Per Cecilia che dice di non averlo mai visto(e anche per gli altri che non l'hanno visto naturalmente) ecco il video del servizio tgr rai sulla presentazione del mio primo libro
Per Cecilia che dice di non averlo mai visto(e anche per gli altri che non l'hanno visto naturalmente) ecco il video del servizio tgr rai sulla presentazione del mio primo libro
Visto! Ora che "visivamente" ho visto l'attrice che ha letto un pezzo del tuo libro, Marina Tagliaferri, l'ho riconosciuta subito
Bella soddisfazione, direi! Complimenti..
Ho quasi finito il romanzo e ci rileggeremo presto per le mie impressioni.
Ciao!
Una bella iniziativa a cui parteciperò oggi nella magica biblioteca di San Giorgio a Cremano (città di Massimo Troisi). Un modo intelligente per celebrare l'8 marzo
Ecco finalmente la mia impressione sul libro di Annamaria:
“Si può descrivere il dolore? No. E non perché è un nome astratto. Semplicemente perché non esistono aggettivi, metafore o qualsiasi immagine per esprimerlo per intero. E’ il vuoto nero nel quale sprofondi senza appigli, è i graffi sull’anima che non sanguina, è soffocare continuando a respirare è...il dolore.”
Tre donne, tre amiche. Giunte a un binario della vita in cui si tirano le somme. Hanno circa cinquant’anni, ma un vissuto importante.
- Benedetta, casalinga, sposata da 30 anni con un marito, Giovanni, dai baci dal “sapore stantìo”. Tre figli maschi.
- Eleonora, insegnante, anch’essa tre figli – due femmine e un maschio. Vive il matrimonio come un peso difficile da sopportare, soprattutto perché il marito, appesantito dagli anni e definito “pachiderma” dalla moglie, ha ancora appetiti sessuali che lei non ricambia con lo stesso trasporto.
Carmen, giornalista di carriera. Single, vive con il gatto Pucci, un soriano molto affettuoso. Rossa di capelli e corteggiata da molti uomini, soffre di incubi terribili.
Questo il quadro delle tre figure femminili del romanzo, che si interseca e si sussegue fra battute esilaranti e momenti di riflessione. Non è facile per loro mettere a nudo le loro angosce, le loro preoccupazioni e i loro fallimenti. Lo stare insieme non è un modo per confrontarsi, ma per passare momenti spensierati e staccare la spina dal presente.
Per Carmen, invece, il tormento è quasi palpabile. Telefona alle amiche e preannuncia, con la voce rotta, un viaggio di lavoro, in cui non sarà rintracciabile. Prega le amiche di non preoccuparsi e prende il volo verso lidi sconosciuti.
Ma le amiche, preoccupate, iniziano a indagare sui motivi di tale scomparsa, convinte sempre più che qualcosa nel discorso di Carmen non le ha convinte.
Ma appena si muovono in varie direzioni, scoprono cose davvero inimmaginabili. Ma avranno fatto davvero bene?
Interessante la caratterizzazione dei personaggi, che puntano l’indice su tematiche quanto mai attuali. Dall’amicizia tra donne, ai rapporti affettivi, ai legami tra omosessuali. Uno spaccato di società che ci scorre davanti agli occhi come a un vecchio film, dove i ruoli si soverchiano e si amalgamano.
La scrittrice sa creare un mix di napoletanità - con alcune frasi in dialetto che rendono maggiormente il significato dell’azione – e di emotività, in cui un silenzioso dolore serpeggia fra i personaggi della storia.
Un romanzo che, forse, aiuterà a capire un universo femminile dalle mille sfaccettature, in cui l’uomo non ne esce vincitore. Ma, in realtà, non ci sono né vincitori, né vinti. C’è la vita di ogni giorno.
Ciao!
Cecilia
mi piace molto, Cecilia, questa tua recensione.. Mi invoglia ancora di più a leggerlo.
E comincio stasera!!!!!!!!!!!!!!!
ciao
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Grazie a Cecilia per la bellissima e lusinghiera recensione. E grazie a Rosy per la lettura
Riletti i giudizi già espressi, mi riesce veramente difficile aggiungere qualcosa di originale.
Allora sarò banale e lascerò ...che il mio pensiero arrivi a ruota libera!
Romanzo partito quasi in sordina, almeno per me. Poi la vicenda prende il largo, e le tre figure di donne diventano quasi tre amiche: si legge con avidità, aspettando il seguito della loro storia.
Più di una donna, penso, troverà dei punti in comune con una di loro; perchè sono donne di oggi, ciascuna a suo modo tormentata.
Bella la storia degli omosessuali come co-protagonisti principali. Trattata con grande delicatezza , con sensibilità.
Io ho sofferto, leggendo questa storia. Ho sofferto ogni momento.
Ma dato che sono nota come quella che ama le poesie e le storie d'amore, purchè siano tristi, qui andavo a nozze!
Le parti più dolorose sono state per me quelle riguardanti il rapporto tra Eleonora ed il marito .
Bruno: un uomo buono ed innamorato, senza grosse colpe, se non quella di non essere più il "fusto" di un tempo, e di desiderare ancora come appena sposato una moglie frustrata ed abbastanza antipatica. Ho odiato ogni frase cattiva da lei pronunciata: mi venivano moti di rabbia. E faceva bene, il buon Bruno, a chattare paroline hard con le sconosciute, con una moglie così odiosa.
Benedetta mi è sembrata più che altro una vittima. Di un matrimonio mal riuscito, di una famiglia pesante in ogni senso, di una vita che le stava stretta.
Ho visto di buon occhio il suo dietro-front finale: evvai Benedetta! c'è un bel primario scapolo che aspettava proprio te!!!!!!!!!!
Carmen:la più bella , grintosa, in carriera, ma in fondo sola, tanto da non rivelare alle amiche il motivo della sua sparizione.
Io lo avevo immaginato, ma è stato bello lo stesso scoprirlo nelle ultime pagine: avevo gli occhi umidi. (Non lo dirò, per chi non lo ha ancora letto!)
La storia dell'aggressione dà al romanzo anche una sfumatura di giallo ( che per un'amante del genere non guasta mai), ma è la storia nel suo complesso che soddisfa il palato del lettore.
Anna, direi che hai fatto centro: AD MAIORA!
E per concludere, permettetemi di citare un paio di frasi che mi hanno colpita ( sapete che io sottolineo....).
"Si può descrivere il dolore? No. E non perchè è un nome astratto .
Semplicemente perchè non esistono aggettivi, metafore o qualsiasi immagine in grado di esprimerlo per intero.
E' il vuoto nero nel quale sprofondi senza appigli, è i graffi sull'anima che non sanguina, è soffocare continuando a respirare, è...il dolore".
E l'explicit, struggente?
"Uscirono nella piazza che un cielo chiaro, pulito dal vento rendeva ancora più bella.
Il colonnato della chiesa erano due braccia aperte pronte ad abbracciare Napoli e la sua gente.
Si avviarono in silenzio tenendosi per mano. Arrivarono a via Caracciolo, al mare.
Ora Capri dormiva tranquilla adagiata nel suo letto azzurro e coperta solo dal sottile velo della foschia.
Le tre donne si fermarono: sul viso un sorriso sereno, gli occhi persi oltre l'orizzonte e la mente via, verso il futuro".
Dimenticavo: Quanto ami la tua bella Napoli, Anna!
Si coglie in ogni riga, in ogni singola parola. E tanto amore mi commuove.
Rosy
I faraglioni visti da me.
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" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Grazie Rosy! Anche tu mi hai fatto commuovere. Sì è vero io amo la mia Napoli. Moltissimo. Ne riconosco i difetti e i problemi, ma l'amo!
Ora vorrei segnalarvi un'intervista che andrà in onda domani e rilasciata da me(non ridete!) a Demetrio Brandi giornalista presidente di "Racconti nella rete"
Ecco il comunicato e il link per ascoltarla
Sabato 24 marzo alle ore 12 sulle frequenze di RMS Radio Massarosa Sound, Fm 94.800, va in onda la 140^ puntata della rubrica settimanale RMS Autori a cura di Demetrio Brandi. Ospite della trasmissione ANNAMARIA VARGIU’ che parlerà del suo libro “Oltre l’orizzonte” (Edizioni Smasher)
Radio Massarosa Sound - R M S - Fm 94.8
www.rmsradio.it
Il giorno 03/04/2012 presso la Libreria Loffredo in Via Michele Kerbaker19, Napoli alle ore 18:00 sarà presentato l'ultimo libro della scrittrice Annamaria Vargiù.
Interverranno oltre all'autrice:
L'editore Giulia Carmen Fasolo
Il relatore Adriano Albano ( Giornalista RAI )
Letture a cura del noto attore napoletano Rosario Verde
Interventi musicali a cura della band Ephesar
Ciao sono due giorni che cerco invano di caricare qualche foto della presentazione, allora ho deciso di mettere il link. Se qualcuno è interessato può vederle qui
http://www.facebook.com/media/set/?s...1&l=5993a6a95a
Cari amici, rieccomi dopo una lunga assenza dovuta a motivi importanti.Volevo condividere con voi la gioia di un notevole successo del libro.Sto avendo commenti e recensioni molto positivi, ma quello che più mi colpisce è vedere come tante donne si sono ritrovate e addirittura molti mi hanno detto che vorrebbero un seguito perchè hanno avuto difficoltà a lasciare i personaggi del libro. Naturalmente il seguito non ci sarà, ma io sono comunque felice. Grazie ai lettori!
Ragazzi sabato ci sarà un'altra presentazione in un luogo molto affascinante, la biblioteca di San Giorgio a Cremanowww.bibliotecasangiorgio.it/
Sarà presentato, sabato 26 maggio 2012, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano, in Villa Bruno, il libro “Oltre l'orizzonte” scritto da Annamaria Vargiù, Edizioni Smasher.
Ne danno una lettura, tutta al femminile, Lucia di Miscio, dell'Ass. Gunaiké, Dora Melchiorre, Rosaria Lenoci e l'autrice, modera Oriana Russo.
Nel corso dell'evento reading di brani tratti dal libro e interventi musicali degli Ephesar.
Mi fate un In bocca al Lupo?
Anna,
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Certo!
Il più grande possibile
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
Sono ancora a tempo.
IN BOCCA AL LUPO!
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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