"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario."
Primo Levi
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"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario."
Primo Levi
Per me la più piccola parola è circondata da acri ed acri di silenzio, e perfino quando riesco a fissare quella parola sulla pagina mi sembra della stessa natura di un miraggio, un granello di dubbio che scintilla nella sabbia.
Paul Auster
Albert Schweitzer:
Verrà un momento in cui l'opinione pubblica non tollererà più divertimenti basati sul maltrattamento e l'uccisione degli animali
(citato in Tom Regan, Gabbie vuote, trad. di M. Filippi e A. Galbiati, Sonda 2005, p. 231)
Due frasi che mi sono piaciute:
Si dimentica troppo spesso che i vizi sono solo virtù impazzite e che, d'altro canto, la virtù non ha il monopolio della verità. (Franco Ferrarotti)
I poeti promettono meno ma mantengono di più dei filosofi. (Roberto Benigni)
"Der Verstand und die Fähigkeit ihn zu gebrauchen, sind zweierlei Fähigkeiten".
(Franz Grillparzer)
"La ragione e la capacità di farne uso sono due abilità distinte".
(Franz Grillparzer)
"Avevo compreso da tempo che non c'è cosa al mondo che non sia germe di un Inferno possibile; un volto, una parola, una pubblicità di sigarette potrebbe render pazza una persona, se questa non riuscisse a dimenticarli."
Jorge Luis Borges
Un uomo è morale soltanto quando considera sacra la vita come tale, quella delle piante e degli animali altrettanto di quella dei suoi simili, e quando si dedica ad aiutare ogni vita che ne ha bisogno.
(Albert Scweitzer)
Ricordai che un mattino ormai lontano nel tempo avevo trovato un bozzolo nella corteccia di un albero. Nell’involucro era già stato aperto un foro, chiaro indizio che la farfalla si preparava a venire alla luce. Aspettai qualche minuto, ma l’indugio sembrò troppo lungo alla mia impazienza. Allora, curvandomi sul bozzolo, presi a riscaldarlo con il mio respiro per affrettare il miracolo che infatti si verificò di lì a poco, sotto i miei occhi, con rapidità maggiore di quella consentita dalla natura.
Il bozzolo si dischiuse e ne uscì la farfalla: ma quale non fu il mio orrore quando mi accorsi che aveva le ali imperfette, mutilate, e che cercava invano, con frenetici sforzi, di spiegarle. Tentai di portarle aiuto, riscaldando ancora con il mio respiro il misero corpo tremante. Invano. Sarebbe dovuta nascere senza fretta e le sue ali avrebbero dovuto svilupparsi adagio adagio, al sole. Adesso era troppo tardi. Il tepore artificiale del mio alito l’aveva costretta ad apparire prima del tempo prestabilito. Dopo pochi secondi di accanita lotta, la povera farfalla mi morì sul palmo della mano. Quel minuscolo corpicino è, credo, il più greve crimine che pesi sulla mia coscienza. Perché, oggi, mi accorgo che è peccato mortale violare le leggi della natura. Non dovremmo affrettarci, non dovremmo essere impazienti: dovremmo obbedire con fiducia all’eterno ritmo del creato.
Nikos Kazantzakis, Zorba il greco
"Quid autem stultius iis, imo quid felicius, qui septem illis sacrorum psalmorum versiculis cotidie recitatis plusquam summam felicitatem sibi promittunt?"
"E chi è più folle, o anzi più felice, di coloro che, recitando ogni giorno sette versetti del salterio, si ripromettono una felicità infinita?"
Erasmo da Rotterdam - Elogio della follia
Citazione un po’ lunga, ma in realtà non abbastanza. Perché questo saggio di Orwell dedicato al più grande miracolo della natura, la primavera, meriterebbe di essere citato per intero. E di essere letto, riletto, riletto e ancora riletto. Per scolpirlo nella memoria e non scordare mai nemmeno per un istante la semplicità del suo monito.
George Orwell, Elogio del rospo (1946):
…Se distruggiamo ogni piacere nel corso della vita, quale specie di futuro ci prepareremo? Se non si sa godere per il ritorno della primavera, come faremo a essere felici in un’utopia che ci risparmi il lavoro? In che modo sfrutteremo il tempo libero, che le macchine ci largiranno?
Io ho sempre sospettato che, se i nostri problemi economici e politici verranno effettivamente risolti, la vita diventerà più semplice invece che più complicata, e che il tipo di piacere che si deriva nello scovare una primula precoce sarà ben maggiore del tipo di piacere che si deriva mangiando un gelato sull’aria di un Wurlitzer.
Credo che, conservando il proprio amore infantile per alberi, pesci, farfalle e – per tornare al punto di partenza – rospi, ci si prepara meglio un pacifico e onesto futuro, mentre invece sostenendo che nulla deve essere ammirato tranne l’acciaio e il cemento armato, si rende più probabile una situazione in cui gli esseri umani non avranno altro sfogo per le loro superflue energie se non l’odio e l’adorazione di un qualche duce.
Ad ogni modo, la primavera è arrivata anche a Londra N.1 e nessuno può impedirvi di goderne. Questo è un pensiero rassicurante. Quante volte mi sono fermato a osservare gli amori dei rospi o un paio di lepri impegnate in uno scontro di boxe tra i giovani stocchi del granturco, e ho pensato a tutte le persone importanti che sarebbero state liete di vietarmi quel piacere, solo che avessero potuto.
Ma, per fortuna, non possono. Finchè non siete veramente malato o soffrite la fame o avete paura o vi trovate rinchiuso in una prigione o in un villaggio turistico, la primavera è sempre primavera. Le bombe atomiche si ammassano nelle fabbriche, le polizie s’aggirano minacciose per le città, le menzogne piovono dagli altoparlanti, ma la terra continua a girare intorno al sole e né i dittatori né i burocrati, per quanto profondamente ostili alla cosa, sono in grado di impedirglielo.
La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. Appare... un po' qua e un po' là, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l'altro? A volte quello che sta sul cocuzzolo e sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi non sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme... e poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c'è un tracciato strano, un disegno senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba lì erano i ghirigori.
Antonio Tabucchi
"Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita".
Boris Pasternak
"La follia è il legame della società umana."
A parlare in prima persona è la follia.
“Insomma, nessuna società, nessun legame nella vita potrebbe essere gradevole o duraturo senza di me: né un popolo potrebbe sopportare a lungo il suo principe… né un maestro il suo discepolo, né un amico l’amico, né una moglie il marito, né un compagno il compagno… se non si ingannassero continuamente a vicenda, se non si adulassero, se non chiudessero prudentemente un occhio, se non si lusingassero vicendevolmente col miele della follia.”
Da "Elogio della follia" di Erasmo da Rotterdam
E’ chiara ed evidente l’ironia di Erasmo, la sua “follia”, alla quale noi oggi potremmo dare un nome diverso, invita alla tolleranza , alla generosità; è superiore ed evangelica allo stesso tempo, si contrappone, infine, ai poveri di spirito che si manifestano con l’avidità di apparire ad ogni costo.
:roll:
Questo brano da "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij lo cito spesso perché mi fa venire
la pelle d'oca, lo trovo tristemente attuale.
"Quando la madre abbraccerà il carnefice che fece straziare suoi figlio dai cani, e tutt'e tre proclameranno tra le lacrime: 'Tu sei giusto, Signore!', allora certo sarà il trionfo della conoscenza e tutto si spiegherà. Ma ecco, è proprio questo che mi blocca, è proprio questo che io non posso accettare. E mentre sono sulla terra mi affretto a prendere le mie misure. Vedi, Alëša, se vivrò anch'io... fino a quel momento, o se resusciterò per vederlo, potrà realmente accadere che io esclami con gli altri, vedendo la madre abbracciare il carnefice del suo bimbo: 'Sei giusto, Signore!', ma io questo non lo voglio esclamare.
Finché sono ancora in tempo, corro ai ripari e perciò rifiuto del tutto la suprema armonia. Essa non vale neanche una sola lacrima di quella bambina torturata che si batteva il petto con il suo piccolo pugno e pregava il "buon Dio" nel suo fetido anfratto, versando le sue lacrime invendicate. Non la vale, perché quelle lacrime sono ancora da riscattare. E dovranno essere riscattate, altrimenti non ci potrà mai essere neanche l'armonia. Ma come, come le riscatterai?
E' forse possibile? Vendicandole in seguito? Ma a che mi serve vendicarle, a che mi serve l'inferno per i carnefici, a che può rimediare l'inferno quando i bambini sono già stati martirizzati? E che armonia è questa, se c'è l'inferno? Io voglio perdonare, voglio abbracciare, e non che si continui a soffrire.
E se le sofferenze dei bambini sono servite a completare quella somma di sofferenze che era necessaria per il raggiungimento della verità, io affermo fin d'ora che tutta la verità non vale un simile prezzo.
[...]
Non è che non accetti Dio, Alëša, ma Gli restituisco nel modo più rispettoso il mio biglietto." (da I Fratelli Karamazov, Dostoevskij)
"Se tanta gente muore prima di aver imparato a vivere, è perché vive come se non dovesse mai morire".
(Daniel Defoe, Vita, avventure e piraterie del capitano Singleton)
In me non esiste questa necessità di sentirmi vivo solo perché voglio abbattere qualcuno: il mio desideriodi potere è molto più lungimirante: è costruirmi una buona mira con esercizi massacranti e non dover mai sparare neppure un colpo. A.Busi - SEminario sulla gioventù
Oltre all'intelligenza brillante, è la personalità di Karl Popper ad essere irresistibile:
"E' mia abitudine, ogni volta che vengo invitato a parlare da qualche parte, cercare di sviluppare alcune conseguenze delle mie vedute che ritengo siano inaccettabili per quel particolare pubblico."
Karl Popper, La ricerca non ha fine. Autobiografia intellettuale
C'è da morire dal ridere a leggere di come questa sua abitudine facesse uscire dai gangheri Wittgenstein in particolare. Si capisce che lui invece (Popper) si divertiva come un matto a vedere l'altro brandire e scaraventare attizzatoi atraverso la stanza. :lol::lol:
Meglio "Boccioniani" che Bocconiani! :lol::lol::lol: (anonimo toscano)
La morte non è nel non poter più comunicare, ma nel non poter più essere
compresi.
Pier Paolo Pasolini
"La vita si può capire solo all'indietro, ma si vive in avanti".
S.Kierkegaard
:-P:-P
Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza.
Cesare Pavese.
Su tutti i muri vi erano manifesti eccitanti che, a lettere cubitali, ardenti come fiaccole, esortavano la nazione a prendere finalmente la parte degli uomini contro le macchine, ad accoppare finalmente i ricchi grassi, ben vestiti e profumati, i quali con l’aiuto delle macchine spremevano il grasso dal prossimo, ad accopparli insieme con le loro grandi automobili dal rombo maligno e diabolico, a incendiare finalmente le fabbriche e a ripulire e spopolare la terra violentata affinchè vi ricrescesse l’erba, e quel mondo polveroso di cemento potesse ridiventare prato, foresta, brughiera, fiume e palude.
Herman Hesse, Il lupo della steppa
La maggioranza delle persone non ci interessa per niente, continuavo a pensare, quasi tutti quelli che ci capita di incontrare non ci interessano affatto, non hanno da offrirci altro che la loro inermità di massa e la loro stupidità di massa, e per questa ragione quasi tutti ci annoiano, sempre e dovunque, e naturalmente non hanno niente a che fare con noi. Sono stati loro stessi a rendersi insulsi e privi di interesse ai nostri occhi, pensavo, migliaia, decine di migliaia, milioni di persone, se guardiamo a ritroso il corso della storia.
Thomas Bernhard, A colpi d'ascia
Non sono incline a festeggiamenti e mimose (la maggior parte della gente dimentica che l'8 marzo non è una festa), ma
mi fa piacere citare una donna che amo molto.
"Non sono gli individui a essere responsabili del fallimento del matrimonio: è la sua stessa istituzione
a essere originariamente perversa."
Simone de Beauvoir
Non è di qualche personaggio famoso, ed è pure ...antifemminista, ma mi è piaciuta lo stesso.
"La donna ideale deve soddisfare l'anima, lo spirito, i sensi.
Non trovando riuniti i tre requisiti nella stessa persona, è consentito il frazionamento."
Anonimo.
Rosy
Da incorniciare:
La verità non si insegna; bisogna scoprirla, conquistarla. Pensare, farsi una coscienza. Non cercare uno che pensi per voi, che vi insegni come dovete essere liberi. Qui si vedono gli effetti: dagli effetti risalire alle cause, individuare il male. Strapparsi dalla massa, dal pensiero collettivo, come una pietra dall’acciottolato, ritrovare in se stessi l’individuo, la coscienza personale. Impostare il problema morale.
Domani, appena toccherete col piede la vostra terra, troverete uno che vi insegnerà la verità, poi un secondo che vorrà insegnarvela, poi un quarto, un quinto che vorranno tutti insegnarvi la verità in termini diversi, spesso contrastanti.
Bisogna prepararsi qui, “liberarsi” qui in prigionia, per non rimanere prigionieri del primo che v’aspetta alla stazione, o del secondo o del terzo.
Ma passare ogni parola loro al vaglio della propria coscienza e, dalle individuate falsità d’ognuno, scoprire la verità.
Giovannino Guareschi, Diario Clandestino
Sai che invece secondo me non è per nulla antifemminista?
Se dessimo retta a quel presupposto costringeremmo tutte le donne alla perfezione non accettandone mai gli umani limiti.
Io credo che sia un bell'atto di amore (che vale sia per gli uomini che per le donne) il fatto di voler bene a una persona con tutti i pregi e difetti che la caratterizzano.
Amare la perfezione è troppo facile e anche un po' vigliacco secondo me.
L'infelicità abitualmente segue la linea femminile. Come certe anomalie genetiche, passa di madre in figlia. Passando, invece di smorzarsi, diviene via via più intensa, più inestirpabile e profonda. Per gli uomini quella volta era molto diverso, avevano la professione, la politica, la guerra; la loro energia poteva andare fuori, espandersi. Noi no. Noi per generazioni e generazioni, abbiamo frequentato la stanza da letto, la cucina, il bagno; abbiamo compiuto migliaia e migliaia di passi, di gesti, portandoci dietro lo stesso rancore, la stessa insoddisfazione. Sono diventata femminista? No, non temere, cerco soltanto di guardare con lucidità ciò che sta dietro.
(Va' dove ti porta il cuore. Susanna Tamaro)
" QUANDO L'ULTIMO ALBERO SARA' STATO ABBATTUTO, L'ULTIMO FIUME AVVELENATO, L'ULTIMO PESCE PESCATO, VI ACCORGERETE CHE NON SI PUO' MANGIARE IL DENARO".
Orso in Piedi ( tribù dei Sioux)
:-P:-P
La miseria rende ladri, e quelli che per ora sono soltanto dei disoccupati saranno presto anche ladri. E' inutile, se non sradicate tali mali, punire i ladri ricorrendo a una giustizia più eclatante che giusta o efficace. In definitiva, voi lasciate che crescano fin da ragazzi in condizioni tali da essere fatalmente destinati ad una vita criminale, poi li punite. In altre parole, voi punite i ladri che voi stessi avete creato.
Thomas More, Utopia
L'ansia è sempre un vuoto che si genera tra il modo in cui le cose sono e il modo in cui pensiamo che dovrebbero essere; è qualcosa che si colloca tra il reale e l'irreale.
Charlotte Joko Beck, Niente di speciale, 1993
E’ vero che la vita è insopportabile, solo che alla maggior parte delle persone è stato insegnato a fingere che non lo sia. Ogni tanto qualcuno si suicida o finisce in manicomio, ma per la maggior parte la massa continua a tirare avanti fingendo che tutto sia normalmente piacevole.
Charles Bukowski, Shakespeare non l'ha mai fatto
Quant'è vero...
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.
Madre Teresa di Calcutta
...Sul finire del 1951, quando il grande fiume ha spaccato gli argini e ha allagato i campi felici della Bassa e da lettori stranieri mi sono arrivati pacchi di indumenti e coperte << per la gente di Don Camillo e di Peppone >>, allora mi sono commosso come se, invece di essere un cretino qualsiasi, fossi un cretino importante.
Quello che dovevo dire sulla Bassa e sul “Mondo Piccolo” l’ho già detto nel primo volume. A distanza di cinque anni mi ritrovo perfettamente d’accordo con me stesso.
Io non so la sorte che toccherà a questa seconda ondata di storie e non me ne preoccupo. Io so che quando ero ragazzo, mi sedevo spesso sulla riva del grande fiume e dicevo: << Chi sa se, quando sarò grande, riuscirò a passare sull’altra riva! >>.
Sognavo di conquistare una bicicletta.
Adesso ho quarantacinque anni e ho conquistato la bicicletta. E spesso vado a sedermi come allora sulla riva del grande fiume e, mentre mastico un filo d’erba, penso: << Si sta meglio qui, su questa riva >>.
E ascolto le storie che mi racconta il grande fiume, e la gente dice di me: << Più diventa vecchio, e più diventa svanito >>. Invece non è vero perché io sono sempre stato svanito.
Grazie a Dio.
Giovannino Guareschi, prefazione a Don Camillo e il suo gregge
George Bernard Shaw:
«La missione di ogni uomo consiste nell’essere una forza della natura e non un grumo agitato di guai e di rancori che recrimina perché l’universo non si dedica a renderlo felice».
:-P:-P
Soffrire è sempre colpa nostra.
Cesare Pavese
"Bisogna avere fiducia nell'uomo, soprattutto nei giovani, altrimenti l'uomo non dovrebbe avere lo spirito di conservazione". E' una frase di Primo Levi che ho ascoltato su Rai Storia questa mattina.