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Discussione: Un libro al giorno

          
  1. #1
    lettore L'avatar di walt
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    Un libro al giorno

    Provo a proporre qualcosa che è poco più di un gioco.
    Ogni giorno il primo che entra in questa discussione propone un libro e quello sarà "Il libro del giorno", scrivendo una breve trama (la quarta di copertina va benissimo), un suo giudizio, il motivo per cui dovremmo leggerlo, qualche cenno sull'autore ecc.ecc.Ognuno che entrerà successivamente sarà libero di scrivere quello che vorrà.Fino all'indomani non si dovranno aggiungere altri titoli.
    Un modo di conoscere autori e libri nuovi o appassionarsi a discussioni su libri a noi particolarmente cari o odiosi.

    Propongo di postare così:

    IL LIBRO DEL GIORNO DEL 26 GENNAIO E' :......




    Il LIBRO DEL GIORNO 26 GENNAIO E' :"Thérèse Raquin" di Emile Zola

    Pubblicato nel 1867, "Thérèse Raquin" narra la vicenda di Thérèse, giovane bella e avida di vita, sposata con il cugino Camille, malaticcio e debole di carattere. La donna si lascia sedurre da Laurent, amico di famiglia dal temperamento rozzo e sanguigno. Trascinati in un vortice di passione sempre più fosca, i due amanti giungono a uccidere Camille simulando un incidente. Ma non troveranno pace neppure dopo essersi sposati e, tormentati tanto dal fantasma di Camille quanto dagli occhi severi della madre di lui, muta e paralizzata ma dall'intelligenza intatta, finiranno per suicidarsi. Definito da Oscar Wilde "il capolavoro dell'orrido", in realtà questo romanzo è quasi un manifesto del naturalismo francese: costruito dall'autore come lo studio di un caso fisiologico e psicologico, analisi delle passioni di un temperamento nervoso e di uno collerico, "Thérèse Raquin" resta scolpito nella mente del lettore per la sua audacia descrittiva, le sue atmosfere morbose e la precisione assoluta del congegno narrativo.

    Un libro molto intenso, la descrizione dell'umido e buio negozio è a dir poco "soffocante" sembra di sentire l'odore di muffa, le visioni del cadavere da parte degli assassini sono angoscianti così come la descrizione del cadavere stesso, un magnifico esempio del naturalismo Francese.
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  2. #2
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    Dei romanzi dell'Ottocento francese "Teresa Raquin" è quello che mi ha colpito maggiormente per la sua atmosfera fosca e opprimente e per la trama che non lascia nessun spiraglio alla speranza ma resta in mente la grande capacità di Zola di rendere al meglio un ambiente umano così tormentato e difficile.

  3. #3
    Senior Member L'avatar di elisabetta
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    Concordo.
    Poi ci sono nel romanzo anche dei personaggi di contorno: impiegatucci meschini e arroganti, che una volta alla settimana vanno a giocare a carte nella casa sopra la merceria. Chiusi nelle loro abitudini, non vogliono rinunciare a questo appuntamento che scandisce la loro esistenza squallida. Continuano a frequentare la casa, a fare i soliti discorsi ma non si accorgono del dramma accanto a loro: l'amore clandestino di Therese e Laurent, l'omicidio, le angosce degli assassini, il dolore muto e l'odio verso gli omicidi della madre che cerca invano di comunicare l'accaduto.

  4. #4
    Senior Member L'avatar di silvia77
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    Se non sbaglio avevo già detto qualcosa su questo libro in un'altra discussione. E' uno dei pochi romanzi del naturalismo francese che ho letto e devo dire che all'epoca, sono passati diversi anni, mi colpì molto l'efficacia delle descrizioni, specie dei particolari più raccapriccianti, come il cadavere del marito annegato. La sensazione che mi ha dato, e scusate se non sono brava a spiegare le sensazioni che mi dà un certo tipo di scrittura, è quella di un realismo 'freddo', minuzioso, ma non morboso. Con 'freddo' non intendo 'senz'anima' però. Si tratta di un'operazione quasi scientifica che l'autore programma e mette in atto in puro spirito positivista.
    "...she lives for the written word, and people come second or possibly third..." Morrissey

  5. #5
    lettore L'avatar di walt
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    IL LIBRO DEL GIORNO 27 GENNAIO E': "Se questo è un uomo" di Primo Levi



    E' il terribile racconto autobiografico della prigionia dell'autore nei campi di sterminio nazisti, Sottratto alla sua vita quotidiana, Primo Levi viene condotto in questo luogo di morte, costruito per annientare la dignità umana.

    Il lager nazista è pensato appositamente per trasformare gli uomini in vere e proprie bestie, costretti a lottare gli uni contro gli altri per la sopravvivenza. I suoi abitanti sono obbligati ai lavori forzati, denutriti e privati persino del nome, spogliati di qualsiasi bene e divisi dalle proprie famiglie.La vita nel lager è descritta come una realtà incredibilmente alienante, in cui gli uomini e le donne subivano ogni tipo di sopruso. Torturati, costretti a soffrire ogni tipo di dolore, da quello fisico a quello mentale e morale, sempre più massacrante, le persone si trascinano nel campo di concentramento fino a non provare più emozioni.
    E’ così che l’autore di “Se questo è un uomo” descrive il proprio tempo trascorso nei lager. Il romanzo è estremamente toccante, perché al di là delle crude descrizioni di ciò che ha visto accadere ai propri compagni di sventura, al sangue versato, ai bisogni primari insoddisfatti, l’autore racconta di una coscienza che cerca di reagire


    Nel giorno della memoria mi sembrava giusto citare questo libro. Che dire...da leggere assolutamente,ma da non affrontare come un romanzo
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  6. #6
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    evidentemente la discussione non raccoglie molti consensi, ma io provo ad insistere, magari i libri proposti non sono interessanti, proponete qualcosa di diverso per domani

    IL LIBRO DEL 28 gennaio è: "La pelle di zigrino" di Balzac



    Un giovane ambizioso, fragile e idealista, è spinto al suicidio dalla miseria e da una passione infelice. Dopo aver speso i suoi ultimi denari alla roulette si ritrova in una bottega d'antiquario, dove uno sconosciuto dai tratti demoniaci gli offre in dono un talismano, la pelle di zigrino, che potrà esaudire ogni suo desiderio ma si restringerà ogni volta che ne verrà esaudito uno, mentre la vita del giovane diventerà sempre più breve. Il talismano, come ogni dono diabolico, mostra ben presto il suo terribile potere. È il Balzac più fluviale e visionario che si mostra in queste pagine, in cui le disgressioni filosofiche si succedono a notazioni naturalistiche, in un'ansia enciclopedica che prelude al romanzo di idee novecentesco.

    Molto intense le pagine finali dove il protagonista realizza che un solo desiderio sarà sufficiente per esaurire la pelle di zigrino ridotta alle dimensioni di un francobollo, inquietante il personaggio dell'antiquario.

    Un Balzac decisamente diverso dal suo solito, e forse proprio per questo consigliabile ance a chi non ama particolarmente il grande autore francese.
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  7. #7
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    Sono arrivato alla lettura di questo romanzo in modo piuttosto tortuoso. Leggendo il saggio di Salvatore Sechi sulla storia del PCI che si intitola proprio "La pelle di zigrino" e che inizia così: "La pelle di zigrino progressivamente si restringe. La vicenda del talismano magico di Raphael de Valentin può essere anche quella del PCI, questa formazione politica originale nella storia del moderno partito di massa."
    Incuriosito da questo accenno ho letto anche il romanzo di Balzac che è molto diverso dai successivi "Papà Goriot", "Il giglio nella valle" e Il colonnello Chabert" ma che affascina per la rielaborazione del mito di Faust, prima di lui affrontato da giganti come Marlowe, Goethe e Lessing.

  8. #8
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    è uno dei libri di Balzac che più mi a incuriosito ed affascinato, l'ho letto dopo averne lette diversi dello stesso autore e confesso ce inizialmente sono rimasto un po' spiazzato, il mito di Faust è rielaborato in maniera superba.
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  9. #9
    Master Member L'avatar di Rosy
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    [QUOTE=walt;7010]IL LIBRO DEL GIORNO 27 GENNAIO E': "Se questo è un uomo" di Primo Levi
    E' stata un'idea felicissima; la migliore che avresti potuto avere!
    Per quanto riguarda i pochi consensi, io non ho capito ( scusa la mia demenza) se questo libro al giorno deve seguire qualche...canone; se può essere qualunque, a discrezione di chi lo sceglie; se se se...
    Dimmi tu.
    Perchè non vorrei scrivere scicchezze o ...andare fuori tema!
    ciao
    Rosy

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  10. #10
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    nessun canone, il primo che scrive per ogni giorno decide qual'è il libro di cui parlare per l'intera giornata, pubblica la trama, una piccola recensione e magari, se vuole, qualche nota sull'autore, nulla di più, mettere la data di fianco al titolo serve solo per pubblicare un unico titolo al giorno, poi tutte le eventuali evoluzioni sono ben accette
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  11. #11
    Master Member L'avatar di Rosy
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    nessun canone, il primo che scrive per ogni giorno decide qual'è il libro di cui parlare per l'intera giornata, pubblica la trama, una piccola recensione e magari, se vuole, qualche nota sull'autore, nulla di più, mettere la data di fianco al titolo serve solo per pubblicare un unico titolo al giorno, poi tutte le eventuali evoluzioni sono ben accette
    ok grazie appena ho mezz'ora ci provo cioa buona domenica sotto il nevischio!!!!!!!!!!!!!!! Rosy
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    M.Medeiros

  12. #12
    Io L'avatar di dolores
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    Perché il vero rivoluzionario non è il pessimista, ma l'ottimista.

    IL LIBRO DEL 29 GENNAIO E': "Diario clandestino" di Giovannino Guareschi.



    Non è un vero e proprio Diario, piuttosto una serie di pensieri, vignette, riflessioni, aneddoti e racconti di vita quotidiana durante la prigionia di Guareschi nel lager.
    Giovannino Guareschi è uno scrittore che parla direttamente al mio cuore e mi svela il tipo di essere umano che vorrei essere: una persona aperta, curiosa, che si fa toccare e provocare dalla realtà circostante, qualunque essa sia, accettandone la sfida.

    Questo libro è una bellissima testimonianza di che cosa sia un essere umano con le sue fragilità, i suoi limiti, e nello stesso tempo la sua dignità e irriducibilità.

    "Non abbiamo vissuto come i bruti
    Non ci siamo rinchiusi nel nostro egoismo. La fame, la sporcizia, il freddo, le malattie, la disperata nostalgia delle nostre mamme e dei nostri figli, il cupo dolore per l'infelicità della nostra terra non ci hanno sconfitti.
    Non abbiamo dimenticato mai di essere uomini civili, uomini con un passato e un avvenire."

    Grazie Giovannino!





    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  13. #13
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    è un libro a me assolutamente sconosciuto,ovviamente Guareschi è molto più famoso per don Camillo, ma quest'opera sembra sicuramente essere altrettanto interessante,seppure di tutt'altro genere, non escludo di inserirlo nei prossimi acquisti grazie per avermi tolto l'incombenza, almeno per oggi di scegliere "Il libro del giorno"
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  14. #14
    Io L'avatar di dolores
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    Quote Originariamente inviato da walt Visualizza il messaggio
    è un libro a me assolutamente sconosciuto,ovviamente Guareschi è molto più famoso per don Camillo, ma quest'opera sembra sicuramente essere altrettanto interessante,seppure di tutt'altro genere, non escludo di inserirlo nei prossimi acquisti grazie per avermi tolto l'incombenza, almeno per oggi di scegliere "Il libro del giorno"
    Prego walt, è stato un vero piacere, sia per te che per Guareschi. Vi amo tutti e due
    E l'unico sul Forum che sembra apprezzare come me Guareschi è Sir Galahad, e naturalmente amo anche lui
    A parte questo, "Diario clandestino" è un piccolo-grande libro che fa ridere, fa piangere, fa riflettere... insomma, merita.
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  15. #15
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    Quote Originariamente inviato da dolores Visualizza il messaggio
    E l'unico sul Forum che sembra apprezzare come me Guareschi è Sir Galahad
    No, no, ci sono anch'io! Anche se sono più un'amante dei libri di Don Camillo che degli altri

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