Enribello
27-December-2020, 10:52
ll processo ai Chicago 7, film di Aaron Sorkin commissionato da Steven Spielberg, narra una storia realmente accaduta: il processo a sette leader di movimenti attivisti americani per gli scontri avvenuti il 28 agosto 1968 alla Convention Democratica di Chicago. Le proteste furono duramente represse dalla polizia e dalla Guardia Nazionale, responsabili di pesanti violenze sui manifestanti: molti rimasero gravemente feriti, altri furono arrestati. La manifestazione, che voleva essere pacifica, contestava principalmente l’escalation della guerra in Vietnam decisa dal presidente democratico Lyndon B. Johnson, succeduto a Kennedy (il termine escalation nasce proprio per descrivere il maggiore impegno bellico statunitense in Vietnam a partire dal 1964).
Dal web
Per comprendere questo film bisogna calarsi un attimo nel clima di quel periodo.
Sono gli anni della contestazione studentesca e delle proteste per la guerra in Vietnam.
Nel corso della narrazione vedremo anche filmati di repertorio in bianco e nero che
fanno da contrasto ai toni leggeri che il regista ha usato per raccontare questa storia praticamnte
tutta ambientata in un tribunale.
I dialoghi infatti secondo me sono la parte migliore. I botta e risposta sono taglienti e brillanti. Non male la colonna sonora …spicca la cantante Celeste con un brano inedito “Hear my voice” .
Sul cast niente da dire: tutti bravi specialmente Sacha Baron Cohen.
Un filino retorico questo si.. . penso piacera’ molto a chi apprezza i legal movie.
Su Netflix.
«Non ho mai voluto che il film fosse sul 1968, che fosse un esercizio di nostalgia o una lezione di storia. L’ho sempre inteso come un film sul presente. Quello che non sapevo è quanto il presente sarebbe stato come il 1968». Così Aaron Sorkin descrive all’«Hollywood Reporter»
https://www.youtube.com/watch?v=03UPunRx7ds
Dal web
Per comprendere questo film bisogna calarsi un attimo nel clima di quel periodo.
Sono gli anni della contestazione studentesca e delle proteste per la guerra in Vietnam.
Nel corso della narrazione vedremo anche filmati di repertorio in bianco e nero che
fanno da contrasto ai toni leggeri che il regista ha usato per raccontare questa storia praticamnte
tutta ambientata in un tribunale.
I dialoghi infatti secondo me sono la parte migliore. I botta e risposta sono taglienti e brillanti. Non male la colonna sonora …spicca la cantante Celeste con un brano inedito “Hear my voice” .
Sul cast niente da dire: tutti bravi specialmente Sacha Baron Cohen.
Un filino retorico questo si.. . penso piacera’ molto a chi apprezza i legal movie.
Su Netflix.
«Non ho mai voluto che il film fosse sul 1968, che fosse un esercizio di nostalgia o una lezione di storia. L’ho sempre inteso come un film sul presente. Quello che non sapevo è quanto il presente sarebbe stato come il 1968». Così Aaron Sorkin descrive all’«Hollywood Reporter»
https://www.youtube.com/watch?v=03UPunRx7ds