Enribello
21-November-2020, 11:50
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ2e-wMu9PYlYkP8UXxmR4Du6h1RT3QUjZpeg&usqp=CAU
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. . Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto.
Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose.
Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali ….
Riassunto dal web
Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse- Divenuto un fenomeno virale grazie al passaparola tra lettori.
Me lo ha consigliato e prestato una collega. A lei e’ piaciuto tantissimo. “Sono piu’ di 400 pagine ma le divorerai” .
Invece sono rimasto digiuno.;) Ovviamente ognuno di noi cerca o si aspetta qualcosa da un romanzo.
Secondo me non merita tutta l’attenzione che gli e’ stata data.
Per carita’ il libro si lascia leggere. La parte iniziale non e’ male, alcuni passaggi mi sono piaciuti e l’ambientazione seppur leggermente macabra e’ sicuramente originale…pero’ i personaggi , a parte forse Violette, sono un mix di stereotipi e la storia seppur raccontata con delicatezza, non decolla, rimanendo un po’ piatta.
Nella seconda parte la svolta noir non migliora la situazione .
Mi aspettavo un colpo d’ala che non e’ arrivato e sinceramente l’ho finito a fatica... parere personalissimo sia chiaro.
“Che sono le lacrimanze? ”
” E’ una parola che ho inventato io e che riunisce malinconia, sensi di colpa, rimorsi, passi avanti e passi indietro. Tutte le cose che ci avvelenano la vita, insomma, quelle che ci impediscono di evolvere.”
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. . Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto.
Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose.
Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali ….
Riassunto dal web
Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse- Divenuto un fenomeno virale grazie al passaparola tra lettori.
Me lo ha consigliato e prestato una collega. A lei e’ piaciuto tantissimo. “Sono piu’ di 400 pagine ma le divorerai” .
Invece sono rimasto digiuno.;) Ovviamente ognuno di noi cerca o si aspetta qualcosa da un romanzo.
Secondo me non merita tutta l’attenzione che gli e’ stata data.
Per carita’ il libro si lascia leggere. La parte iniziale non e’ male, alcuni passaggi mi sono piaciuti e l’ambientazione seppur leggermente macabra e’ sicuramente originale…pero’ i personaggi , a parte forse Violette, sono un mix di stereotipi e la storia seppur raccontata con delicatezza, non decolla, rimanendo un po’ piatta.
Nella seconda parte la svolta noir non migliora la situazione .
Mi aspettavo un colpo d’ala che non e’ arrivato e sinceramente l’ho finito a fatica... parere personalissimo sia chiaro.
“Che sono le lacrimanze? ”
” E’ una parola che ho inventato io e che riunisce malinconia, sensi di colpa, rimorsi, passi avanti e passi indietro. Tutte le cose che ci avvelenano la vita, insomma, quelle che ci impediscono di evolvere.”