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VIDI MOLTI ANNI FA
Molti anni fa da un autobus in Virginia o Alabama vidi
una ragazza bianca, con i blue jeans,
seduta su una scala ad affettare mele
(la madre chiamava da dentro) e
un’altra ragazza con i blue jeans
dipingeva di bianco la veranda della casa
- E guardarono verso l’autobus che passava e accelerava.
Il tempo è passato come l’autobus della Greyhound
ma sono rimasti, a dispetto degli anni, la vernice
fresca nella veranda
il pennello gocciolante
la mano sulla mela, gli sguardi
di anni fa, una mattina, Virginia o Alabama
lo stato l’ho dimenticato.
Ernesto Cardenal
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foto presa dal web
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SE PARLO DEI TUOI OCCHI
Se parlo dei tuoi occhi mi fanno eco
sedie di vimini e un tramonto di colombi.
I tuoi occhi, intensi come un urlo nel buio.
Se parlo delle tue labbra mi fanno eco
grotte profonde e ritmi di pigrizia.
Le tue labbra, vicine come la notte.
Se parlo dei tuoi capelli mi fanno eco
spiagge sconosciute e la quiete delle chiese.
I tuoi capelli, come la schiuma del vento.
Se parlo delle tue mani mi fanno eco
pesche dolcissime e odore di vestiti vecchi.
Le tue mani, lievi come un sospiro.
Se parlo del tuo corpo,
del tuo corpo che ho amato,
solo la mia voce mi fa eco,
e allora chiudo avidamente gli occhi
e recito a me stesso il segreto delle strade
che ho seguito lentamente sul tuo corpo
caldo come la luce,
denso come il silenzio.
(da Il lungo viaggio, 1976)
MIQUEL MARTÍ I POL
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CATHERINE ABEL, "RUBINO AUTUNNALE"
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GUARDANDO I RESTI DI UN'AUDIOCASSETTA NELLA SOSTA DI UN VIAGGIO D'ESTATE
Sul ciglio dell’autostrada oscilla
e brilla bruna una capigliatura
di nastro magnetico.
Ogni auto passandole accanto l’accarezza
col vento dei pneumatici
pettinandola lenta sul guard-rail.
Una muta medusa che le onde
sospingono a riva fluttuando,
morta cosa canora, alga di nostalgia.
Se fisso quel feticcio musicale,
una spugna essiccata di voci, è per chiedermi
dove può evaporare un suono,
quale futura nube ne tratterrà le note
per preparare, domani,
la sua pioggia.
(da Disturbi del sistema binario, EInaudi, 2006)
Valerio Magrelli
https://upload.wikimedia.org/wikiped...pe_%281%29.jpg
immagine presa dal web
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ALABASTRO
Come questa scatola di alabastro la cui arte
è fragile come un fiore di cassia,
è il mio cuore, scolpito con sogni delicati
e lavorato con pensieri sottili e ricercati.
In esso conservo l’essenza e il profumo
di ricordi ricchi e appassionati mescolati
come di cannella, sandalo e garofano il sentore,
di canto e dolore e vita e amore.
SAROJINI NAIDU
(da Il flauto scettro, 1943)
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È già l’una passata.
A quest’ora tu sarai a letto.
Come un fiume d’argento
traversa la notte
la Via Lattea.
Io non ho fretta
e non ti voglio svegliare
con speciali messaggi.
Come si dice,
l’incidente è chiuso.
Il battello dell’amore
s’è infranto contro la vita circostante.
Tu ed io
siamo pari.
Non vale la pena di citare
le offese
i dolori
e i torti reciproci.
Guarda com’è pacifico il mondo.
La notte
ha imposto al cielo
un tributo stellato.
È in ore come questa
che si sorge
e si parla ai secoli,
alla storia,
alla creazione.
Vladimir Majakovskij
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RICORDO
La mia mente disperde mille cose
le date di guerre e morti di re,
eppure si ricorda l'ora stessa
- mezzogiorno alla torre del villaggio,
l'ultima azzurra giornata di maggio -
Vivace da qui proveniva il vento,
increspando il fiume lungo il sentiero;
Poi, fermandosi qui, posò il suo carico
di aromi di pino, e scosse svogliato
due petali dalla rosa selvatica.
THOMAS BAILEY ALDRICH
(da La tragedia di Stillwater, 1880)
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Penso alle navi mercantili
che sono invecchiate e ora, incrinate,
senza un solo turno in coperta,
marciscono sulle banchine, ancorate.
Le navi mercantili che viaggiavano
verso i cinque continenti dei mari
- da Murmansk, il mare ghiacciato,
abbiamo visto le paludi dell'Amazzonia.
Penso ai vecchi marinai
che nelle lunghe sere d'inverno
con pazienza e amore - per i nipoti
(o per loro?) - costruiscono piccole navi,
e non possono più viaggiare,
ma ogni giorno vanno al porto
e, disoccupati, inutili e addolorati
come se avessero perso qualcosa, cercano.
KOSTAS OURANIS