Enribello
18-November-2024, 22:46
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Diciassette anni lui, sedici lei, il primo amore, il tempo di un'indimenticabile estate.
Tra passeggiate lungo il fiume o in riva al mare, speranze sussurrate su una panchina e sogni affidati alle righe di una lettera, lei gli racconta di una città circondata da alte mura: i ponti di pietra, la torre di guardia, un orologio senza lancette, una biblioteca. «La vera me stessa è lí che vive», gli dice la ragazza, e lí lui sarà il Lettore dei sogni.
Poi, all'improvviso, lei scompare.
La chiave per ritrovarla è quella città. Ma solo chi lo desidera con tutto il cuore potrà superare le sue mura.
dal web
Questo sara' un commento atipico perche' non voglio spoilerare niente o quasi. Murakami e' uno dei miei autori contemporanei preferiti,quindi sono un po' di parte. In Giappone l'uscita della sua ultima opera ha suscitato entusiasmo e critiche come mi aspetto anche qui da noi. Ultimamente vedo libri di autori giapponesi che parlano di ricette, ristoranti gatti e caffe'...niente di male per carita',ma qui per fortuna si alza un po' l'asticella.
Si parla infatti di biblioteche.
Si perche' sono due. In una si possono leggere i sogni nell'altra i libri.
Con la sapiente traduzione di Antonietta Pastore l'autore ci conduce ancora una volta nel territorio tra reale e irreale
Anche qui la narrazione prende le mosse da un amore platonico e dalla scomparsa di una figura femminile come in "1Q84" e
" L'uccello che girava le viti nel mondo",
In questo romanzo che poteva tranquillamente chiamarsi anche "Il lettore di sogni", c'è una malinconica sensazione di deja vu...
nelle atmosfere ipnotiche e rarefatte , nelle enigmatiche suggestioni, nelle ripetizioni di parole e concetti.
Le prime pagine sono scritte in uno stile un po' diverso, poi cambia improvvisamente. Il romanzo, praticamente diviso in tre parti, si sviluppa su due piani paralleli...la vita reale del protagonista e quello della sua vita fantastica all'interno della citta' dalle mura incerte.
Flussi narrativi che si sovrappongono, come sempre pieni di simbolismi e metafore.
Nel mondo reale, per l'esattezza in un paesino vicino Fukushima, incontreremo tre personaggi in perfetto stile murakaniano...il direttore della biblioteca, la proprietaria di un caffe' e un ragazzo taciturno.
.Libro delicato, crepuscolare.... e anche un atto d'amore verso la letteratura e il realismo magico .
I temi sono tanti. Lo scorrere del tempo , la musica, le biblioteche, gli unicorni, fantasmi amore...e anche una riflessione sulla morte.
Posso dire che e' un romanzo molto invernale... il protagonista indossa spesso sciarpe guanti ...il freddo e' sempre presente nella narrazione ma anche il fuoco ha un suo perche', almeno secondo il mio punto di vista.
Non voglio dire di piu' perche' non voglio rovinare il gusto della lettura
Magari quando sara' passato un ragionevole periodo di tempo ritornero' su questa pagina.
"Più di chiunque altro, Murakami Haruki ha inventato la letteratura del XXI secolo"
The New York Times
Diciassette anni lui, sedici lei, il primo amore, il tempo di un'indimenticabile estate.
Tra passeggiate lungo il fiume o in riva al mare, speranze sussurrate su una panchina e sogni affidati alle righe di una lettera, lei gli racconta di una città circondata da alte mura: i ponti di pietra, la torre di guardia, un orologio senza lancette, una biblioteca. «La vera me stessa è lí che vive», gli dice la ragazza, e lí lui sarà il Lettore dei sogni.
Poi, all'improvviso, lei scompare.
La chiave per ritrovarla è quella città. Ma solo chi lo desidera con tutto il cuore potrà superare le sue mura.
dal web
Questo sara' un commento atipico perche' non voglio spoilerare niente o quasi. Murakami e' uno dei miei autori contemporanei preferiti,quindi sono un po' di parte. In Giappone l'uscita della sua ultima opera ha suscitato entusiasmo e critiche come mi aspetto anche qui da noi. Ultimamente vedo libri di autori giapponesi che parlano di ricette, ristoranti gatti e caffe'...niente di male per carita',ma qui per fortuna si alza un po' l'asticella.
Si parla infatti di biblioteche.
Si perche' sono due. In una si possono leggere i sogni nell'altra i libri.
Con la sapiente traduzione di Antonietta Pastore l'autore ci conduce ancora una volta nel territorio tra reale e irreale
Anche qui la narrazione prende le mosse da un amore platonico e dalla scomparsa di una figura femminile come in "1Q84" e
" L'uccello che girava le viti nel mondo",
In questo romanzo che poteva tranquillamente chiamarsi anche "Il lettore di sogni", c'è una malinconica sensazione di deja vu...
nelle atmosfere ipnotiche e rarefatte , nelle enigmatiche suggestioni, nelle ripetizioni di parole e concetti.
Le prime pagine sono scritte in uno stile un po' diverso, poi cambia improvvisamente. Il romanzo, praticamente diviso in tre parti, si sviluppa su due piani paralleli...la vita reale del protagonista e quello della sua vita fantastica all'interno della citta' dalle mura incerte.
Flussi narrativi che si sovrappongono, come sempre pieni di simbolismi e metafore.
Nel mondo reale, per l'esattezza in un paesino vicino Fukushima, incontreremo tre personaggi in perfetto stile murakaniano...il direttore della biblioteca, la proprietaria di un caffe' e un ragazzo taciturno.
.Libro delicato, crepuscolare.... e anche un atto d'amore verso la letteratura e il realismo magico .
I temi sono tanti. Lo scorrere del tempo , la musica, le biblioteche, gli unicorni, fantasmi amore...e anche una riflessione sulla morte.
Posso dire che e' un romanzo molto invernale... il protagonista indossa spesso sciarpe guanti ...il freddo e' sempre presente nella narrazione ma anche il fuoco ha un suo perche', almeno secondo il mio punto di vista.
Non voglio dire di piu' perche' non voglio rovinare il gusto della lettura
Magari quando sara' passato un ragionevole periodo di tempo ritornero' su questa pagina.
"Più di chiunque altro, Murakami Haruki ha inventato la letteratura del XXI secolo"
The New York Times