Sono predisposto al soccorso della poesia , che non è un arte di arrangiare i fiori , ma di afferrarsi a un bordo della tempesta .
Erri De Luca ..
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Sono predisposto al soccorso della poesia , che non è un arte di arrangiare i fiori , ma di afferrarsi a un bordo della tempesta .
Erri De Luca ..
UN POETA
Un poeta non deve in primavera
passare da solo per i parchi.
Sotto i rami si abbracciano le coppie
e l’erba è umida.
Non deve attraversare
da solo i parchi in primavera.
Ci sono nuvole lanceolate, voli, resti
di amore usato già in terra, e i lillà,
i lillà così dolci, come feriscono.
In primavera è pericoloso il mondo.
JUAN COBOS WILKINS
Oggi, giornata mondiale della poesia.
I POETI
Non meravigliatevi. I poeti sono tutti
un solo invisibile, indistruttibile popolo.
Parlano e sono muti. Trascorrono ère
e cantano ancora in un'antica lingua morta.
Nascono e spariscono civiltà,
ma sempre vanno lungo la strada del cuore.
Parlano di partenze, di ritorni.
Sono uguali per quel che non dicono.
Tacciono come rugiada, semenza, desiderio,
come acque scorrenti sull'argilla,
poi con il canto sottile dell'usignolo
nel bosco divengono agile sorgente sonora.
ELIO PECORA
A tutti i giovani raccomando:
aprite i libri con religione,
non guardateli superficialmente,
perché in essi è racchiuso
il coraggio dei nostri padri.
E richiudeteli con dignità
quando dovete occuparvi di altre cose.
Ma soprattutto amate i poeti.
Essi hanno vangato per voi la terra
per tanti anni, non per costruivi tombe,
o simulacri, ma altari.
Pensate che potete camminare su di noi
come su dei grandi tappeti
e volare oltre questa triste realtà
quotidiana.
Alda Merini
Non è
http://www.poesia.it/spazia/oriztras.gif“ per una selva oscura”
La poesia non è
che un discorrere nella penombra
del forno vecchio, quando,
lontani tutti, crepita
fuori il profondo bosco; poesia
non è che le parole
già amate, che col tempo
cambiano luogo e sono
nient’altro che una macchia, una
speranza che non dici;
la poesia non è
che la felicità, un discorrere
nella penombra, tutto
quanto è svanito ed è
ormai silenzio.
Eliseo Diego
Profumata e fresca è la poesia
Profumata e fresca è la poesia
bella e allegra lei zampilla
dalla fonte d'alabastro stesa al sole.
Del pellegrino innamorato si gingilla
dolcemente brilla la sua gioia intorno
tutto è incanto e tutto è amore.
La regina delle rose
conta tutte quante le sue spine
le raccoglie in fasci ed il suo sorriso
risplende nella luce del meriggio.
Il pellegrino cammina e nella sua bisaccia
c'è il pane per l'inverno e per l'estate
il seme biondo e l'acqua canterina.
Alda Merini
Cara poesia, se tu vuoi venire vieni,
se non vuoi venire non vieni,
fa’ come fossi a casa tua,
con me devi fare così;
solo, non posso io non venire qui
monte, e non posso non ammirare le tue spalle
e non posso non respirare, qui, la tua aria
che mi nutre e senza la quale
non potrei vivere,
non posso non respirare i tuoi colori
che ti circondano, come vestiti
sempre diversi,
e sentire l’odore delle tue piante, e della tua terra,
e con la mano sentire calda
la tua pietra, come testa d’un bimbo.
Claudio Damiani (San Giovanni Rotondo, 1957), da Il fico della fortezza (Fazi, 2012)
Oh, tu bene mi pesi
l’anima, poesia:
tu sai se io manco e mi perdo,
tu che allora ti neghi
e taci.
Poesia, mi confesso con te
che sei la mia voce profonda:
tu lo sai,
tu lo sai che ho tradito,
ho camminato sul prato d’oro
che fu mio cuore,
ho rotto l’erba,
rovinata la terra –
poesia – quella terra
dove tu mi dicesti il più dolce
di tutti i tuoi canti,
dove un mattino per la prima volta
vidi volar nel sereno l’allodola
e con gli occhi cercai di salire –
Poesia, poesia che rimani
il mio profondo rimorso,
oh aiutami tu a ritrovare
il mio alto paese abbandonato –
Poesia che ti doni soltanto
a chi con occhi di pianto
si cerca –
oh rifammi tu degna di te,
poesia che mi guardi.
Pasturo, 23 agosto 1934
Antonia Pozzi
Poetica
per Jakub Ekier
Ci sono tante risposte
eppure non sappiamo porre le domande
La poesia
è il bastone da ciechi del poeta
Con esso tocca le cose
per riconoscerle
Reiner Kunze (da Poesia - aprile 2013))
Canzoncina per i poeti
Per me tutti i poeti erano byroniani,
perversi, un po’ pericolosi e strani.
Poi ne incontrai qualcuno. È buffa la realtà:
l’acqua tonica liscia è più frizzante,
un piano-pensionati è più rassicurante.
Eppure ti assicuro, non molto tempo fa
Per me tutti i poeti erano byroniani,
perversi, un po’ pericolosi e strani.
Wendy Cope
POMERIDIANO
Le galline piluccavano ancora per la strada. La vecchia moglie
del capitano
Sedeva sulla soglia reggendo il nipotino sulle ginocchia aperte.
Un ragazzo trasportava un paniere. Le case
Caotiche di fronte al tramonto, coi loro vecchi bauli,
i letti di ferro, i tavoli, i quadri. Un grammofono
suonava rauco in una stanza chiusa. Le lenzuola
avvolgevano in ampi quadrati la propria storia. Non si sentiva il mare.
Una grande mano invisibile sollevava le sedie
Due palmi da terra. Come fanno gli uomini a vivere senza la poesia?
GHIANNIS RITSOS
Una ragazza ti ha chiesto: Che cos'è la poesia?
Volevi dirle: Già il fatto che esisti, ah sì, che tu esisti,
e che nel tremore e stupore
che sono testimonianza del miracolo,
soffrendo mi ingelosisco della tua piena bellezza,
e che non posso baciarti e con te non mi posso giacere,
e che non ho nulla, e colui che è sprovvisto di doni
è costretto a cantare…
Ma non glielo hai detto, hai taciuto
e lei non ha udito quel canto…
Vladimír Holan
Si dice
che il poeta
è uno
che mette insieme
parole
Non è vero
Un poeta
è uno
che le parole
grosso modo
assemblano
se ha fortuna
Se è sfortunato
le parole
lo squartano
Erich Fried
CHE IMPORTA
Che importa se il tuo pugnale
trafigge la mia schiena?
Possiedo i miei versi, che sono
più forti del tuo pugnale!
Che importa se questo dolore
secca il mare e oscura il cielo?
Il verso, dolce consolazione,
Nasce alato dal dolore.
Josè Marti ( Cuba)
Così
potresti insegnarmi
a misurare la vita a cucchiaini di caffé
ma i poeti amano le stelle e i burroni, si dice,
e non sanno andare per strade e autostrade
dove c’è sempre un autogrill con ristorazione sigarette
e una toilette che, tutto sommato, non è male
potresti insegnarmi a leggere fra le tue rughe
il dolore e la stanchezza di chi dal sogno
al mondo ci ritorna come alla casa che ha abbandonato
ma i poeti, amore, hanno mille occhi e mille case
così che tornare è sempre più difficile
potresti insegnarmi
a non dire nemmeno a te la mia follìa
e a nascondermi nelle parole
come in una cassapanca da spedire al fronte
ma i poeti scivolano nudi dentro la vita
senza nemmeno chiedersi perché
e perché la vita è una cosa qualunque
potresti insegnarmi
che giovanazza e giovinezza non sono la stessa cosa
e il buon senso di chi sa fare a meno di entrambe
ma i poeti amano chi li ama e non li ama più
perché è così
così va il mondo, amore,
così va che se solo sorridi
ho voglia di strade e autostrade e autogrill
e case dove passarci i prossimi millenni
e di lasciare la follìa a chi è folle davvero
e di chiedermi solo ma che mangiamo oggi?
e di avere il buon senso che ha chi sa
che non è vero che c’è sempre tempo per tutto
e dirti addio, a mai più
ma i poeti, amore, non sanno mai
se ciò che dicono e scrivono e sentono è vero.
Emilio Piccolo