Ho acceso un falò
nelle mie notti di luna
per richiamare gli ospiti
come fanno le prostitute
ai bordi di certe strade,
ma nessuno si è fermato a guardare
e il mio falò si è spento.
Alda MERINI
:-P:-P
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Ho acceso un falò
nelle mie notti di luna
per richiamare gli ospiti
come fanno le prostitute
ai bordi di certe strade,
ma nessuno si è fermato a guardare
e il mio falò si è spento.
Alda MERINI
:-P:-P
Erbe, frutta, colori della bella
stagione. Poche ceste ove alla sete
si rivelano dolci polpe crude.
Entra un fanciullo colle gambe nude,
imperioso, fugge via.
S'oscura
l'umile botteguccia, invecchia come
una madre.
Di fuori egli nel sole
si allontana, con l'ombra sua, leggero.
U. Saba
Sto leggendo tre libri di poesie per un concorso in cui faccio parte della giuria.
Uno di questi è di Filippo STRUMIA, psichiatra romano, e non è niente male.
Vi propongo di seguito un paio di sue poesie brevi.
Un barbone, ch'era ignoto
nascondesse il suo diamante
nel cappotto lacerato,
m'ha vestito da passante
bisbigliandommi nel fiato
che la nostra gemma è il vuoto.
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Se mi chiedi non so darne la ragione
ma i lampioni biancastri nella notte
assomigliano a dèi abbandonati,
a ronzanti dolcissimi fedeli,
nel culto morente ed insensato,
gli insetti volanti affaccendati.
Filippo Strumia.
:-P:-P
..E questo è il secondo, VALENTINO ZEICHEN, di Fiume, ma vive a Roma.
Appare sensuale il mare
ma per pudore delinea solo
i profili dei nudi femminili
in ondosi acquerelli.
Gemono polimorfe sirene
riavvolte dalle onde.
Valentino Zeichen,
da " Casa di rieducazione".Mondadori.
:-P:-P
Nacchere,nacchere,nacchere,
scarabeo nero
(G.Lorca)
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
(Soldati, G.Ungaretti)
La sera è il mio libro. Risplende
nella rilegatura di damasco rosso.
Sfiorando l'oro delle cuciture
la apro con le mani, adagio.
E leggo la sua prima pagina:
... felice di trovare un tono calmo
leggo più sottovoce la seconda,
e la terza già la sogno.
Rainer Maria Rilke
Fiore di cactus
Fiore di cactus, fiore affrancato
dall'arsura del suolo.
Era tutto un deserto, pietra dura,
solitudine e sete.
Sulla pala di spine, trionfante,
un fiore, oppure un cuore?
Josè Saramago
Da me a quell'ombra in bilico tra fiume e mare
solo una striscia di esistenza
in controluce dalla foce.
Quell'uomo.
Rammenda reti, ritinteggia uno scafo.
... Cose che io non so fare. Nominarle appena.
Da me a lui nient'altro: una fissità.
Ogni eccedenza andata altrove. O spenta.
Vittorio Sereni
Ragno
Distende col fiato suo un filo sottile
e con arte raffinata tesse la sua tela.
Al sole la tela risplende dorata
-per attirare uno sciocco moscerino.
E il mio sogno dell’anima come un ragno
... di ora in ora tesse e intreccia un laccio,
d’oro e così attraente, lo so:
sono io quel moscerino.
Blaga Dimitrova
Ma se non ci fosse il cielo diurno
da "Parsifal"
Ma se non ci fosse il cielo diurno o quello
stellante cielo se. Come bruchi
noi allora, come fiori schiacciati
nei libri.
Mariangela Gualtieri
Se desolato io cammino dietro
quel soffio di colline, nella notte
tepida e buia, steso su una zolla
è forse un giovanotto ad occhi aperti.
Ognuno è solo, ma con vario cuore
... riguarda sempre le solite stelle.
Sandro Penna
Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l'ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.
ALDA MERINI
:-P:-P
Il verbo amare
Il verbo AMARE è davvero di difficile coniugazione:
il suo passato non è prossimo,
il suo presente non è indicativo e
il suo futuro non è un condizionale.
Jean Cocteau
Non riesco a dormire
il numero di telefono è nella tasca
ma non oso chiamare
Amici e amiche a sera sono usciti
fuori da vecchie foto, lettere, cassetti…
Natan Zach