Il caffè è buono.
A qualsiasi ora, in qualsiasi versione, fatto con qualunque macchina.
Nelle mie vene scorre caffè
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Il caffè è buono.
A qualsiasi ora, in qualsiasi versione, fatto con qualunque macchina.
Nelle mie vene scorre caffè
Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro.
Eduardo De Filippo * Fantasmi
Allegato 2483
'na tazzulella e cafè
Murolo-Arbore
https://www.youtube.com/watch?v=uxYC9-FCsrk
Questo è il mio contributo al concorso sul caffè e Napoli proposto da Elvira.
Si doveva continuare un incipit, io ho scelto quello del caffè sospeso.
PER TE
Una volta, a Napoli, quando uno prendeva un caffè al bar ed era particolarmente allegro, invece di uno ne pagava due. Il secondo era per il cliente successivo. Ogni tanto poi c'era qualcuno che si affacciava al bar e chiedeva se c'era un "caffè sospeso". Insomma, come dire, era un caffè offerto all'umanità. Anche io oggi vorrei lasciare un caffè sospeso... per te, per trovare, in quella perduta tradizione, il tuo sorriso imbarazzato che si trasforma in piacere e il tuo sguardo stupito allargarsi su questa città che ti ricorda che la vita è bella
DarkCoffee! :yeah: http://www.scompaginando.it/custompr...filepic1_1.gif
Un caffè ... futurista
Moka
Sensazione fisica
Nero. Più nero. Troppo nero.
Moka.
Il sonno ruzzola giù dalle scale
della stanchezza.
Una voglia pazza d'intorno
ai nervi,
gira, gira, gira.
Il desiderio - ginnasta incomparabile -
a salto mortali nel cervello.
Le idee: mazzi di fiori,
grandi, grandi,
senza gambo,
pigiati nel vaso del cranio.
Gli occhi smisurati in ridda
dietro profili di cose strane.
Benessere.
Strappo acuto.
Forse vertigine,
Subitaneo smarrimento.
Ripresa la galoppo, per ogni fibra,
dei turbini del caldo eccitante.
Infine massaggio di mani
di negre bruttissime
su tutta la pelle,
ilarità del passaggio leggero
di una mammella floscia lungo la schiena.
Moka.
Nero nero.
Luciano Folgore
Allegato 2484
Cafè Terrace at night
Vincent Van Gogh
Saggezza caffeinica:
Allegato 2486
Caffè Piccolo albero delle Rubiacee, coltivato nelle regioni tropicali per i suoi semi che, torrefatti e macinati, servono a preparare una bevanda (infuso) tonica per il suo contenuto di caffeina; l'aroma caratteristico è dato dal caffeone, sostanza oleosa che si forma nella torrefazione; il caffè è originario dell'Etiopia; è stato introdotto in America nel 1718 ed il maggiore produttore è il Brasile. L'uso della bevanda fu introdotto in Europa nel XVI secolo dai veneziani.
Allegato 2485
"A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco"
Erri De Luca
Allegato 2492
Caffè Florian a Venezia
È il più antico caffè italiano e rappresenta uno dei simboli della città lagunare. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di Alla Venezia Trionfante, fu ben presto ribattezzato dagli avventori "Floriàn", dal nome del proprietario nel dialetto veneziano.
Allegato 2489
All'americana
(Edward Hopper, Automat)
Allegato 2491
http://youtu.be/EVtCV6OFKcg
Jacques Prévert
La Grasse Matinée
Il est terrible
le petit bruit de l’œuf dur cassé sur un comptoir d’étain
il est terrible ce bruit
quand il remue dans la mémoire de l’homme qui a faim
elle est terrible aussi la tête de l’homme
la tête de l’homme qui a faim
quand il se regarde à six heures du matin
dans la glâce du grand magasin
une tête couleur de poussière
ce n’est pas sa tête pourtant qu’il regarde
dans la vitrine de chez Potin
il s’en fout de sa tête l’homme
il n’y pense pas
il songe
il imagine une autre tête
une tête de veau par exemple
avec une sauce de vinaigre
ou une tête de n’importe quoi qui se mange
et il remue doucement la mâchoire
doucement
et il grince des dents doucement
car le monde se paye sa tête
et il ne peut rien contre ce monde
et il compte sur ses doigts un deux trois
un deux trois
cela fait trois jours qu’il n’a pas mangé
et il a beau se répéter depuis trois jours
Ça ne peut pas durer
ça dure
trois jours
trois nuits
sans manger
et derri ère ces vitres
ces pâtés ces bouteilles ces conserves
poissons morts protégés par les boîtes
boîtes protégées par les vitres
vitres protégés par les flics
flics protégés par la crainte
que de barricades pour six malheureuses sardines…
Un peu plus loin le bistro
café-crème et croissants chauds
l’homme titube
et dans l’intérieur de sa tête
un brouillard de mots
un brouillard de mots
sardines à manger
œuf dur café-crème
café arrosé rhum
café-crème
café-crème
café-crime arrosé sang!…
Un homme très estimé dans son quartier
a été égorgé en plein jour
l’assassin le vagabond lui a volé
deux francs
soit un café arrosé
zéro franc soixante-dix
deux tartines beurrées
et vingt-cinq centimes pour le pourboire du garçon.
Il est terrible
le petit bruit de l’œuf dur cassé sur un comptoir d’étain
il est terrible ce bruit
quand il remue dans la mémoire de l’homme qui a faim.
Allegato 2493
Al Salon indien del Grand Café Capucines...
Nacque il cinematografo, con le proiezioni dei fratelli Lumières.
Allegato 2494
Il caffè è anche pensiero
http://palazzomorando.altervista.org...esto/Caffe.jpg
Il caffè è anche ingiustizia e sfruttamento
Allegato 2495
Ah! Il caffè della mattina! http://minpepp.altervista.org/_alter...ley/coffee.gif
P.S.: Scusate dei miei interventi poco istruttivi. Diaciamo che io sono la parte dei 360° più inutile ahahahah ^^
Come sarebbe a dire "poco istruttivo"... ?
È edificantissimo il tuo intervento. Dice infatti il saggio:
http://youtu.be/Q5II2y1VtuA
Anche io sono un'abituè del caffè. Spesso mi alzo prestissimo la mattina e ne bevo una bella tazzina.http://www.gifanimata.it/gif-animate...3%A8_44847.gif
Questo brano di Pino Daniele è un classico caffè che aiuta a pensare;)
http://youtu.be/YxrcpWNj6cQ
Una poesia di Cesare Pavese
In Un Caffè
Ho trovato me stesso.
Riflesso nello specchio
infinito, scintillante,
sto, curvo, ravvolto di fumo
e non so nemmen più
se proprio quella è un'illusione
o sono io invece
la sua immagine vuota.
Tanto brusio mi si muove intorno,
ma le forme sprofondano
nell'atmosfera di cristallo,
si velano di tutta la sua luce
e son tanto lontane
che non le sento più.
Sono solo, ricurvo,
e non soffro più nulla.
Laggiù, forse,
a quel me stesso più pallido
l'anima trema
di non so che dolore.
Io non soffro più nulla.
Vedo me stesso e gli altri
contorcersi febbrili,
dentro quel cielo splendido.
Cesare Pavese
30 aprile 1928
Questi sull'abitudine italiana del caffè ci hanno costruito un successo comico.
http://youtu.be/oUcfs6P1GpE
Voglia d'estate
Allegato 2496
ma se nojosa ipocondrìa t'opprime,
o troppo intorno a le vezzose membra
adipe cresce, de' tuoi labbri onora
la nettarea bevanda ove abbronzato
fuma, ed arde il legume a te d'Aleppo
giunto, e da Moca che di mille navi
popolata mai sempre insuperbisce.
Parini, Mattino.
L'ULTIMO CAFFE'
Non poter dormire,
pe’ vecchi, brutto segno
di morte vicina:
vuol dire
che il congegno
vitale si scombina.
Solo
sul tetto
della vecchia casa dirimpetto
esala un fumajolo
a spire
nell’alba
umidiccia e scialba
un lieve fumo.
Là dirimpetto
abita un buon vecchietto
che certo è in cucina
per il suo caffè.
(Vicina
la morte
a chi non può dormire.)
Curvo sul fuoco
soffia il vecchietto forte;
poi la bianca tazza
solita
prepara: tre pezzetti
di zucchero, che amaro
gli sa sempre il caffè.
Schizza faville il fuoco.
(Vecchietto caro,
tu forse non m ’aspetti.
Tra poco
pur verrai con me.)
Su la vasta piazza
dorme ancor l ’ombra bassa;
qualche mattiniero
nero
vi passa.
Languida qualche stella
dal cielo occhieggia ancora.
Salutan la novella
squallida aurora
da presso e da lontano
i galli. Eccolo: dietro
il vetro
del balcon, pian piano
ora
sorseggia il buon vecchietto
caldo il suo caffè.
Prima che tragga il sorso,
vi soffia; chiude gli occhi:
chi sa che mai ricorda!
Forse gli sciocchi
sogni di questa notte.
Venivano
da bianche tombe
lontane
tante colombe
a frotte.
Di sotto il guanciale
sgusciava una serpetta
che gli dava un morso
sul cuore
senza fargli male.
Ancora, ancora un sorso,
vecchietto, non dar retta.
Perché ti guardi attorno?
Silenzio. Batton l ’ore.
Le cinque. Chi t ’aspetta?
È giorno, vedi? è giorno
già chiaro.
Finisci il tuo caffè.
(Poi, vecchietto caro,
fa’ cuore,
te ne verrai con me.)
LUIGI PIRANDELLO
Dentro una tazzina di caffè
Allegato 2504
Il caffè è l’alimento per il quale maggiore è il deficit tra energia impiegata per ottenere la bevanda medesima, ed energia assunta dal consumatore.
Per ottenere una tazzina di caffè si deve coltivare la pianta e procedere al raccolto, dopodiché si deve tostare il chicco. Il procedimento è lento ed estremamente dispendioso dal punto di vista energetico, perché lo si deve scaldare parecchio e per parecchio tempo. Poi si passa allamacinazionedei chicchi, per ottenere l’equivalente di una farina. Le normali farine come il frumento vengono però utilizzate al 100% nella preparazione di pietanze, e cioè vengono ingerite completamente dal consumatore. La farina di caffè invece si sfrutta pochissimo: solo una minima parte di sostanze viene asportata dall’acqua calda.
Dentro una tazzina di caffé c’è molto più che una semplice bevanda. C’è tanto lavoro, fatica e sudore, ci sono salari bassissimi e un processo di lavorazione lungo e complesso che costa al nostro pianeta un altissimo tributo in termini di acqua, terra e inquinamento.
La coltivazione intensiva del caffè, nonostante siano trascorsi diversi secoli, è legata ancora oggi a politiche colonialiste e solo un terzo della produzione totale arriva da piccole aziende. Tutto il resto proviene dai grandi latifondisti di Brasile, Colombia e America Centrale.
Caffè nero bollente
Fiorella Mannoia
http://www.youtube.com/watch?v=VAj21CIrHQ4
Il caffè di notte di Vincent Van Gogh
Allegato 2505
Chi ricorda "Carosello" e l'adorabile Carmensita di caffè paulista?^^
http://youtu.be/_elqPaI-XHQ
Ecco cosa voglio per il mio compleanno: la moka da 150!
http://bologna.repubblica.it/cronaca...ee-88597142/#1
Accidenti! Da 150 tazze?:eek Per quando vengono ospiti?:lol:
Sempre parlando di caffè, nel bar vicino casa dove vado spesso a berlo troneggia questa gigantografia.
http://caffeamodomio.com/wp-content/...2014/01/31.jpg
Come tutti gli amanti della montagna non posso che magnificare questo tipo di chiusura del pasto.
Allegato 2522
La Grolla
Ingredienti per 4 persone:
4 tazzine di caffè
4 tazzine di grappa bianca
4 tazzine di punch all'arancia
una tazzina di Génépy (liquore tipico della tradizione valdostana, da sempre apprezzato per le sue notevoli qualità aromatiche e digestive)
4 cucchiaini di zucchero
4 chiodi di garofano
buccia d'arancia a piacere
Preparazione[modifica | modifica sorgente]
Versare direttamente nella coppa dell'amicizia le tazzine di caffè (va bene sia espresso sia preparato con la moka).
Cospargere il bordo dell'apertura della coppa con zucchero.
A parte scaldare in una piccola pentola le tazzine di grappa bianca, le tazzine di punch all'arancia, una tazzina di Genepy, i 4 cucchiaini abbondanti di zucchero, i 4 chiodi di garofano e la buccia d'arancia.
Una volta sciolto lo zucchero, aggiungere al caffè il liquido filtrato.
Facendo attenzione, dare letteralmente fuoco al contenuto, e lasciare che la fiamma viva caramelli lo zucchero del bordo, bagnando lo stesso di tanto in tanto, aiutandosi con un cucchiaio.
Versare il caramello ottenuto nella coppa, chiudere con il coperchio e degustare la bevanda in compagnia à la ronde, curandosi di tappare con i pollici i beccucci adiacenti a quello dal quale si beve, passandosi la coppa senza mai appoggiarla sul tavolo se non dopo che sia finita tutta la bevanda.
Il post di Mauro (che mi è piaciuto molto perché io appartengo ad una popolazione alpina e, in quanto tale, amante della montagna) mi ricorda che il caffè è anche oggetto etnolinguistico.
L'italiano parlato in svizzera ha infatti anche alcuni termini che per un italiano non hanno alcun significato o hanno significato completamente diverso: si tratta di elvetismi. Eccone alcuni relativi al caffé:
Caffè crème - Caffè con aggiunta di panna liquida. Dal francese "café crème", in uso anche nella Svizzera tedesca (Kaffee Crème, Kaffi crème in dialetto). V. anche Crema.
Caffè fertig, café fertig - Caffè molto lungo, trasparente come fosse tè, con aggiunta di acquavite (= Schnaps), zucchero e - spesso - panna liquida ("cremino", v. a questa voce), servito in un particolare bicchiere a calice. Bevanda riscaldante della Svizzera centrale, molto popolare (un tempo almeno) tra i ticinesi in servizio militare oltralpe. Tedesco: Kaffee fertig, Kafi fertig in dialetto. Sembra essere la stessa cosa di Kaffee Luz (= Luzerner Kaffee, caffè di Lucerna). Kaffee Träsch è chiamato talvolta localmente quel che sembra essere l'originale caffè fertig, con acquavite di mele e/o pere. Più info al riguardo in Luz.ch; v. anche Träsch in de.wikipedia e Patrimonio culinario svizzero.
Caffè tazza grande - Caffè molto lungo (2 dl circa) servito in una grande tazza.
http://www.rontaler.ch/wp-content/up...28-199x300.jpg Un caffé luz nel tradizionale bicchiere da caffé.
Rupert ti metto il like perchè è interessante il tuo post, ma non il tuo caffè :-P
Hai perfettamente ragione, cara Dark. Il caffè tedesco (e svizzerotedesco) è famoso in tutto il mondo, ma non esattamente per la sua bontà. Probabilmete è per questo che i miei connazionali d cultura teutonica sentono la necessità di affogare il caffè in tutta quell'acquavite. In ogni caso trovavo più interessante il fenomeno linguistico che il beverone nel bicchierone... :lol:
http://youtu.be/gzX2LBfVcUg:listening_headphone
BELLISSIMA! Grazie Claire. Non me la ricordavo più. È il Bach che nont'aspetti.
Ecco un link che porta al Testo con traduzione in italiano.
Il protagonista è un padre esasperato che cerca di costringere la figlia ad abbandonare il vizio del caffè e lei si oppone fieramente. Accetta qualsiasi obbligo e privazione pur di poter continuare a bere il suo caffè almeno tre volte al giorno. Accetta addirittura di sposarsi, a condizione che il futuro marito le conceda di sorbire la sua adorata bevanda. :tea:
Illuminante la dichiarazione di amore caffeinico della giovane:
[...]
"Signor padre, non siate così severo!
Se non posso bere tre volte al giorno
la mia tazzina di caffè
divento per mia sventura
come un arrostino di capra rinsecchito.
[...]
Oh, che dolce gusto ha il caffè,
più amabile di mille baci,
più soave del moscato!
Caffè, caffè io devo avere;
e se qualcuno vuol ristorarmi,
ah, mi versi del caffè! [...]
Ecco, se non ho manie come lettrice, certo le ho come consumatrice di caffè.
Che sia in tazza piccola,
non trasparente.
che sia caldo
e che macchiato.
Che sia prodotto in una nazione che lo sappia fare. Non bevo mai caffè all'estero. Anche se lo chiamano espresso e sempra essere fatto con le famose 5M: " miscela, macinatura, macchina caffè professionale, mano e manutenzione"
Ricordo alcuni caffè terribili sorbiti a Parigi e alcuni addirittura abominevoli trovati in Gran Bretagna (ma lì è questione di lotta culturale e posizione di principio. È più o meno come cercare un tè decente in Italia). Malgrado questo i tempi sono cambiati e uno dei migliori caffè che abbia mai assaggiato me lo hanno servito a Glasgow, in un esercizio del centro. Anche a Parigi non ti portano più automaticamente la vasca da bagno con sciacquatura di caffè. La Germania... ormai è stata rapita dal lato oscuro e si trovano degli ottimi caffè turchi, ma l'espresso è da dimenticare...
In Italia deve essere
bollente da scottare la lingua ed il palato
corposo
non troppo ristretto, o non ho il...tempo di assaporarlo!
All'estero, stranamente
sono di "bocca buona", nel senso che quando ho voglia di qualcosa di caldo che sappia di caffè, mi accontento anche di orribili SBOBBE, tipo quelle dell'aereo...ma si assomigliano tutti!
Adoro i caffè turchi e quelli densi e speziati che si bevono in certi posti in medio Oriente.
Il migliore di questi ultimi che io abbia bevuto è stato in Marocco , a Marrakesh, in un bar al primo piano che si affaccia su piazza Bab Teuth ( piazza delle spezie). Ne sento ancora il sapore!
Allegato 2526
Cavolo Rosy, mi hai fatto una gola!
rupert, vero, a Parigi il caffè bleah!
Quanti caffè bevete in un giorno?
io vado dai 4 ai 5, mai però dopo le 16, piuttosto prendo un cappucino.