendidi muscoli, le mascelle e la carnagione scura,’’vero’’,ribadisco, per dare più empatia al discorso.
E lui ricomincia a parlarmi di ospedali, veterinari, mi fa vedere le foto del cane, mentre fa il bagno, mentre si gratta .
La spesa inizia a pesare, si avrò un po' esagerato, ma era necessario.
Consumerò molti generi alimentari da domani in poi e penso tra me e me ‘’e se finiva il semifreddo? come avrei fatto? quando l'avrei ritrovato?
Non mi sto accorgendo delle parole di Ottaviano, ma guardo i suoi bicipiti.
E Intanto gli rispondo, ‘’Verissimo’’,mentre mi spiega dei lacci emostatici, del tempo che il sangue percorre bla bla? Guardo l'ora! Sono le…14.00…
Devo assolutamente tornare in ufficio per fare la mia prima intervista per il programma TV che farò, sicuramente farò “Holistic salus”, Fantastico!
Sorrido, sempre per creare empatia, faccio cenno che devo scappare.
“Sicuramente è molto interessante”, dico io “purtroppo devo tornare al mio noioso lavoro “.‘’Davvero”, mi domanda, “noioso? ‘’Sì”, gli rispondo, ‘’oggi è noioso ma di solito è molto divertente’’ e lo saluto.
Che meraviglia quel Luigi!
Sono così arrivate le ore…15.00.. per il momento della mia intervista con Irene.
Irene si è gentilmente prestata per l’intervista telefonica sul tema qual è secondo te l’ elisir di lunga vita.

Irene dice che parla molto di solito, è molto carina, attenta ai tempi, mi dice esattamente quello che volevo sapere. E’ diplomata presso la Scuola di Naturopatia dell’Istituto Riza.
Irene mi spiega l’importanza di consumare cibi integrali, che danno sazietà, oltre a verdura e frutta naturalmente.



Inizio a pensarmi davanti a uno specchio intenta a mangiare cibi integrali.
Ho un vestito scollato, nero che per fortuna non mi fascia proprio sulla pancia, perché oggi mi sento gonfia.
Ho le scarpe tacco dieci, nere e vorrei pesare di meno, ma lo stress non me lo permette.
Irene la pensa proprio come me, dimagrire fa stare bene con se stessi.
Nel frattempo mi guardo allo specchio e vedo una piccola ruga sul volto, a 40anni è normale, normale?? Non per me!
Forse è scomparsa , okay mi rassicuro avevo già la tachicardia.


Che ne pensate?