Estella
20-June-2021, 16:34
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Questo romanzo è sviluppato su tre piani narrativi diversi e in questo senso l’ho trovato molto affascinante: c’è il racconto di Iris destinato alla nipote Sabrina e al cui interno c’è il romanzo di Laura che, a sua volta, raccoglie un racconto fantastico narrato da un uomo misterioso ad una donna altrettanto misteriosa durante i loro incontri segreti. Questa narrazione nella narrazione nella narrazione è una tecnica di scrittura che mi ha piacevolmente sorpresa e che ha saputo creare una suspense coinvolgente. Quello che mi ha lasciato perplessa e che non mi ha fatto vivere appieno le pagine della storia è l’aspetto poco dinamico dei personaggi, come se la scrittrice avesse affidato ad ognuno di loro un ruolo ben preciso e abbastanza stereotipato, secondo il mio punto di vista. I due uomini sono uno ipocrita e l’altro cinico a tutto tondo, senza neanche un attimo di cedimento alla tenerezza. Le due protagoniste sono una donna istintiva e ribelle da un lato ed una donna remissiva e attenta alla forma dall’altro, anche loro caratterizzate in modo estremo. In definitiva non ho trovato quella complessità in un personaggio tale da farmici appassionare ed inoltre ci sono molte parti superflue, descrittive, che appesantiscono la lettura. Peccato perché c’erano tutti gli elementi per rendere questa lettura davvero bella. Comunque la consiglio.
Questo romanzo è sviluppato su tre piani narrativi diversi e in questo senso l’ho trovato molto affascinante: c’è il racconto di Iris destinato alla nipote Sabrina e al cui interno c’è il romanzo di Laura che, a sua volta, raccoglie un racconto fantastico narrato da un uomo misterioso ad una donna altrettanto misteriosa durante i loro incontri segreti. Questa narrazione nella narrazione nella narrazione è una tecnica di scrittura che mi ha piacevolmente sorpresa e che ha saputo creare una suspense coinvolgente. Quello che mi ha lasciato perplessa e che non mi ha fatto vivere appieno le pagine della storia è l’aspetto poco dinamico dei personaggi, come se la scrittrice avesse affidato ad ognuno di loro un ruolo ben preciso e abbastanza stereotipato, secondo il mio punto di vista. I due uomini sono uno ipocrita e l’altro cinico a tutto tondo, senza neanche un attimo di cedimento alla tenerezza. Le due protagoniste sono una donna istintiva e ribelle da un lato ed una donna remissiva e attenta alla forma dall’altro, anche loro caratterizzate in modo estremo. In definitiva non ho trovato quella complessità in un personaggio tale da farmici appassionare ed inoltre ci sono molte parti superflue, descrittive, che appesantiscono la lettura. Peccato perché c’erano tutti gli elementi per rendere questa lettura davvero bella. Comunque la consiglio.