Focilide di Mileto (VI sec. a.C.)
Allegato 1406
(Scena di un simposio)
Di questo autore si arrivano pochi frammenti, tutti firmati (sphraghis o sigillo) con " kai tòde Phokylideo" (questo è di Focilide)
In uno di tali frammenti, l'Autore un frammento descrive vari tipi di donna:la donna bella è paragonata al al cavallo, l'indifferente al maiale, l'operosa alla pecchia (ape).
Di Focilide anch’esso è questo detto.Le poesie sono a carattere parenetico (esortativo) e gnomico (sentenzioso) : spesso, in esse, Focilide tesse le lodi della vita agricola, esalta la giustizia; come però si è visto nel frammento precedente, in esso non mancano tratti di misoginia.
Da quattro cose sorse delle donne
La razza, altra dal cane, altra dall’ape,
Altra da torva troja ed altra in fine
Dal chiomato destriero. È questa infatti
Buona, svelta, massaia e nell’aspetto
Ottima inver; ma quella, che da troja
Venne, buona non è, neppur cattiva:
Quella poi, che dal cane, è triste e fiera:
Economa, gentil, laborïosa
È ben colei, che inizio ebbe dall’ape.
Amico, questa a dolce sposa invoca.
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Convien nel banchetto vin bere e ribere
Prendendo in colloqui soave piacere.
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Ogni opra poni a pingue campo intorno:
Dicon che d’Amaltea fu questo il corno.
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Dio prima, e poscia i genitori onora.
A ognun dà il giusto, e mai favor non entri
Nel tuo giudizio. Povertà deporre
Per l’ingiusto non dèi, nè giudicare
Dal volto, chè se mal giudicherai
Giudicherà te poscia Dio. Fallace
Testimonianza fuggi, e parla il giusto.
Casto ti serba, e sii fedele in tutto.
Fa con misura il giusto: in tutto è buono
Tener modo. Da parte la bilancia
Tu non tirar, ma la conserva pari.
Non spergiurare inconscio, nè volente.
L'eterno Dio qual che spergiuri abborre.
Non rapir semi; ha biasmo chi li toglie.
Dà mercede a quei ch’opra, il poverello
Non calpestar: mente alla lingua poni,
Occulta la parola entro al pensiero,
L’ingiusto fuggi, e l’impedisci altrui.
Dà tosto al mendicante, e non protrarre.
(da Wikisource)
Allegato 1407
(Un frammento)
La presenza costante del tono moralistico lo avvicinerebbe a Esiodo; tuttavia, si notano delle rassomiglianze con le opere di Teognide , pare suo contemporaneo, non solo per i contenuti ma anche per il pubblico a cui si rivolgeva, ossìa quello del simposio.
Allegato 1405