Abbandonati in braccio al buio
monti
m’insegnate l’attesa:
all’alba – chiese
diverranno i miei boschi.
Arderò – cero sui fiori d’autunno
tramortita nel sole.
(Antonia Pozzi)
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Abbandonati in braccio al buio
monti
m’insegnate l’attesa:
all’alba – chiese
diverranno i miei boschi.
Arderò – cero sui fiori d’autunno
tramortita nel sole.
(Antonia Pozzi)
Te l’avevo detto
non spostarti troppo
su questo lato della mia vita
adesso l’hai fatta ribaltare
e ti guardo da sotto in su
da un rovesciato mare.
Anna Buoninsegni
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...e1089e999c.jpg
Gli anni poi passeranno
masse di monti e pietra si frapporranno
tutto sarà dimenticato
come si dimentica il cibo quotidiano
che ci tiene in piedi.
Tutto, tranne quell’istante
in cui sul metrò affollato
ti aggrappasti al mio braccio.
Titos Patrikios
http://www.charvet-digitalmedia.com/...industries.jpg
Marzo: mese di attesa.
Le cose che ignoriamo
Sono in cammino.
- Emily Dickinson
Felicità
C’è un’ape che si posa
su un bocciolo di rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
Trilussa
Non è indifferente il luogo dove siamo.
Alcune stelle si avvicinano pericolosamente.
Anche quaggiù ci sono separazioni violente di amanti
solo perché il tempo accelera
il battito del suo cuore.
Le persone semplici sono le uniche che non cercano la felicità…
Vladimìr Holan
https://meninacultura.files.wordpres...2&h=172&crop=1
.jack Vetriano "Cafe' days"
La rondine sa cos'è il richiamo
cos'è il ritorno, il lieve turbamento.
Il lampo sa cos'è la solitudine
del durare un istante illuminando.
Alessandro Quattrone
Dai miei occhi accesi di ombre antiche
ti giungono parole che non sanno
se assediarti o estinguersi incompiute.
Alessandro Quattrone
L’ora perfetta io l’ho conosciuta
è immota e in movimento
è quiete e turbamento
provvisoria come l’estasi del ramo
che perderà il frutto.
Alessandro Quattrone
Insegnavi all’onda a essere mare
e alle pietre ad essere il passato.
Io ti guardavo ed ero già il mare,
ti guardavo ed ero già il passato.
Alessandro Quattrone
«La cucina pulita ci minaccia
con i suoi silenzi di bottiglie vuote,
con i suoi mormorii di uva bianca,
con la tranquillità irrimediabile
di un calendario scaduto».
Alessandro Quattrone
«Guardando questa immensa trasparenza
non sappiamo se è il nulla o la pienezza
che amiamo, e rimaniamo a lungo incerti
fra vertigine e equilibrio».
Alessandro Quattrone
Alcuni non vedono l'ora
ma quando arriverà?
altri hanno paura
dio non voglia
sputiamo sentenze
sogniamo
ma sarà come
non poteva neanche
venirci in mente
Aleksej Kijanica
Trattengo il fiato
quando non ci sei
Non voglio respirare altra vita
se non la tua.
James Cole
E noi, che pensiamo alla felicità ascendente,
saremmo commossi
e quasi sconvolti
quando cade una cosa felice.
Rainer Maria Rilke
Cercarti è un’ellisse.
Sognarti è una curva.
Decifrarti è una piramide.
Raggiungerti è un’iperbole.
Amarti è un cerchio.
Tenerti è un quadrilatero.
Perderti di nuovo
è una mera parabola
per tornare a cercarti.
Alfonso Brezmes
http://static.noticiasdealava.com/im...1941604_11.jpg
L’utilità della sofferenza
(Mentre dormivo ho sognato questi versi)
Una persona che amavo mi ha dato una volta
una scatola piena di buio.
Ci sono voluti anni perché capissi
che anche quello era un dono.
Mary Oliver
Allegato 4546
Tu che cammini stasera nella strada deserta, vai piena dei baci non dati.
Ignori la scrittura prodigiosa dell’amore.
Anche se non mi conosci, nel mio cuore trema lo stesso mare che danza nelle tue vene.
Prendi i miei occhi millenari, il mio corpo ripetuto, il sussurro della mia spiaggia.
Rafael Canadas
https://thumbs.dreamstime.com/t/beau...y-61679442.jpg
CERCA DI QUELLE FOGLIE
Cercalo l'integrale, l'algoritmo
che risolva quel dirigersi al sole
l'una all'altra senza negarsi (leggilo
nelle nervature) di quelle foglie
Gianfranco Isetta
da SONO VERSI SPARSI 2004
le parole più gentili che mio padre mi ha detto
donne come te annegano oceani
Rupi Kaur
Allegato 4612
non capirò mai
perché mi hai stretta
se avevi paura del calore
avresti dovuto sapere che io sono un fuoco
Rupi Kaur
nulla è più sicuro
del suono di te
che mi leggi qualcosa.
Rupi Kaur
Allegato 4614
Rupi Kaur
Bellissima...Quote:
Nulla è più sicuro
del suono di te
che mi leggi qualcosa.
Rupi Kaur
Cercando notizie su questa poetessa sono incappata nella polemica sulla foto di Instagram.
Già, la sua biografia è particolare, la violenza sessuale subita, la polemica su quella foto (per la cui censura Instagram si è poi scusato).
Nel 2014, ha autoprodotto Milk and honey, raccolta illustrata delle sue poesie, ristampato con un editore un anno fa ed entrato nella pagina dei bestseller del New York Times.
Le sue poesie sono illustrate da lei stessa, e non usa mai le maiuscole quando scrive. In diverse interviste ha spiegato il perché della sua scelta: un omaggio alla sua lingua madre, il punjabi, che usa la scrittura gurmukhi, nella quale appunto non esistono lettere maiuscole. La poetessa ha spiegato come le piacesse questa semplicità, la simmetricità che dona anche visivamente ai suoi lavori. In più, questo modo di scrivere è una rappresentazione di ciò che vorrebbe vedere di più al mondo: l’uguaglianza.
«Questo è il mio cuore/nelle tue mani/ questo è/il ferire/l’amare/lo spezzare/ il guarire».
Il titolo Milk and honey, spiega la Kaur, nasce da una poesia da lei scritta sul genocidio della comunità Sikhs in India, in cui raccontava delle donne che avevano vissuto quella terribile esperienza. La loro capacità di riprendersi fu da togliere il fiato. Erano sopravvissute all’assassinio di mariti e figli, erano sopravvissuto al tradimento, allo stupro, alle torture. Rupi scrive di come siano uscite da tutto quel terrore in modo liscio come il latte, ma denso come il miele. Oltretutto, spiega la poetessa, latte e miele sono anche usati dalla sua famiglia e dalla comunità come ingredienti di guarigione per influenza e febbre, per delle ferite. E Milk and honey parla soprattutto di questo, del difficile percorso attraverso la sofferenza, che alla fine però lascia spazio alla guarigione.
"Mio padre una volta mi ha detto che il miele è l’unica cosa che non muore. non importa da quanto tempo è in quel barattolo, dieci anni o cento, il miele, nel suo stato naturale e grezzo, vive per sempre, e penso che sia semplicemente la cosa più bella."
magari non sei stato il mio primo amore
ma sei stato l'amore che ha reso
tutti gli altri amori
marginali
Rupi Kaur
abbiamo cominciato in onestà
e nello stesso modo
finiamola
- noi
Rupi Kaur
mi inchiodavi
le gambe
al suolo
con i tuoi piedi
e pretendevi
che mi alzassi
Rupi Kaur
non confondere
sale e zucchero
se lui vuole
stare con te
lo farà
è davvero così semplice
Rupi Kaur
che bel suono ha il mio nomequando ti bacia la lingua
Rupi Kaur
Non ti affannare a seminare
noie e affanni nelle tue giornate
e in quelle degli altri,
non chiedere altro che una gioia solenne.
Non aspettarti niente da nessuno.
E se vuoi aspettarti qualcosa,
aspettati l’immenso, l’inaudito.
Franco Arminio
Concedetevi una vacanza
intorno a un filo d’erba,
concedetevi al silenzio e alla luce,
alla muta lussuria di una rosa.
Franco Arminio
(Cedi la strada agli alberi)
La prima volta non fu quando ci spogliammo
ma qualche giorno prima,
mentre parlavi sotto un albero.
Sentivo zone lontane dal mio corpo
che tornavano a casa.
Franco Arminio (Cedi la strada agli alberi)
SCRIVO I MIEI VERSI
Scrivo i miei versi ancora
con la biro,
su foglietti volanti che ripiego
e conservo.
Mi piace sentire,
mentre cammino,
il brusio delle parole nelle tasche.
Umberto Crocetti
Ci sono vite, sai,
che sono come fiammate di luce,
durano poco, niente,
ardono nel firmamento del nero,
sventano, dilapidano.
Si ricorda la cupa accensione
del fuoco, il becchettare nel vento,
quel colore di fiamma
ossidrica o di stella
che il bruciare un istante rende eterno.
Daniele Piccini
http://68.media.tumblr.com/3462089f9...hpc0o1_100.jpg
Dedicata a Kaipirissima:
La memoria ferita
Mi fanno paura gli specchi, questi esseri
che, dopo essere stati fatti in mille pezzi,
seguitano ad esistere in ogni loro frammento.
Assomigliano troppo a un cuore.
Alfonso Brezmes
Dedicata a Kaipirissima:
"Colei che ha gli occhi aperti ad ogni luce
e comprende ogni grazia di parola
vive di tutto ciò che la seduce."
Amalia Guglielminetti
Dedicata a Kaipirissima:
La vita: quel vecchio film.
E questa strana sensazione
di esserti perso
qualcosa d’importante
della trama.
Alfonso Brezmes
Dedicata a Kaipirissima:
Cerco la tua somma
Cerco la tua somma, il bordo del bicchiere
in cui il vino si fa luna e specchio.
Cerco quella linea che fa tremare un uomo
nella sala di un museo.
E poi ti voglio bene, nel tempo e nel freddo
– Julio Cortazàr