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Discussione: Le irregolari. Buenos Aires Horror Tour - Massimo Carlotto

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di daniela
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    Le irregolari. Buenos Aires Horror Tour - Massimo Carlotto

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    Massimo Carlotto trasmette molto bene l'orrore della metodologia della "desaparicion", i campi di concentramento clandestini, i bambini trattati come bottino di guerra, la verità sul ruolo della chiesa cattolica, le connessioni e le coperture internazionali. E racconta anche la battaglia delle nonne e delle madri di Plaza de Mayo.

    Si ritiene che tra il 1976 e il 1983 in Argentina siano scomparsi trentamila dissidenti, o sospettati tali.

    Una volta arrestati, i dissidenti politici venivano rinchiusi in luoghi segreti di detenzione, senza alcun processo, quasi sempre torturati, a volte per mesi.
    Molti desaparecidos furono caricati a bordo di aerei militari – i cosiddetti vuelos de la muerte, voli della morte – e lanciati nel Rio de la Plata, oppure gettati nell’Oceano Atlantico affinché i loro corpi fossero divorati dagli squali. Altri furono detenuti in centri clandestini, tra cui la scuola di addestramento della Marina Militare ESMA a Buenos Aires.

    La maggior parte dei figli di "desaparecidos", nati quando le loro madri erano detenute illegalmente - e uccise subito dopo il parto - sono stati affidati a famiglie di militari, poliziotti o persone in qualche modo legate all'apparato repressivo della dittatura. Quei bambini sono oggi uomini e donne che non sanno di essere figli di desaparecidos, non sanno che le persone con cui sono cresciuti sono state molto spesso le responsabili dirette della morte dei loro veri genitori.

    Il 30 aprile 1977 per la prima volta 14 donne "ingenue, vecchie e molto addolorate" scendono nella Plaza de Mayo di Buenos Aires a chiedere ragione della sparizione dei loro figli; la polizia, chiamandole locas (pazze), tenta di sloggiarle intimando loro di "camminare". Così, camminando attorno alla piazza, inizia la lunga marcia delle Madres dei desaparecidos davanti alla Casa Rosada, sede della presidenza argentina. Una marcia attorno all'obelisco simbolo di Buenos Aires con il capo coperto da un fazzoletto bianco e in mano le foto e le immagini dei cari scomparsi.
    Sono le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo, alla ricerca dei loro nipoti e di giustizia per i loro figli.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  2. #2
    Master Member L'avatar di maureen
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    Grazie Daniela per aver aperto il topic su questo libro la cui lettura è consigliatissima.
    E grazie anche a Cecilia che mi ha consigliato di leggere Carlotto.
    Prima di incominciare con i suoi libri noir, ho voluto leggere "Il fuggiasco" e poi "Le irregolari".
    Quest'ultimo un vero e proprio pugno nello stomaco, ma da leggere "per non dimenticare".

  3. #3
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    Carlotto mi piace molto, ma ho paura che questo libro in particolare sia troppo doloroso.

  4. #4
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Grazie di questa preziosa indicazione. Lo metterò senz'altro in lista, perchè l'argomento mi interessa.
    Di Carlotto ho letto solo MI FIDO DI TE, ma non è tanto il mio genere, come giallista. Questo certamente è un'altra cosa. ciao
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  5. #5
    Master Member L'avatar di daniela
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    @ Rosy
    Non è un giallo, è un piccolo libro di testimonianza.
    Su questo argomento non se ne sa molto qui in Italia, nonostante la forte presenza di persone con passaporto italiano nella lunga lista dei desaparecidos: il 31 ottobre 1982 il Corriere della Sera pubblicò una lista di 297 italiani (per lo più giovani) scomparsi nel nulla.
    Le nonne di Plaza de Mayo stanno cercando di coinvolgere i paesi europei a costituirsi parte civile nei processi contro i responsabili.

    @ Elvira
    Sì, è molto doloroso, è terribile quello che è avvenuto nel silenzio. Incredibile la forza di queste nonne nel tentare di ritrovare tramite il Dna i loro nipoti, consapevoli che i responsabili di tante atrocità sono ancora al loro posto e non pagheranno mai.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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