Maggio

Il capriccio dei rami e il bel frastaglio
delle puberi fronde
sulla grigia del ciel monotonia
disegna il noce dell'orto; le gronde
borbottan la tediosa litania
della implacabil piova. Entro la nebbia
diventan larve gli alti castagneti
e i tuguri che fumano e la oscura
montagna. Immersi nell'erba, i frutteti
piegan sotto la furia
delle gocce; il torneo cessar le rondini,
la pioggia le impaura.

(Pollone, 8 maggio 1882 - Giovanni Camerana)