"Adesso considera un po' questi qua davanti. hanno preoccupazioni, contano i chilometri, pensano a dove devono dormire stanotte,
quanti soldi per la benzina, il tempo, come ci arriveranno...
e in tutti i casi ci arriveranno lo stesso, capisci.
Però hanno bisogno di preoccuparsi e d'ingannare il tempo con necessità fasulle o d'altro genere...

Jack Kerouac – “On the road” - 1957


Alberto e Giulio tentano di convincerci che perdere la Death Valley e’ stato imperdonabile : le dune di sale,
Zabriskie Point, i Pink Floyd ecc ecc
Ed io con la voce del Padrino Corleone/ Marlon Brando “ Ci hanno fatto un offerta che non si poteva rifiutare”
Insomma se avete letto il topic precedente avrete capito. Pero’ un pochino avevano ragione.
Intanto il professorino protesta…”Ehi io non ho mai guidato…ora tocca a me” Sapendo la sua non particolare abilita’ nella guida e preso atto che non
c’è il sedile passeggero eiettabile alla James Bond,lo ammonisco: “Guarda che quel foglio rosa che ti hanno regalato e’ la patente...non la licenza di uccidere."
E va bene dai…non incontreremo certo ora i bisonti sulla strada.


SANTA MONICA

Mentre arriviamo neanche a farlo apposta dalla radio ci accompagnano le note di “Get Around”dei Beach boys …la cantiamo anche noi con tanto di coretto di cui per fortuna non esiste nessuna
registrazione audio ( avevamo con noi un registratore portatile Hitachi con il microfono e tenevamo una specie di diario giornaliero...
audiocassetta purtroppo andata perduta)


Un tizio ci consiglia l’HOTEL CALIFORNIA…figo!!! Ci avviciniamo baldanzosi alla reception dove
una signora ci dice che ha giusto una camera per la notte..e vai! Ma quando chiediamo il prezzo ci spara una cifra folle.
“Signora la vogliamo affittare per una notte, non vogliamo comprarla “! (E comunque la foto di copertina del disco e’
di un albergo che si trova a Los Angeles, il Beverly Hills Hotel.)
Cavolo e’ quasi tutto prenotato…guarda se come ciliegina sulla torta non ci tocca dormire in macchina….alla finetroviamo un altro hotel… dove ci riceve una donna vagamente somigliante a Morticia della famiglia Addams
Notiamo su una parete una foto dei Marines in Vietnam…qualcuno di noi dice “bella!” (la foto)
Morticia molto sbrigativa: “Si , siamo molto orgogliosi dei nostri ragazzi….visa o mastercard?
Ah ecco….
... va be’ci da una bella camera, con una lavatrice di 7 kg…e’ quello che ci vuole.
Santa Monica ci e’ sembrata minimalista, raffinata,
piu’ progressista se mi passate il termine, rispetto ad altre parti dell’America piu’ conservatrice e piu’ razzista che abbiamo conosciuto.

Facciamo un salto a VENICE che non dista molto. Oltre a ciclisti ,tandem, bambini ,skate-boards ecc e’ la folla variopinta e l’atmosfera che ti rapisce… trovi sia il vecchio hippie coda con coda di cavallo maglietta “The way we were”
che i bikers di 50/60 anni con pancetta strizzati in giubbini di cuoio. Giocolieri, band musicali , insomma un gran bel casino (senza accento)
Sicuramente Venice e’ piu’ stravagante e alternativa rispetto a Santa Monica.

Troviamo un baretto in puro stile west coast . Mentre sorseggiamo un coloratissimo frullato biologico (
sono molto salutisti da queste parti) ci divertiamo a veder scorrere tutta questa umanita’. Il frullato ci viene preparato preparato da una ragazza
“molto bionda molto abbronzata con un bel sorriso e la maglietta dei Van Halen”
Questa la descrizione che fece Giulio con gli occhi a cuoricino che si innamoro’ all’istante…dimenticando anche di dire molto tettona.
Ma forse non era “politicamente corretto”.
Pero’ lo devo dire… le ragazze californiane… wow!
Certo anche i ragazzi non sono male , qui e’ la culla del fitness.Ma e’ un argomento che ci interessa …il giusto.
Ritorniamo a Santa Monica. Eccoci davanti all’oceano sulla spiaggia di baywath … il sole si tuffa nell’oceano Pacifico.Siamo cosi stanchi che se passasse Pamela Anderson forse riusciremmo ad alzare un sopracciglio tipo Gatto Silvestro quando vede Titti.Arriviamo al molo che e’ l’attrazione turistica principale e alla fine della strada. “End of Route 66”.
Sembra impossibile ma ce l’abbiamo fatta.
Ultimo giorno…ognuno di noi decide da solo come passare le ultime ore
Abbiamo bisogno di stare con noi stessi…e di pensare. Siamo felici per quello che abbiamo visto e fatto o tristi perche’ sta finendo?
Cosi chi la passa in spiaggia a contemplare il mare, chi in giro …la sera mi ricordo che abbiamo mangiato un ottima zuppa di granchio con gli ultimi dollari rimasti.
Dobbiamo considerare il drop off e la riconsegna della macchina a Los Angeles di cui non so dirvi nulla…solo che per entrarci siamo entrati un attimo nel panico…nodi stradali a
12 corsie di traffico assurdo… poi alla fine qualche santo ci aiuta.. perche’ riusciamo a districarci.
Abbiamo saputo dopo che gli elicotteri che vedevamo volare sopra le nostre teste sono li allo scopo di limitare gli intasamenti.
E mi e’ venuta in mente una battuta di un comico americano:
“Una volta ho attraversato la California in macchina in sei giorni.
Mi ci sono voluti quattro giorni per guidare e due per ripiegare le cartine.”

In teoria avremmo dovuto passare due giorni qui…invece per le note vicende
abbiamo visto solo la strada verso l’aereoporto. Sotto un cielo color zabaglione e con un umidita impressionante ,
riconsegnamo la macchina. Sono fermamente convinto che se
strusciamo ancora la carta di credito vedremmo uscire la scritta “non ti preoccupare…l’essenziale e’ invisibile agli occhi”

L’aereo taglia le nuvole. Siamo stanchi, dimagriti, e letteralmente senza un soldo…ma soddisfatti.
Ne avremo di cose da raccontare durante l’inverno! E mai avrei pensato allora che le avrei scritte e fatte leggere .

continua...ma tranquilli, solo per delle brevi considerazioni finali.