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Discussione: Che cos'e' la poesia

          
  1. #16
    Master Member L'avatar di daniela
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    La sorte del poeta

    Parole? Si, di aria
    e nell'aria perdute.
    Tu lascia che mi perda tra parole,
    lasciami essere aria su labbra,
    un soffio vagabondo senza sagoma,
    breve aroma che l'aria fa svenire.
    Anche la luce in se stessa si perde.

    Octavio Paz
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  2. #17
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    Perdonateci
    questa dannata voglia
    di vivere in un mondo
    a forma di colomba
    e non tra fiori finti
    perdonateci
    se rifiutiamo limiti e frontiere
    e trasformiamo
    fili spinati in palpiti d'amore
    non ci è concesso forse d'impazzire?
    Che razza strana
    siamo noi poeti
    specie che spesso va
    controcorrente
    volando verso cieli tersi
    liberi
    perdonateci
    per questo nostro osare.

    Luciano Somma
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  3. #18
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    Idea palpabile,
    parola
    impalpabile:
    la poesia
    va e viene
    tra ciò che è
    e ciò che non è.
    Tesse riflessi
    e li stesse.
    La poesia
    semina occhi nella pagina,
    semina parole negli occhi.
    Gli occhi parlano,
    le parole guardano,
    gli sguardi pensano.
    Udire
    i pensieri,
    vedere
    ciò che diciamo,
    toccare
    il corpo dell'idea.
    Gli occhi
    si chiudono,
    le parole si aprono.

    Octavio Paz
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  4. #19
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
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    DIRE: FARE

    Tra ciò che vedo e dico,
    tra ciò che dico e taccio,
    tra ciò che taccio e sogno,
    tra ciò che sogno e scordo,
    la poesia.
    Scivola
    tra il sì e il no:
    dice
    ciò che taccio,
    tace
    ciò che dico,
    sogna
    ciò che scordo.
    Non è un dire:
    è un fare.
    È un fare
    che è un dire.
    La poesia
    si dice e si ode:
    è reale.
    E appena dico
    è reale,
    si dissipa.
    È più reale, così?


    OctavioPaz
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  5. #20
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Preghiera alla poesia

    Oh, tu bene mi pesi
    l’anima, poesia:
    tu sai se io manco e mi perdo,
    tu che allora ti neghi
    e taci.

    Poesia, mi confesso con te
    che sei la mia voce profonda:
    tu lo sai,
    tu lo sai che ho tradito,
    ho camminato sul prato d’oro
    che fu mio cuore,
    ho rotto l’erba,
    rovinata la terra –
    poesia – quella terra
    dove tu mi dicesti il più dolce
    di tutti i tuoi canti,
    dove un mattino per la prima volta
    vidi volar nel sereno l’allodola
    e con gli occhi cercai di salire –
    Poesia, poesia che rimani
    il mio profondo rimorso,
    oh aiutami tu a ritrovare
    il mio alto paese abbandonato –
    Poesia che ti doni soltanto
    a chi con occhi di pianto
    si cerca –
    oh rifammi tu degna di te,
    poesia che mi guardi.

    Antonia Pozzi

    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  6. #21
    Outsider Member L'avatar di Tregenda
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    Quote Originariamente inviato da daniela Visualizza il messaggio
    La terza soluzione è senza dubbio la più pratica

    Si prendono i turbamenti e i sentimenti

    le emozioni e le tentazioni

    si mescolano bene si amalgama l'immagine

    con un brodo di fantasia

    e ci si fa su una poesia

    che si mastica e si sublima

    fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere

    e infine si manda giù

    si digerisce con un pò di amaro

    d'erbe naturali

    e poi non ci si pensa più.

    Joyce Lussu
    Temo che però non sia molto in voga come strategia.

  7. #22
    Master Member L'avatar di Claire
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    La poesia

    Accadde in quell'età... La poesia
    venne a cercarmi. Non so da dove
    sia uscita, da inverno o fiume.
    Non so come né quando,
    no, non erano voci, non erano
    parole né silenzio,
    ma da una strada mi chiamava,
    dai rami della notte,
    bruscamente fra gli altri,
    fra violente fiamme
    o ritornando solo,
    era lì senza volto
    e mi toccava.
    Non sapevo che dire, la mia bocca
    non sapeva nominare,
    i miei occhi erano ciechi,
    e qualcosa batteva nel mio cuore,
    febbre o ali perdute,
    e mi feci da solo, decifrando
    quella bruciatura,
    e scrissi la prima riga incerta,
    vaga, senza corpo, pura
    sciocchezza,
    pura saggezza
    di chi non sa nulla,
    e vidi all'improvviso
    il cielo
    sgranato
    e aperto,
    pianeti,
    piantagioni palpitanti,
    ombra ferita,
    crivellata
    da frecce, fuoco e fiori,
    la notte travolgente, l'universo.
    Ed io, minimo essere,
    ebbro del grande vuoto
    costellato,
    a somiglianza, a immagine
    del mistero,
    mi sentii parte pura
    dell'abisso, ruotai con le stelle,
    il mio cuore si sparpagliò nel vento.

    Pablo Neruda
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  8. #23
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    Il poeta, candidissimo ucccello,
    non lascia orme e le lascia ovunque:
    è un sogno che si appiglia
    alle spalle dell'amante,
    è un'aquila che non dorme
    e che si inarca,
    ed è un arcobaleno
    che bagna i confini della terra
    ma si perde nel vuoto,
    ed è prigioniero del dio degli abissi:
    quindi diventa pietra di smeraldi.

    Alda Merini
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  9. #24
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    Arte Poetica

    La musica prima di tutto
    e dunque scegli il metro dispari
    più vago e più lieve,
    niente in lui di maestoso e greve.

    Occorre inoltre che tu scelga
    le parole con qualche imprecisione:
    nulla di più amato del canto ambiguo
    dove all'esatto si unisce l'incerto.

    Son gli occhi belli dietro alle velette,
    l'immenso dì che vibra a mezzogiorno,
    e per un cielo d'autunno intepidito
    l'azzurro opaco delle chiare stelle!

    Perché ancora bramiamo sfumature,
    sfumatura soltanto, non colore!
    Oh! lo sfumato soltanto accompagna
    il sogno al sogno e il corno al flauto!

    Fuggi più che puoi il Frizzo assassino,
    il crudele Motteggio e il Riso impuro
    che fanno lacrimare l'occhio dell'Azzurro,
    e tutto quest'aglio di bassa cucina!

    Prendi l'eloquenza e torcigli il collo!
    Bene farai, se con ogni energia
    farai la Rima un poco più assennata.

    A non controllarla, fin dove potrà andare?
    O chi dirà i difetti della Rima?
    che bambino stonato, o negro folle
    ci ha fuso questo gioiello da un soldo
    che suona vuoto e falso sotto la lima?

    E musica, ancora, e per sempre!
    Sia in tuo verso qualcosa che svola,
    si senta che fugge da un'anima in viaggio
    verso altri cieli e verso altri amori.

    Sia il tuo verso la buona avventura
    spanta al vento frizzante del mattino
    che fa fiorire la menta ed il timo...
    Il resto è soltanto letteratura.

    Paul Verlaine
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  10. #25
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    Chi sono?

    Son forse un poeta?
    No certo.
    Non scrive che una parola, ben strana,
    la penna dell'anima mia:
    "follia".
    Son dunque un pittore?
    Neanche.
    Non ha che un colore
    la tavolozza dell'anima mia:
    "malinconìa".
    Un musico allora?
    Nemmeno.
    Non c'è che una nota
    nella tastiera dell'anima mia:
    "nostalgìa".
    Son dunque... che cosa?
    Io metto una lente
    davanti al mio cuore
    per farlo vedere alla gente.
    Chi sono?
    Il saltimbanco dell'anima mia.

    Aldo Palazzeschi
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  11. #26
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    La poesia

    Nella mia mente è sopita una poesia
    che esprimerà la mia anima intera.
    La sento vaga come il suono e il vento
    eppure scolpita in piena chiarezza.

    Non ha strofa, verso né parola.
    Non è neppure come la sogno.
    E' un mero sentimento, indefinito,
    una felice bruma intorno al pensiero.

    Giorno e notte nel mio mistero
    la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
    e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
    come per librarsi nella sua vaga compiutezza.

    So che non sarà mai scritta.
    So che non so che cosa sia.
    Ma sono contento di sognarla,
    e una falsa felicità, benchè falsa, è felicità.

    Fernando Pessoa
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  12. #27
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    Il verso


    Quando so

    Che il verso

    Sta per spuntare,

    nella curva di una parentesi rinserro

    il mondo

    e davanti alla parentesi ci metto

    il segno

    di funzione, d’elemento.

    Allora comincia l’operazione,

    il calcolo sonoro e veloce,

    finché il verso

    come un compito

    algebrico,

    risulta nitido sulla lavagna.

    Poi

    Apro la parentesi,

    lascio uscire gli elementi imprigionati,

    cancello le operazioni sulla lavagna.

    E allegro me ne torno

    Dalla scuola a casa

    E a casa muoio d’amore.


    JULIAN TUWIM
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  13. #28
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    I versi

    Se ne scrivono ancora.
    Si pensa ad essi mentendo
    ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri
    l’ultima sera dell’anno.
    Se ne scrivono solo in negativo
    dentro un nero di anni
    come pagando un fastidioso debito
    che era vecchio di anni.
    No, non è più felice l’esercizio.
    Ridono alcuni: tu scrivevi per l’Arte.
    Nemmeno io volevo questo che volevo ben altro.
    Si fanno versi per scrollare un peso
    e passare al seguente. Ma c’è sempre
    qualche peso di troppo, non c’è mai
    alcun verso che basti
    se domani tu stesso te ne scordi.

    Vittorio Sereni
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  14. #29
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    PREGO CHE LA POESIA

    Prego che la poesia

    forte e pietrificata

    in passato e futuro

    voglia sgorgare adesso liquida

    musica su da un pozzo inesauribile

    (fin che l'uomo abiti la terra)

    e questo scorrere sorgivo e antico

    passa dal filtro mio

    ma è poi di tutti,

    insieme ci mettiamo in ascolto.


    Antonio Porta
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  15. #30
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    IL DOPPIO

    Sotto la mia scrivania
    c’è sempre un cane famelico
    - che mi nutre con la tristezza.

    Sotto il mio letto
    c’è sempre un fantasma vivo
    - che spaventa chi mi ama.

    Sotto la mia pelle
    qualcuno mi guarda strano
    - pensando che io sia lui.

    Sotto la mia scrittura
    c’è sangue invece che inchiostro
    - e qualcuno che grida in silenzio.
    AFFONSO ROMANO DE SANT'ANNA

    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

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